scritto in collaborazione con Marco Ferrari e Willy Salveghi
Nel 1909, al civico 57 di via Luigi Canonica, è già operativo il cinema Aquila d’Oro. Si tratta di
una sala rionale, che alterna proiezioni cinematografiche, con accompagnamento dal vivo dell’orchestra, a spettacoli di varietà;
tra le compagnie ospitate, la sala annovera anche la storica compagnia milanese delle Marionette di Giacomo Colla (marzo1923). Pur trattandosi di una sala decentrata, il locale è dotato di riscaldamento autonomo, elemento
non comune a cavallo degli anni venti. L’Aquila d’Oro appartiene al circuito Bosia-Film, gestito dal signor Paolo Bosia (che in quegli anni segue anche Silenzioso, Commenda, Garibaldi, Monforte). Nonostante il nome
altisonante, la sala è considerata di minore importanza rispetto alle altre appartenenti al circuito Bosia, tant’è che mentre negli anni venti la programmazione di Silenzioso e Commenda appare anche nelle pagine degli
spettacoli dei quotidiani milanesi, quella dell’Aquila d’Oro resta confinata al pubblico di quartiere e si avvale esclusivamente della promozione attraverso i manifesti tipografici. Nei primi anni venti la sala si limita ad
offrire spettacoli cinematografici; dal 1922 al 1925 abbina spettacoli di varietà, la qual cosa viene enfatizzata dall’intestazione dei manifesti tipografici (vedi) che passano da “Cinema Aquila d’oro” a “Gran cinema varietà
Aquila d’oro”. Intorno al 1926 l’esperienza sembra conlcusa e l’intestazione torna ad essere “Cinema Aquila d’oro”. Sul finire del decennio si perdono le tracce di questo locale.
Tra le pellicole più interessanti ospitate al cinema Aquila d’Oro, ricordiamo: nel 1920: La matrigna (t.o. La maratre, J. Gretillat, 1918); La morte civile (E. Bencivenga, 1919), I
cavalieri delle tenebre (t.o. Les Vampires, L. Feuillade, 1915), La danzatrice di tango (Guarino, 1920), Rebus (A. Masi, 1918), La danza del pugnale (1919 con Amleto Novelli, Lidia Quaranta),
Scacco matto (C. Campogalliani, 1919), Gli avvoltoi (t.o. Vultures of Society, E. Calvert, 1916), nel 1921: Il castello di bronzo (Ghione, 1920) e La banda dei rossi (F. Romano, 1920)
nel 1922: La dama e il mistero (A. Palermi, 1921) nel 1923: Charlot Usuraio e Charlot al pattinaggio (t.o. The Pawnshop, The Rink, Chaplin, 1916), L’uomo taciturno (t.o. The Silent Man, W. Hart, 1917); La storia di Clo-Clo (Doria, 1922), I
predoni del treno (t.o. Wolves of the Rail, W. Hart, 1918), Madame Flirt (Negroni, 1918), La cintura delle Amazzoni (M. Guaita-Ausonia, 1920), Angoscia mortale (t.o. The Cry of the Weak, G. Fitzmaurice, 1921), L’idolo infranto (t.o. L’idole brisèe, M. Mariaud, 1920), Le tre maschere (t.o. Les
trois masques, H. Krauss, 1921), La morte del Grand Hotel Majestic (t.o. Dämon des Grand Hotel Majestic, K. Forest, 1922), I pirati dell’aria (t.o. The Great Air Robbery, J. Accard, 1919), Casa
di bambola (F. Mari, 1919); La scudisciata (t.o. Drag Harlan, J. Edwards, 1920), La tigre (t.o. Die Tigerin, E. Wendt, 1921) nel 1924: La fine del mondo (t.o. Nirwana, A. Szerepy, 1916); La fiamma dell'amore (t.o. Die Flamme, Lubitsch, 1922; con Pola Negri), L’ingegnere della "Balboa Oil Company” (t.o. In
His Brother's Place, H. L. Franklin, 1919), I lupi del West (t.o. Wolf Lowry, William S. Hart, 1917); Nostalgia dell’Oriente (t.o. The Call of the East, G. Melford, 1917); Venere propizia (R. Bacchini, 1919); Il
segreto del morto (R. L. Borgnetto, 1922), In Roma eterna (t.o. Merista, die tanzerin, J. Herzka, 1921), I padroni del mare (t.o. Herren der meere, A. Korda, 1922) nel 1926 I martiri di Belfiore (A. Lolli, 1915); Matrimonio d’oltre tomba (t.o. The Amazing Wife,
I. Park, 1919)
Nel 1950 la sala rinasce in una nuova palazzina come cinema Rosa (1080 posti tra platea e galleria),
avvalendosi di un nome comune, breve e facile da ricordare. Le uscite di sicurezza danno su via Cagnola. Il cinema è una sala di terza visione nella quale spesso viene proposta la doppia programmazione con film popolari
(western, avventurosi o commedie) dove talvolta viene inserito qualche interessante film d'autore. Qualche anno dopo (1958), in via Lattanzio, curiosamente apre un secondo cinema Oscar, una sala parrocchiale tuttora in attività.
