cinema Alexander

il cinema nel 1978

testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari

Al civico 75 di via Palmanova, nell’autunno del 1969 inizia l’attività il cinema Alexander. La sala è dotata di platea e galleria, con una capienza complessiva di 902 posti.
Si tratta di una delle ultime sale periferiche aperte a Milano, in netta controtendenza rispetto al mercato che in quegli anni registra continue chiusure di locali di seconda e terza visione, per la crescente concorrenza televisiva. La scelta del nome – piuttosto insolito per un cinema – è quasi certamente da attribuirsi al fatto che tale intestazione consentiva alla sala di comparire in cima alla lista delle seconde visioni.
La gestione punta ad un’offerta di qualità in una zona sprovvista di cinema - le sale più vicine sono in viale Padova, e si tratta di locali di terza visione con impianti e arredi piuttosto vecchi - e dota l’Alexander di poltrone e impianti di buona qualità. Tant’è vero che, nonostante l’ubicazione piuttosto decentrata, la sala – forse grazie alla vicina apertura della stazione Cimiano della linea 2 della metropolitana (inaugurata proprio nel dicembre 1969), che la rende facilmente raggiungibile - viene classificata tra le seconde visioni e la programmazione riesce a garantire pellicole piuttosto recenti in cartellone.
La programmazione della sala fin dagli esordi è abbinata a quella del cinema Arcobaleno e tale rimarrà fino al 1974 quando l’Arcobaleno passa tra i proseguimenti prime visioni. Altre sale abbinano la propria programmazione per alcuni anni a quella dell’Alexander: Donizetti, Embassy e Roma dal 1969 al 1972 e Piccadilly dal 1973 al 1976.
Nei primi anni settanta la programmazione del cinema dà molto spazio al western all’italiana, mentre nei fine settimana vengono proposti film per ragazzi, in particolare cartoni animati Disney. Occasionalmente il locale ospita prime visioni di film secondari: è il caso di E vennero in quattro per uccidere Sartana (D. Fidani) che esordisce nel dicembre 1969 in quattro cinema di seconda visione (Alexander, Arcobaleno, Donizetti e Roma), del western spagnolo Adios Cjamango (J. Zabalza) che, nel dicembre 1970, apre in due sale (Alexander e Roma) e del western americano Non c’è scampo per chi tradisce (R. Conrad, 1967) che, nel maggio 1971, viene proiettato all’Alexander, all’Arcobaleno e al Roma.
In generale la programmazione è di qualità assai modesta: mancano i film drammatici e il cinema “impegnato” che, in quegli anni, incassavano comunque forti somme. Nella seconda metà degli anni settanta l’Alexander migliora le proprie scelte e alterna pellicole d’autore a prodotti più commerciali. La gestione del cinema è curata dal sig. Oldani che segue anche Aramis, Argo e Piccadilly. Nonostante gli sforzi, il locale non riesce però a sfuggire al destino delle sale periferiche e si avvia verso un declino lento e inesorabile.
Tra le pellicole più interessanti proiettate all’Alexander ricordiamo:
nel 1969:
Franco, Ciccio e il pirata Barbanera (Amendola, 1969), L'incredibile furto di Mr. Girasole (Paris, 1968 con E.G. Robinson), Femina Ridens (Schivazappa, 1969 con Philippe Leroy), I magliari (Rosi, 1959 con Alberto Sordi) e Rapporto a quattro (Cukor, 1969)
nel 1970:
Zum, zum, zum n. 2 (B. Corbucci, 1970), Un uomo da marciapiede (Schlesinger, 1969 con Dustin Hoffman e Jon Voight), Il segreto di Santa Vittoria (Kramer, 1969), Alice nel paese delle meraviglie (Geronimi, Luske e Jackson, 1951 cartoni animati Disney), I lunghi giorni dell’odio (Frank Carrol alias G. Baldanello, 1967), Un tipo che mi piace (Lelouch, 1969 con Jean-Paul Belmondo e Annie Girardot), Paranoia (Lenzi), Arizona si scatenò… e li fece fuori tutti (Martino), Beato tra le donne (Korber), L’amore difficile (Bonucci, Lucignani, Manfredi e Sóllima, 1963 con Gastone Moschin, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Catherine Spaak e Enrico Maria Salerno) e Città violenta (Sollima, 1970 con Charles Bronson)
nel 1971:
Non c’è scampo per chi tradisce (Zacarias, 1970), L’ultimo avventuriero (Gilbert, 1970), Lo chiamavano Trinità (E.B. Clucher alias Enzo Barboni, con Bud Spencer, Terence Hill, Farley Granger), Ma che musica maestro (Laurenti), L’uomo che venne dal Nord (Yates), Zeppelin (Perier), La resa di conti (Sollima, 1967), La caduta degli dei (Visconti, 1969), L’amica delle cinque e mezza (Minnelli, 1970 con Barbra  Streisand e Yves  Montand) e Sfida nella valle dei comanche (Mac Donald, 1963)
nel 1972:
Senza movente (Labro, 1971 con Jean-Louis Trintignant), I peccatori di Peyton (Robson, 1957 con Lana Turner), Topolino Story (cartoni animati Disney, 1970), Notti nude (Fecchi, 1963 con Pippo Franco e Franco Califano), Totò d’Arabia (De La Loma, 1965), La bella addormentata nel bosco (Geronimi, 1959 cartoni animati Disney), La morte cammina con i tacchi alti (Ercoli, 1971), Barbarella (Vadim, 1967, con Jane Fonda, Ugo Tognazzi e Romolo Valli), All’ombra delle piramidi (Heston), Fango, sudore e polvere da sparo (Richards), Joe Kidd (Sturges, 1972 con Clint Eastwood e Robert Duvall), Trinità e Sartana, figli di...(Marlon Sirko alias Mario  Siciliano), L’ultimo eroe del West (Butler, 1971) e Peter Pan (Geronimi, Luske e Jackson, 1953 cartoni animati Disney)
nel 1973:
I corpi presentano tracce di violenza carnale (S. Martino, 1973), Improvvisamente un uomo nella notte (Winner, 1971), Trappola per un lupo (Chabrol, 1973), La Tosca (Magni, 1973)
nel 1974:
Amami dolce zia (Daert, 1972), Troppo rischio per un uomo solo (Ercoli, 1973 con Giuliano Gemma) e American Graffiti (Lucas, 1973)
nel 1975:
Una romantica donna inglese (Losey, 1975), I quattro dell’Apocalisse (Fulci, 1975),  Amore e guerra (Allen, 1975),
nel 1976:
Dai papà…sei una forza (McEveety, 1974), Il secondo tragico Fantozzi (Salce, 1976), Il comune senso del pudore (Sordi, 1976) e Rollerball (Jewison, 1975)
nel 1977:
Barry Lyndon
(Kubrick, 1975), Casanova (Fellini, 1976), La legge del mitra (Corman, 1958; ried.) Scorpio (Winner, 1973 con Burt Lancaster e Alain Delon), Con la rabbia agli occhi (A.M. Dawson alias Antonio Margheriti, 1976 con Yul Brinner), Venga a prendere il caffè da noi (Lattuada, 1970; ried.), e Il colosso di Rodi (Leone, 1961)
nel 1978:
L’uomo di Santa Cruz (Manduke, 1976 con Lee Van Cleef), Guerre Stellari (Lucas, 1977) e Mogliamante (Vicario, 1977) nel 1978,
nel 1979:
El topo (Jodorovski, 1971); Il laureato (Nichols, 1967; ried.), Profondo rosso (Argento, 1975), Mean Streets (Scorsese, 1973)
Una strana coppia di suoceri (Hiller, 1979) nel 1980, Lo squalo (Spielberg, 1975), Asso (Castellano e Pipolo, 1981) nel 1981,
nel 1982:
La corsa più pazza d’America (Needham, 1981), Guerre Stellari (Lucas, 1977), Toro scatenato (Scorsese, 1980), La guerra del fuoco (Annaud, 1981)
Io, Chiara e lo Scuro (Ponzi, 1982) nel 1983, Tuono blu (Badham, 1983) nel 1984.
Nei primi anni ottanta, il sabato sera, mentre le sale del centro storico registrano il tutto esaurito, l’Alexander registra in media 40-50 persone a spettacolo, pari a circa il 4,5% della capienza del locale. Troppo poco per resistere. Nell’estate del 1984 il cinema Alexander cessa l’attività.
Gli spazi dell’ex-cinema attualmente risultano utilizzati come location per girare spot pubblicitari e di moda.

