testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari
Al civico numero 9 di via Busoni, non lontano da viale Umbria, nel dicembre 1955 viene inaugurato
il cinema Abadan. L’esotico nome ripete quello dell’iraniana città di Abadan, situata al confine con l’Iraq, la quale, agli inizi del Novecento, era nota per i suoi ricchissimi giacimenti petroliferi. In seguito era divenuta anche un’importante meta turistica.
Il locale milanese è una sala di terza visione, costituita da sola platea, con una capienza di 650 posti, facente parte dell’ondata tardiva di aperture dei primi anni cinquanta, spinte dall’ancora crescente consumo
cinematografico, che toccherà l’apice proprio nel 1955. L’Abadan dista circa 200 metri dal vicino cinema Alce (inaugurato nel 1952) e insieme costituiscono una piccola via del cinema di periferia, che gravita intorno al
bacino di piazzale Ferdinando Martini Il cinema ha inoltre la curiosa caratteristica di essere la prima sala ad apparire in ordine alfabetico nell’elenco dei cinema di terza visione; e tale rimarrà negli anni successivi.
Precedentemente, il curioso primato era stato per lungo tempo dell’Abanera e solo da un mese era passato all’Abanella, inaugurata nel novembre 1955. Negli anni cinquanta la programmazione dell’Abadan ha in cartellone
commedie italiane e americane o film d’avventura; fin dall’inizio, anche per differenziarsi dal vicino Alce, l’Abadan si presenta come sala per famiglie: nei fine settimana e in occasione delle festività, il cinema
programma cartoni animati Disney e non solo. Il locale manterrà questa caratteristica fino al 1980. Nella seconda metà degli anni sessanta si assiste ad un fenomeno curioso: spesso la programmazione dell’Abadan dei giorni
feriali è diametralmente opposta a quella dei festivi. Dal lunedì al venerdì in cartellone ci sono film-documentari erotici - quali ad esempio Mondo caldo di notte (Russo, 1962) nel 1965, Le calde notti di Parigi (Benazeraf, 1963) e Il pelo nel mondo (A. Margheriti, 1964) nel 1966, Notti nude (Fecchi, 1963) e Sexy al neon (Fecchi, 1962) nel 1967, Sexy Nudo (Bianchi Montero, 1963) nel 1969, Sexy nel mondo (Bianchi Montero, 1963) nel 1970, Sexy al neon bis (Fecchi, 1962) e Sexy follie (Bianchi Montero, 1963) nel 1971, Notti nude (Fecchi, 1963) nel 1972 - che vengono smontati al sabato per lasciar posto ai cartoni animati e rimessi in cartellone il lunedì successivo. Questa dicotomia scompare progressivamente nel decennio successivo.
Tra le pellicole più interessanti proiettate all’Abadan ricordiamo: La campana ha suonato (Dwan, 1954) nel 1955, Pane, amore e fantasia (Comencini, 1953) nel 1956, Safari (Young, 1956), Fermata
d’autobus (Logan, 1956 con Marilyn Monroe) e Un uomo tranquillo (Ford, 1952) nel 1957, Fantasia (produzione Walt Disney, 1940) e Le notti di Cabiria (Fellini, 1957) nel 1958, Il giro del
mondo in 80 giorni (Anderson, 1956) nel 1959, La febbre dell’oro (Chaplin, 1925) e Il forestiero (Neame, 1954) nel 1960, Pippo, Pluto e Paperino alla riscossa (cartoni Disney, 1959), Le
peripezie di Pippo, Pluto e Paperino (cartoni Disney, 1954) e I sogni muoiono all’alba (Montanelli, Craveri e Gras, 1961) nel 1962, Sette spose per sette fratelli (Donen, 1954), e Via col vento (Fleming, 1939) nel 1963, 55 giorni a Pechino (Ray, 1963), Le avventure di caccia del prof. De Paperis (Reitherman, 1963 - cartoni Disney) e La ragazza con la valigia (Zurlino, 1961) nel 1964, L’uomo
senza fucile (noto anche come La legge del Signore, Wyler, 1956 con Gary Cooper e Anthony Perkins) nel 1965, Silvestro e Gonzales matti e mattatori (registi vari, 1965), Silvestro e Gonzales in orbita (registi vari, 1967) nel 1969
nel 1970 Cenerentola (Geronimi, Luske e Jackson, 1950), Alice nel paese delle meraviglie (Geronimi, Luske e Jackson, 1951), L’impiegato (Puccini, 1959) e Io, Emmanuelle (Canevari, 1969)
Colpo grosso (Milestone, 1960 con Frank Sinatra) e Le vacanze del signor Hulot (Tati, 1953) nel 1971, Paperino Show (cartoni Disney, 1967), Topolino Story (cartoni Disney, 1970), La
bella addormentata nel bosco (Geronimi, 1959), Totò d’Arabia (De la Loma, 1965), Barbarella (Vadim, 1967 con Jane Fonda) e I diavoli (Russell, 1971) nel 1972, Un turco napoletano (Mattòli, 1953 con Totò), Bella di giorno (Bunuel, 1967 con Catherine Deneuve) e Biancaneve e i sette nani (Hand, 1937) nel 1974, Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo (Kramer, 1963) nel 1975
nel 1976 L’ape regina (Ferreri, 1963), M.a.s.h. (Altman, 1970), Grazie zia (Samperi, 1968), Grand Prix (Frankenheimer, 1966), Conoscenza carnale (Nichols, 1976), Jesus Christ Superstar (Jewison, 1973),
Amarcord (Fellini, 1973), Come divertirsi con Paperino e Company (cartoni Disney, 1975) e Il laureato (Nichols, 1967) Di che segno sei? (Corbucci, 1975) nel 1977 (curiosamente in cartellone l’anno precedente all’Alce), Provaci ancora Sam (Ross, 1972 con Woody Allen) nel 1977 e di nuovo nel 1978, Il Decameron (Pasolini,1971) e
Morte a Venezia (Visconti, 1971) sempre nel 1977, Frankenstein Junior (Brooks, 1974) nel 1978, doppia programmazione con Il gatto con gli stivali (Yabuki, 1968) al pomeriggio e Mean Streets (Scorsese, 1973) la sera, nel 1980.
Dal 1976, in concomitanza con il declino dell’Alce, si assiste ad un significativo miglioramento della programmazione dell’Abadan, che lo sostituisce nel ruolo di sala di quartiere di qualità. Questo purtroppo non basterà a
salvare il locale dalla crisi delle sale di fine decennio, causata dal boom dell’offerta cinematografica da parte delle tv private. L’Abadan chiude nell’estate del 1980. Negli anni novanta l’ex-Abadan ha ospitato la
sede del teatro Derbino e attualmente (2010) al suo posto è operativo il ristorante griglieria Codino. Nel 1990 a Milano viene fondata un’associazione culturale che promuove la visione cinematografica, presieduta da Morando
Morandini; in omaggio alla sala che per prima appariva nella lettura delle pagine degli spettacoli, l’associazione prende il nome di Abadan.
Il cinema Abadan nel 1980 (dal video Bartali di E.Jannacci; su gentile segnalazione di Marco Mauri) La facciata imm 1 - imm 2 - imm 3*
L’ex cinema Abadan nel 2007/2010 (per gentile concessione di Willy Salveghi)
L’edificio complessivo su via Ortigara nel 2007 foto
La facciata e le uscite di sicurezza su via Busoni nel 2010 foto 1 – foto 2
L’ex cinema Abadan nell’aprile 2008 La facciata foto 1 – foto 2
Le uscite di sicurezza su via Ortigara foto 1 – foto 2
Lo stabile verso via Ortigara foto
Vista aerea dell’ex cinema Abadan e del vicino cinema Alce foto
Articoli da giornali (per gentile concessione di Marco Ferrari)
“Cinema a Milano è ora di muoversi. Nasce Abadan associazione “militante”
di Marco Pastonesi - Repubblica 13 giugno 1990 immagine
Mappa di Milano (corso 22 marzo)
Posizione del cinema immagine
* l’asterisco indica foto e materiale di particolare interesse
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