testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari e Willy Salveghi
Nel quartiere periferico di Greco, in via Bottelli 11, è attivo dal novembre 1955
il cinema Abanella (800 posti), dotato di platea e galleria. L’insolito nome potrebbe derivare da quello della popolare località di Abano Terme ove esistono degli hotel denominati Abanella. Si tratta di una sala di terza visione. La sala si colloca in cima all’elenco alfabetico delle sale di terza visione nella
pagina degli spettacoli dei quotidiani milanesi, soppiantando l’Abanera, che deteneva la prima posizione dal 1950; il primato dura però solo un mese, in quanto a dicembre viene superata dall’Abadan.
Nel 1974 all'interno dell'Abanella viene girata una scena del noto film Romanzo popolare (Monicelli) con Ugo Tognazzi e Ornella Muti. Tra le pellicole più rilevanti ivi proiettate ricordiamo Pane, amore e fantasia (Comencini, 1953) e Il
figlio di Kociss (Sirk, 1954) nel 1955, L’oro di Napoli (De Sica, 1954) nel 1956, Da qui all’eternità (Zinnemann, 1954) e Gioventù bruciata (N. Ray, 1954) nel 1957, La notte brava (Bolognini, 1959) nel 1960, Spartacus (Kubrick, 1960) nel 1962, Delitto quasi perfetto (Camerini,
1966), La dolce vita (Fellini, 1960), L’armata Brancaleone (Monicelli, 1965) e Il settimo sigillo
(Bergman, 1956) nel 1970, L’immorale (Germi, 1967) e Il buono, il brutto, il cattivo (Leone, 1966) nel 1971, Uomini e cobra (Mankiewicz, 1970), Anatomia di un rapimento (Kurosawa, 1963) e Gli
orrori del liceo femminile (Serrador, 1970) nel 1972, Cinque pezzi facili (Rafelson 1970) e La ragazza del bagno pubblico (Skolimovski, 1970) nel 1974. A partire dall’autunno 1974 l’Abanella aderisce al
circuito d’essai. Tra le numerose pellicole di valore ospitate dalla sala, in questa secodna ed ultima fase, ricordiamo Zabriskie Point (Antonioni, 1970) e Il faraone (Kawarelowicz, 1966) nel 1975,
Fellini Satyricon (1969) e Il mucchio selvaggio (Peckinpah, 1969) sempre nel 1975, I compari (Altman, 1971) e Fango, sudore e polvere da sparo (D. Richards, 1972) nel 1976, Il dittatore dello stato libero di bananas (Allen, 1970) nel 1977, Messia selvaggio (Russell, 1972) nel 1978 e Il dottor Stranamore (Kubrick,
1963) e Cinque pezzi facili (Rafelson, 1970) nel 1980. Il cinema Abanella chiude nel 1981
per precisa volontà del gestore, che non vuole piegarsi alle leggi di mercato "offendendo la sua sala e trasformandola in un cinema a luce rossa" (sue precise parole). In seguito il locale viene individuato dalla
Fondazione Teatro alla Scala che lo ristruttura e, a partire dal 1985, diviene una sede privata per le prove del Teatro alla Scala ove si sono tenute in passato anche registrazioni concertistiche, data l’ottima acustica. Ancora
oggi ci si riferisce alla sala come “Abanella”. Nel 1996 la squadra di calcio del quartiere Greco riprende il nome del cinema e diventa la Associazione Calcio Abanella: proprio in quell’anno essa inizia il suo
primo campionato ufficiale nella terza categoria FIGC.
Il cinema Abanella nel 1974 (dal film Romanzo popolare, Monicelli)
L’atrio e l’ingresso alla galleria foto 1 – foto 2
L’ex Abanella nella primavera 2008 L’ingresso e le uscite laterali foto 1 – foto 2
L’edificio verso via De Marchi foto 1 – foto 2
L’edificio verso via Comune antico foto 1 – foto 2
Cartello segnalatore del cinema negli anni settanta (per gentile concessione di Giuseppe Tonna) foto
L’ex cinema Abanella dopo la riconversione (per gentile concessione di Willy Salveghi)
Edificio dal retro, con scala di emergenza della cabina foto
L’atrio e la cassa foto 1 - foto 2
Il corridoio di sinistra foto
Il palco durante una prova foto
L’ex Abanella: vista aerea nel 2010 foto
Annunci pubblicitari su quotidiani Il figlio di Kociss - 23 dic. 1955 immagine
Rassegna Primo incontro con il cinema statunitense (agosto 1981) (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine
Mappa di Milano (zona Greco)
Posizione del cinema immagine
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