Tra le pellicole più interessanti ospitate al cinema Rosa, ricordiamo: nel 1950 Re in esilio (Ophüls, 1947), I cospiratori (Negulesco, 1944), Il giuramento dei forzati (Curtiz, 1944 con
Humphrey Bogart), Enamorada (Fernández, 1946), Totò le moko (Bragaglia, 1951), Ultimo orizzonte (Wellman, 1946), Fascino (Vidor, 1944), Arriva John Doe (Capra, 1941 con Gary Cooper), Passaggio a Nord-Ovest (Vidor, 1940), L'eterna armonia (Vidor, 1945)
nel 1951 Stella del mare (D'Errico, 1938), Notte senza fine (Walsh, 1947 con Robert Mitchum), Ho sognato il paradiso (Pastina, 1950 con Vittorio Gassman), Amore e fortuna (Becker, 1947), Un
uomo contro la morte (Dieterle, 1940), Il vendicatore di Jess il bandito (Lang, 1940) in d.progr. con Il prigioniero del terrore (Lang, 1944), Sono un disertore (Litvak, 1942) in d.progr. con L'urlo
della città (Siodmark, 1948) nel 1952 Bellezze in bicicletta (Campogalliani, 1951), Dora, bambola bionda (Stahl, 1949), Nebbie sul mare (Pagliero, 1944), Cenerentola (Geronimi e Jackson, 1950 cartoni Disney), Fiore selvaggio (Dwan,
1947) in d.progr. con L'eroica legione (Kane, 1948), Ombre rosse (Ford, 1939) in d.progr. con Il Trovatore (Gallone, 1949) nel 1953 L'uccello del paradiso (Daves, 1951), San Benedetto dominatore dei barbari (noto anche col titolo Il sole di Montecassino, Scotese, 1945), La furia umana (Walsh, 1949), La gloriosa avventura (Hathaway, 1939 con Gary Cooper) in doppia programmazione con È più facile che un cammello... (Zampa, 1950 con Jean Gabin), Non ti appartengo più (Borzage, 1946), La bellezza del diavolo (Clair, 1949)
nel 1954 Il diritto di uccidere (Ray, 1950), Il principe ladro (Maté, 1951 con Tony Curtis), Bellezze al bagno (Sidney, 1944) in d. progr. con Messalina (Gallone, 1951), L'ostaggio (Walsh, 1943)
nel 1955 Le nevi del Kilimangiaro (H.King, 1952 con Gregory Peck), La lunga attesa (LeRoy, 1948) in d. progr. con Donne e briganti (Soldati, 1950), Cavalleria rusticana (Gallone, 1955)
nel 1956 La colpa del marinaio (C.Crichton, 1952), Totò terzo uomo (Mattoli, 1951), Ulisse (Camerini, 1954), Vita di un commesso viaggiatore (Pottier, 1950),
nel 1957 Da qui all'eternità (Zinnemann, 1953; in contemporanea col cinema Lux), Il trono nero (Haskin, 1954 con Burt Lancaster), Vertigine bianca (Ferroni, 1957) nel 1958 Caccia al ladro (Hitchcock, 1955), Grandi manovre (Clair, 1955), L'avventuriero di Burma (Dwan, 1955 con Barbara Stanwyck)
nel 1959 La Terra contro i dischi volanti (Sears, 1956), Alessandro il Grande (Rossen, 1956), Il marmittone (Marshall, 1957 con Jerry Lewis) nel 1960 Bravados (King, 1958), L'ultimo apache (Aldrich, 1954), Il fronte del silenzio (Malden, 1957)
nel 1961 Il falco d'oro (Bragaglia, 1955), La cosa da un altro mondo (Nyby, 1951), Racconti d'estate (Franciolini, 1958), La casa dove abito (Kulidzhanov e Segel, 1957) e il documentario L'oceano
ci chiama (Ferroni e Roccardi, 1957) nel 1962 La corona di ferro (Blasetti, 1941), Accadde al commissariato (Simonelli, 1954), La venere dei pirati (Costa, 1960) nel 1963 Maciste l'uomo più forte del mondo (Leonviola, 1961), I cavalieri del nord ovest (J.Ford, 1949), Non c'è tempo per morire (T.Young, 1958), Ercole alla conquista di Atlantide (Cottafavi, 1961), Lettere di una novizia (Lattuada, 1960)
