cinema Ariosto

il cinema nel 2007

testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari

Il cinema ubicato in via Ariosto 16 (non lontano dall’Arco della Pace), si trova tra due edifici ecclesiastici. Da un alto è adiacente alla chiesa di Santa Maria Segreta (chiesa eretta nel 1918, in via Mascheroni); dall’altro si colloca all’interno di un edificio che ripropone la facciata della chiesa S. Giovanni alle Case Rotte (edificio del XVII secolo di Francesco Maria Ricchino), stabile situato per quasi tre secoli nella via omonima (nelle vicinanze di piazza della Scala; vedi foto) e demolito all’inizio del Novecento per far posto alla imponente sede della Banca Commerciale Italiana (1911).
A partire dagli anni trenta il cinema Ariosto inizia un’attività come teatro parrocchiale, che prosegue fino al 1947.
La conversione all’attività cinematografica arriva nel 1948: il cinema Ariosto apre i battenti  il 10 aprile 1948, inaugurando le proiezioni con Sotto i tetti di Parigi (René Clair, 1930).
La capienza è di 400 posti. La gestione della sala viene affidata alla famiglia Bruciamonti, gestori fin dagli anni trenta che, attraverso tre generazioni, hanno seguito numerose sale di Milano, tra le quali ricordiamo Alcione, Astra, Astoria, Donizetti, Maestoso e Magenta. Ancora oggi l’Ariosto è gestito dalla stessa famiglia, nella figura del signor Federico Bruciamonti.
La sala si posiziona fin dall’inizio tra le seconde visioni e la programmazione ha una particolare attenzione per il film d’autore o comunque di qualità: pellicole che negli anni diventeranno poi grandi classici. La proprietà della parrocchia ha probabilmente fatto sì che, nella scelta dei film in cartellone, si evitassero tematiche troppo scabrose, anche se negli anni settanta si evidenzia qualche eccezione: ad esempio, il 2 aprile 1976, sullo schermo dell’Ariosto passano le immagini della procace cameriera interpretata da Laura Antonelli in Malizia di Samperi mentre il 29 giugno 1980 gli spettatori possono rimirare Bo Derek nuda in “10” di Blake Edwards. Né mancano all’appello film d’arte apertamente provocatori nei confronti della tradizione cattolica come La via lattea (Bunuel, 1969), programmato nel 1972.
Nel 1983 il locale viene completamente ristrutturato e si adegua alle nuove norme di sicurezza negli esercizi pubblici definita a valle dell’incendio del cinema Statuto di Torino.
La sala riduce la capienza a 280 posti.
In questi anni il cinema offre una programmazione che alterna film d’autore a proseguimenti dalle prime visioni, sempre con un’attenzione ai film di qualità.
Nel 1986 l’Ariosto aderisce alla FICE Lombardia, entra dunque a far parte delle sale d’essai e, da quel momento, la sua programmazione si caratterizza maggiormente per un’impronta d’essai: film da paesi emergenti, rassegne in lingua originale, diverse dall’inglese (francesi, spagnoli e tedeschi).
A metà degli anni Novanta iniziano anche le proiezioni al mattino rivolte agli studenti delle scuole elementari, medie e superiori; sempre in quegli anni l’ entra a far parte del circuito di Europa Cinemas, che raggruppa sale cinematografiche europee e del bacino del Mediterraneo specializzate in programmazione di film europei di qualità.
Nella seconda metà degli anni ’90, attraverso le iniziative “Cinebox” e “A tutto corto”, l’Ariosto dà spazio anche ai cortometraggi di qualità, che difficilmente trovano spazio sul grande schermo. “Cinebox” prevede la proiezione di un cortometraggio prima del film programmato nello spettacolo serale, mentre le serate a tema “A tutto corto” raggruppano i migliori cortometraggi presentati precedentemente attraverso “Cinebox”.
In questi anni l’Ariosto si dota anche di un proprio sito Internet, , dove si possono trovare la programmazione settimanale, le date delle serate “A tutto corto” e di altri eventi particolari,  i contatti e indicazioni per raggiungere la sala.
A partire dal 2009, complice probabile la sempre maggiore penuria di sale in città, il cinema Ariosto ha la possibilità di mettere in cartellone film di prima visione (Segreti di famiglia, Lourdes, Il Profeta), in esclusiva o in contemporanea con altre sale. Nello stesso anno si procede anche al rinnovo delle poltrone in sala.
Nell’estate 2010 l’Ariosto viene ristrutturato: nuove poltrone in sala con seduta ergonomica e vengono ridipinti sia la sala sia l’atrio; nell’atrio viene appeso un quadro contente la presente scheda storica.
