Il cinema Alfieri (1200 posti), situato in via Imbonati n. 27, all’incrocio con via Monte S. Genesio (non lontano da piazzale Lagosta – viale Zara) è attivo
a partire dal 1950. Si tratta di un cinema periferico di terza visione. Tra le pellicole più interessanti ospitate dalla sala ricordiamo Cristo tra i muratori (Dmytryk, 1949) nel 1950, Anna (Lattuada 1951) nel 1952, L’oro di Napoli (De Sica, 1954) e La donna del fiume (Soldati,
1954) nel 1955, Moby Dick (Huston, 1956) nel 1957, I soliti ignoti (Monicelli, 1958) nel 1959, nel 1962: Il vedovo (D. Risi, 1959), Il mantenuto (Tognazzi, 1961), La carica dei cento e uno (Disney, 1961)
nel 1963: La banda Casaroli (Vancini, 1962), Biancaneve e i sette nani (Disney, 1937), Le folli notti del dottor Jerryll (Lewis, 1961), Agente 007 licenza di uccidere (Young, 1962) Il giovedì (D. Risi, 1963) nel 1964, Il treno (Frankenheimer, 1964) nel 1965, Slalom (Salce, 1965), Le
fate (autori vari, 1967), A 007 sivive solo due volte (Gilbert, 1967) e Nick mano fredda (Rosenberg, 1967) nel 1968. nel 1970: Le pillole d’Ercole (Salce, 1961), Contratto per uccidere (Siegel, 1964), Nell’anno del Signore (Magni, 1969), Sotto il segno dello Scorpione (Taviani, 1969), Amore mio aiutami (Sordi, 1969), Metello (Bolognini, 1970)
nel 1972: I maghi del terrore (Corman, 1962), Il braccio violento della legge (Friedkin, 1971), L’altra faccia dell’amore (Russell, 1970), L’evaso (Granier Deferre, 1971), Love Story (Hiller, 1970), Sentieri selvaggi (Ford, 1956), Alta infedeltà (autori vari, 1964), Il caso Carey (Edwards, 1972)
Getaway (Peckinpah, 1972) e Il grande dittatore (Chaplin, 1940) nel 1973, Il magnate (G. Grimaldi, 1973), Mussolini ultimo atto (Lizzani, 1974), Il giustiziere sfida la città (Lenzi, 1975), Il
prigioniero della seconda strada (Frank, 1975), Mark il poliziotto (Massi, 1975), Milano odia: la polizia non può sparare (Lenzi, 1974), Attenti al buffone (Bevilacqua, 1975) e Bersaglio di notte
(Penn, 1975) nel 1976, Il corsare nero (Sollima, 1976) nel 1977. La programmazione è rivolta a un tipo di cinematografia popolare (folta la presenza di titoli western e di pellicole del duo Franco e Ciccio;
numerosi anche i cartoni animati); il cinema di qualità e quello d’autore compaiono solo saltuariamente, sempre in relazione a titoli di successo. Nella seconda metà del 1977
– anticipando di almeno un lustro la grande crisi delle sale cinematografiche – il cinema Alfieri chiude e si trasforma nella Sala delle Assemblee dei Testimoni di Geova.
Il cinema Alfieri intorno al 1951 In programmazione c’è Bellezze in bicicletta (Campogalliani, 1951) foto 1 – foto 2*
La sala nella seconda metà degli anni cinquanta (dal libro “Tecnica delle costruzioni di Cinema e Teatri” di Mario Cavallé - su gentile segnalazione di Marco Ferrari) La sala foto*
La sezione longitudinale foto*
La sala nella seconda metà degli anni cinquanta (dal libro “Tecnica delle costruzioni di Cinema e Teatri” di Mario Cavallé - su gentile segnalazione di Willy Salveghi) La pianta della platea foto*
La sede dei Testimoni di Geova nell’aprile 2008 L’edificio verso piazzale Lagosta foto
L’edificio verso via Monte San Genesio foto
L’ingresso in epoche diverse foto 1 – foto 2
La sala foto 1 – foto 2
Vista aerea dell’ex cinema nel 2010 foto
Mappa di Milano (via P. Rossi)
Posizione del cinema immagine
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