nel 1964 Il figlio dello sceicco (Costa, 1962), Appuntamento a Ischia (Mattoli, 1961), Fiamme alla costa dei barbari (Kane, 1945 con JohnWayne), Il cavaliere della valle solitaria (Stevens, 1953)
nel 1965 La tempesta (Lattuada, 1958), Edgar Wallace a Scotland Yard (Vohrer, 1963), Spionaggio a Gibilterra (Gaspard-Huit, 1964) nel 1966 Io la conoscevo bene (Pietrangeli, 1965), Il mistero del tempio indiano (Camerini, 1963), Casa
Ricordi (Gallone, 1954) nel 1967 Le bellissime gambe di mia moglie (Amadori, 1963), Ferragosto in bikini (Girolami, 1960), L'agente federale Lemmy Caution (Borderie, 1963), I misteri della giungla nera (Capuano, 1964), La contessa di Honk Kong (Chaplin, 1966)
nel 1968 Rose rosse per Angelica (Steno, 1968), L'ombrellone (D.Risi, 1965), Killer calibro 32 (Brescia, 1967), Il tormento e l'estasi (Reed, 1965) in doppia programmazione con A noi piace Flint (Douglas,
1967), Le spie vengono dal semifreddo (Bava, 1966), Troppo per vivere, poco per morire (Lupo, 1967) in d.progr. con Peggio per me...meglio per te (Corbucci, 1967) nel 1969 Ciccio perdona...io no! (Ciorciolini, 1968), 15 forche per l'assassino (Malasomma, 1967), ...e
per tetto un cielo di stelle (Petroni, 1968) in doppia programmazione con Sissignore (di e con Ugo Tognazzi, 1968), Diabolicamente tua (Duvivier, 1967), La ragazza con la pistola (Monicelli, 1968), Cimitero senza croci (Hossein, 1969) in doppia programmazione con Colpo
doppio del camaleonte d'oro (Stegani, 1967), Il magnifico disertore (noto anche come Atto d'amore, Litvak, 1953), Lo strangolatore di Boston (Fleischer, 1968) in doppia programmazione. con Bunny Lake è scomparsa (Preminger, 1965)
nel 1970 La carovana dell'alleluia (Sturges, 1965), Il tigre (D.Risi, 1967), La frusta e il corpo (Bava, 1963), Violence (Laughlin, 1967), La calda notte dell'Ispettore Tibbs (Jewison, 1967), Le piacevoli notti (Crispino e Lucignani, 1966)
nel 1971 Ciakmull - L'uomo della vendetta (Barboni, 1970), Gli invincibili fratelli Maciste (Mauri, 1964) in doppia programmazione con I quattro moschettieri (Bragaglia, 1963), Nel sole (Grimaldi, 1967), Django il bastardo (S.Garrone, 1969), La morte bussa due volte (Philipp, 1969) in d.progr. con Escalation (Faenza, 1968), Il ponte di Remagen (Guillermin, 1969) in d.progr. con Pendulum (Schaefer, 1969), Gli inesorabili (Huston, 1960)
nel 1972 Un uomo chiamato Charro (Warren, 1969 con Elvis Presley), Il marchio di Kriminal (Cerchio e Cicero, 1968), Gli intoccabili (Montaldo, 1969), Il conte di Montecristo (Autant-Lara, 1961),
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Petri, 1970), Barabba (Fleischer, 1961) in d.progr. con Il prof. Dott. Guido Tersilli, primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le
mutue (Salce, 1969), Angelica e il Gran Sultano (Borderie, 1968), Il figlio di Spartacus (Corbucci, 1962), Soldato blu (Nelson, 1970), Z-L'orgia del potere (Costa-Gavras, 1969), Dracula il
vampiro (Fisher, 1958) in d. progr. con Arrangiatevi! (Bolognini, 1969), Custer, eroe del West (Siodmark, 1967) in d.progr. con L'esecutore (Wanamaker, 1970), Sodoma e Gomorra (Aldrich, 1962) in