 

Il cinema Alexander nel 1978 (su gentile segnalazione di Alan Urso)
L’insegna (dal film Brillantina Rock, Tarantini, 1979)                           foto

Stabile dell’ex cinema Alexander nell’ottobre 2008
La facciata                                                                                        foto
L’edificio verso piazzale Loreto                                                          
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L’edificio verso Sesto S. Giovanni                                                      
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L’ex cinema Alexander nell’ottobre 2016(per gentile concessione di Alan Urso)
La platea                                                                                            foto 1 - foto 2
Accesso alla galleria                                                                         
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La galleria                                                                                         
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Foto aerea dell’ex cinema nel 2010                                               foto

Annunci pubblicitari su quotidiani:
L'incredibile furto di Mr. Girasole - tamb. 8 nov 1969,
in contemporanea con Arcobaleno, Donizetti, Embassy e Roma                            immagine
E vennero in quattro per uccidere Sartana – 13 dic 1969                
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I corpi presentano tracce di violenza carnale 12 apr 1973         
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Troppo rischio per un uomo solo - tamb. 4 apr 1974
 
in contemporanea con Arcobaleno, Massimo e Piccadilly                                   immagine
La corsa più pazza d’America - tamb. 15 mag. 1982 
(per gentile concessione di Marco Ferrari)                                                        immagine

Biglietto del cinema –
                 1981
(per gentile concessione di Marco Ferrari)                                     immagine

Mappa di Milano (viale Padova)
Posizione del cinema                                                                          
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scheda creata nel set.2011; ultimo aggiornamento: nov.2016

si ringrazia Willy Salveghi per le notizie fornite

 

 

si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte