testo e immagini a cura di Willy Salveghi
Il cineteatro Ariberto, situato in via Daniele Crespi n. 9, in prossimità di corso Genova e di piazza Cantore, a poche decine di metri dal cinema Hermes,
inizia la propria attività il 25 maggio 1969. Il cinema prende il nome dalla vicina via Ariberto, intitolata all'Arcivescovo di Milano dell'XI secolo. Si tratta di una sala parrocchiale gestita interamente dal personale
della Chiesa Prepositurale San Vincenzo in Prato (IX-XI sec), situata nella piccola piazza Adolfo Beria d'Argentine (già via San Calocero) tra via Daniele Crespi e via San Calocero, basilica tra le più antiche di Milano nonché
interessante esempio di transizione tra lo stile paleocristiano e quello romanico della fine dell'XI secolo. A fine anni sessanta tale parrocchia decide di costruire a fianco della chiesa il Centro Ariberto, un massiccio
edificio polifunzionale comprendente un cineteatro e una palestra. L'inaugurazione -testimoniata da una targa all'ingresso dell'edificio - avviene alla presenza dell' Arcivescovo Giovanni Colombo. Alla sala, collocata sotto
il livello stradale, si accede da una cancellata che dà su un piccolo atrio. Sulla sinistra si trova l'accesso alla sala dalla parte alta; di fianco due scalinate parallele portano ad altri accessi laterali; scendendo
un'ulteriore scala si raggiunge un ampio spazio che fa da bar e da sala d'attesa con altri accessi alla sala. Il cinema è strutturato su una gradinata di 260 posti con poltrone in legno e tendaggi di velluto rosso. Il
palcoscenico misura m 10 x 5 x 4,50, la piccola cabina di proiezione è munita di due vecchie macchine Prevost manuali, sonoro mono; inoltre la sala dispone di proiettori video e diapositive, episcopio e apparecchiature per la
ripresa televisiva. Dalla sua nascita l'Ariberto propone spettacoli teatrali e proiezioni di film per ragazzi, per lo più cartoni animati e film d'avventura, proiettati nei pomeriggi del fine settimana e con cicli
mattutini. La sala appare saltuariamente sui quotidiani tra i teatri negli anni settanta-ottanta e, talvolta, nell’elenco dei cinema. Dalla sua fondazione è attivo anche un cineforum che continua tuttora al martedì sera, con
unico spettacolo alle ore 21, solo su abbonamento; esso non compare sui quotidiani. In passato l'Ariberto ha alternato spettacoli di prosa a opere, commedie brillanti e cabarettistiche, nonchè spettacoli musicali e serate
dedicate alla rivalutazione del dialetto con canzoni, poesie e brani di natura popolar-lombardo-milanese. Nel corso degli ultimi decenni la crisi ha portato a un ridotto utilizzo come cinema, dovuto anche ai rumori per
l'attività della palestra malauguratamente collocata sopra la sala. Attualmente (2011) l'Ariberto viene utilizzato come teatro e concesso in affitto ad Unitre, l'Università della Terza Età, per spettacoli e conferenze.
L'attività cinematografica sopravvive grazie al cineform del martedì. La parrocchia dispone di un sito con una sezione dedicata a quest'ultimo: www.sanvincenzoinprato.it Tra i film proiettati all'Ariberto segnaliamo: Zorro il dominatore (J.L.Merino,
1970) nel 1972 (350 e 200 lire i prezzi d'ingresso con unico spettacolo alle 15,30), Gli aristogatti (W.Reithermann, 1970) nel 1980, Il libro della giungla (W.Reithermann, 1967) nel 1984. Nel 2010: Baarìa (G.Tornatore, 2009), Tris di donne e abiti nuziali (V.Terracciano, 2008), Basta
che funzioni (W.Allen, 2009), Bastardi senza gloria (Q.Tarantino, 2009), Lo spazio bianco (F.Comencini, 2009), Il nastro bianco (M. Haneke, 2009), Il mio amico Eric (K. Loach, 2009), Lebanon (S. Maoz, 2009), Gli abbracci spezzati (P. Almodóvar, 2009), Julie & Julia (N.Ephron, 2009), Welcome (P. Lioret, 2009), Dieci inverni (V. Mieli, 2009), La prima cosa bella (P.
Virzì, 2009), Il concerto (R. Mihaileanu, 2009), Cosa voglio di più (S. Soldini, 2009), Lourdes (J. Hausner, 2009), Il riccio (M. Achache, 2009), Mine vaganti (F. Ozpetek, 2010), Invictus (C. Eastwood, 2009), Happy family (G. Salvatores, 2010) e Il piccolo Nicolas e i suoi genitori (L.Tirard, 2009).
Nel 2011: Il segreto dei suoi occhi (J.J.Campanella, 2009), Agorà (A. Amenábar, 2009), Departures (Y.Takita, 2008), La solitudine dei numeri primi (S. Costanzo, 2010), Wall Street - Il denaro
non dorme mai (O. Stone, 2010), London river (R. Bouchareb, 2009), Uomini di Dio (X. Beauvois, 2010), Precious (L. Daniels, 2009), In un mondo migliore (S. Bier, 2010) e Il responsabile delle risorse umane (E. Riklis, 2010).
Il cinema Ariberto negli anni novanta La sala in un curioso fotomontaggio -sullo schermo viene proiettata
l'immagine della chiesa - (dal sito www.sanvincenzoinprato.it) foto La sala vista dal palco (dal sito www.visitamilano.it) foto
La basilica di San Vincenzo in Prato nel 2000 foto 1 - foto 2
Il cinema Ariberto nel settembre 2009
L’ingresso foto
Porta di accesso alla sala foto
L'atrio con la scultura dedicata alle mamme foto 1 – foto 2
La sala vista di lato e dall'alto foto 1 – foto 2
La cabina di proiezione foto 1 – foto 2
La targa inaugurale all'ingresso foto
L'insegna foto
Il cinema Ariberto nell'aprile 2011 Visione frontale foto
L'edificio verso via De Amicis (sulla sinistra la pensilina del cinema Hermes) foto
L’edificio verso viale Papiniano foto
Logo del Cine-teatro Ariberto
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Cineforum - programma del 2011 immagine
Umberto Lenzi al cinema Ariberto (nov 2011)
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Mappa di Milano (sud ovest)
Posizione del cinema immagine
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