d.progr. con Miseria e nobiltà (Mattoli, 1954), Gli allegri legionari (Horne, 1931 con Stan Laurel e Oliver Hardy) nel 1973 Il provinciale (Salce, 1971), Butch Cassidy (G.R.Hill, 1969) in d. progr. con Fuori il malloppo (Herman, 1971), Si può fare... amigo (Lucidi, 1972), Il ribelle di Algeri (Cavalier, 1964), I
quattro dell'Ave Maria (Colizzi, 1968), Il clan dei siciliani (Verneuil, 1969), Giù la testa (Leone, 1971) in d.progr. con La squadriglia dei falchi rossi (Sagal, 1969), Conoscenza carnale (Nichols,
1971 con Jack Nicholson), La tempesta (Lattuada, 1958) nel 1974 Uno spaccone chiamato Hark (McLaglen, 1971), Chato (Winner, 1972), Che c'entriamo noi con la rivoluzione? (Corbucci, 1972) in d.progr. con Shenandoah, la valle dell'onore (McLaglen, 1965)
Nel 1974 il locale sospende l'attività, per riaprire, rinnovato e con una nuova gestione, nell'ottobre 1975, trasformandosi nel cinema Oscar. In
questi anni numerosi cinema di seconda-terza visione abbandonano titolazioni legate alla collocazione urbana per denominazioni che rimandano a realtà anglosassoni, assai di moda negli anni dei Beatles, di Bob Dylan e di Easy
Rider. Nello stesso periodo il Meda diventa il Las Vegas, il Volta si trasforma nel Boston, l’Umbria nel cinema America, il Lux nel Mercury e il Vigentino nel cinema Derby. Il locale viene promosso tra i proseguimenti di prima
visione, con una garanzia di film più recenti e di più lunga tenitura, e abbandonando, di fatto, la formula dei due film al giorno. La pubblicità della sala con flani e tamburini è presente di rado sui giornali, potendo
evidentemente contare su una zona popolosa e su un pubblico di quartiere fidelizzato. L'Oscar, tenendo fede al nuovo nome, nelle estati 1978 e 1979 propone una rassegna di grandi film vincitori dell'omonima statuetta. Come
accade all'Abanera, il locale è frequentato dai militari della vicina caserma. Tra le gestioni che si sono succedute in questa sala ricordiamo la E.C.I. (Esercizio Cinematografico Italiano) di Roma - che segue molte sale
milanesi tra cui Giardini, Odeon, Puccini, Dal Verme, Missori, Impero, Cielo, Manzoni e Las Vegas- e quella del Sig. Luigi Lana, che ha seguito anche il cinema Paris. Tra le pellicole più interessanti ospitate al cinema
Oscar, ricordiamo: nel 1975 Storie di vita e malavita (Lizzani, 1975), Gatti rossi in un labirinto di vetro (Lenzi, 1975), L'inferno di cristallo (Guillermin, 1974), Morte sospetta di una minorenne (Martino, 1975), Mark
il poliziotto (Massi, 1975), Il padrino parte II (Coppola, 1974) nel 1976 Mean streets (Scorsese, 1973), La moglie vergine (Girolami, 1975), La terra dimenticata dal tempo (Connor, 1975), Telefoni bianchi (D.Risi, 1976), Il soldato di ventura (Festa Campanile, 1976), Per
qualche dollaro in più (Leone, 1965), Per un pugno di dollari (Leone, 1964), Hindenburg (Wise, 1975 con George C.Scott), La grande corsa (Edwards, 1965) nel 1977 King Kong (Guillermin, 1976), Dersu Uzala, il piccolo uomo delle grandi pianure (Kurosawa, 1975), La marchesa Von... (Rohmer, 1976)
nel 1978 La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa! (Sollima, 1977), Barry Lyndon (Kubrick, 1975), Duello al sole (Vidor, 1946), 8½ (Fellini, 1963), Cabaret (Fosse, 1972)
Amarcord (Fellini, 1973) nel 1979, Tom Horn (Wiard, 1980), Interceptor (Miller, 1979) e Star Trek (Wise, 1979) nel 1980, Tess (Polanski, 1979) nel 1981. Sul finire degli anni settanta,
inizia la decimazione delle sale periferiche, assediate dalla concorrenza televisiva: l'Oscar, troppo grande per sopravvivere ancora con la sola utenza di quartiere e con una programmazione non più adeguata alle mutate
abitudini del pubblico, cessa l’attività nella prima metà del 1981 senza nemmeno passare dalla scappatoia della programmazione a luci rosse (ricordiamo che, a poche centinaia di metri, dal 1980 è attivo il cinema Aurora
con programmazione hardcore). Attualmente i suoi spazi, opportunamente ristrutturati, ospitano un grande magazzino di elettrodomestici che ne ha mantenuto la struttura su due piani.
Al momento non siamo ancora riusciti a trovare una foto d’epoca del cinema Aquila d’Oro in attività. Invitiamo tutti i visitatori del sito, amici, cinefili,
storici, milanesi, navigatori, curiosi ad aiutarci nella ricerca.
Manifesti tipografici del cinema Aquila d’Oro: (Cineteca Italiana – www.lombardiabeniculturali.it) 1920: La danzatrice di tango, Rebus, Gli avvoltoi – 16-20 giu. immagine I cavalieri delle tenebre – giu.- lug imm. 1 - imm. 2 Matrigna; Scacco matto – 12-14 nov. immagine La morte civile; La danza del pugnale - dic immagine 1921: Il castello di bronzo – 8, 9 ago. immagine Orgoglio di razza; La banda dei rossi – 2-4 set. immagine 1922: La dama e il mistero - 28-29 nov immagine 1923: L’oroscopo; Il club dei 24; Madame Flirt – feb-mar. immagine I pirati dell’aria – 3, 4 mar. immagine Mano di fiamma; Misteriosa scomparsa; Casa di bambola – giu. immagine Charlot usuraio e Charlot al pattinaggio; Le tre maschere; La storia di Clo-Clo - 23-27 lug. immagine La tigre - ago immagine Mortale angoscia; La cintura delle Amazzoni;
Il castello delle tenebre – set. immagine
L’uomo taciturno - set immagine Charlot macchinista; I predoni del treno; L’idolo infranto – 24-28 set immagine La scudisciata; La morte del Grand Hotel Majestic – dic. immagine 1924: In Roma eterna - gen immagine L’ingegnere della "Balboa Oil Comp.”; Fiamma; La fine del mondo- gen. immagine Il segreto del morto – 12, 13 apr. immagine I padroni del mare - lug immagine Nostalgia dell’Oriente; I lupi del West; Venere propizia – set. immagine A rompicollo - 6, 7 dic. immagine 1926: I martiri di Belfiore; Matrimonio d’oltre tomba – ott-nov immagine
L’ex cinema Rosa nel giugno 2008 L’edificio complessivo foto 1 - foto. 2
L'edificio verso via Elvezia foto
L'edificio verso v. Prina foto
L’ex cinema Rosa nel maggio 2012 (a cura di Willy Salveghi):
L'edificio verso via Prina foto
Vista aerea dell’ex Rosa nel 2010 foto
Soprammobile-ricordo del cinema Oscar rappresentante una lanterna magica (per gentile concess.di Willy Salveghi) foto
Annunci pubblicitari su quotidiani Il padrino parte seconda - 31 dic 1975 immagine Dersu Uzala, il piccolo uomo delle grandi pianure - 17 apr. 1977
(per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine
Mappa di Milano (via Canonica)
Posizione del cinema immagine
Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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