Tra le pellicole più interessanti o comunque curiose ospitate nella sala ricordiamo La Croce di Fuoco (Ford, 1947 ) e Scarpette Rosse (Powell, 1948) nel 1949, Senza Bandiera (De Felice, 1951) nel 1952, Precipitevolissimevolmente (Carstairs, 1953) nel 1954 per 170 lire,  Tripoli bel suol d’amore (Cerio, 1954), Scuola Elementare (Lattuada, 1955), Ulisse (Camerini, 1954) e Il sospetto (Hitchcock, 1941) nel 1955, Sentieri selvaggi (Ford, 1956) e Il ferroviere (Germi, 1956) nel 1957, Lilly e il vagabondo (Dismey, 1955) nel 1959, Il buco (Becker, 1959) nel 1960, Diciottenni al sole (Mastrocinque, 1962), L’uomo che uccise Liberty Valance (Ford, 1962) nel 1963, Un dollaro d’onore (Hawks, 1959) e L’asso nella manica (Wilder, 1951) nel 1964, Il Treno (Frankenheimer, 1964) nel 1965, Lawrence d’Arabia (Lean, 1962) nel 1966, L’armata Brancaleone (Monicelli, 1966), Il dottor Stranamore (Kubrick, 1963) e Per favore non mordermi sul collo (Polanski, 1967) nel 1969, Indovina chi viene a cena (Kramer, 1967) sempre nel 1969, Z–L’orgia del potere (Costa-Gavras, 1969) e Il commissario Pepe (Scola, 1969) nel 1970, Il circo (Chaplin, 1927), Signore e signori (Germi, 1966), L’immorale (Germi, 1967) ancora nel 1970, Blow Up (Antonioni, 1967), Il mucchio selvaggio (Peckinpah, 1969) e Rocco e i suoi fratelli (Visconti, 1960) sempre nel 1970, Continuavano a chiamarlo Trinità (Clucher) e Le vacanze del signor Hulot (Tati, 1953) nel 1971, Ultimo domicilio conosciuto (Giovanni, 1969), Un uomo da marciapiede (Schlesinger, 1969), I senza nome (Melville, 1970) e La figlia di Ryan (Lean, 1970)  sempre nel 1971, Il delitto perfetto (Hitchcock, 1954), Bella di giorno (Bunuel, 1967) e La via lattea (Bunuel, 1969) nel 1972, Tempi moderni (Chaplin, 1936), C’era una volta il West (Leone, 1968) e Piccolo grande uomo (Penn, 1971) sempre nel 1972, Un tocco di classe (Frank, 1973) nel 1974, Malizia (Samperi, 1973) e If (L. Anderson, 1968) nel 1976, L’anatra all’arancia (Salce, 1975) sempre nel 1976, Complotto di famiglia (Hitchcock, 1976) nel 1977, Amici Miei (Monicelli, 1975-ried.) e Giulia (Zinnemann, 1977) nel 1978, 10 (Edwards, 1979) e Anche gli zingari vanno in cielo (Lotianu, 1976) nel 1980, Café Express (Loy, 1980), Prima pagina (Wilder, 1974) nel 1981, Un lupo mannaro americano a Londra (Landis, 1981) nel 1982, I guerrieri della notte (Hill, 1979) e Il maratoneta (Schlesinger, 1976 – ried.) sempre nel 1982, Cinque giorni un’estate (Zinnemann, 1982), Diva (Beineix, 1981) nel 1983, La donna che visse due volte (Hitchcock, 1958) nel 1984, Broadway Danny Rose (Allen, 1984) nel 1985, Salvador (Stone, 1986) nel 1987, La casa dei giochi (Mamet, 1987) e The Untouchables (De Palma, 1987) nel 1988,  Le cose cambiano (Mamet, 1988) nel 1989, Che ora è? (Scola, 1989) nel 1990, Europa (Von Trier, 1991) nel 1992, Nuvole in viaggio (Kaurismaki, 1996) nel 1997, Racconto d’autunno (Rohmer, 1998), Angela (R. Torre, 2002), Tutto o niente (Leigh, 2002), Rosenstrasse (Von Trotta, 2003) nel 2004, Le invasioni barbariche (Arcand, 2003) nel 2004, Ti do i miei occhi (Bollain, 2003) nel 2004, La damigella d’onore (Chabrol, 2004), La masseria delle allodole (Taviani, 2007), Io, Don Giovanni (Saura, 2009),
London River (Bouchareb, 2009) e Quella sera dorata (Ivory, 2010) nel 2010.

 

La chiesa S. Giovanni alle case Rotte intorno al 1900                        foto

Il cinema Ariosto nel 2007
L’insegna del cinema sull’arco d’ingresso
(da “Sinfonie della città – come sopravvivere nell’era dei multiplex” di Matteo Bursi)         foto
L’ingresso
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                                                      foto
L’ingresso (immagine notturna)
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                foto

Il cinema Ariosto nel settembre 2008
L’ingresso                                                                                 foto 1foto 2 foto 3
Il cinema verso via Pagano                                                                      
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Il cinema verso corso Vercelli                                                                  
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Il cinema Ariosto nel 2009 (per gentile concessione di Marco Ferrari)    
Interno sala                                                                                            
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Il cinema Ariosto nel maggio 2010 (per gentile concessione di Marco Ferrari)
L’atrio e le porte di ingresso                                                                     foto 1 foto 2
Le porte di legno delle toilettes                                                                 
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Le porte di accesso alla sala                                                                   
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La cassa                                                                                                
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Piantina del cinema Ariosto - 2010 (per gentile concessione di Marco Ferrari)   foto

Il cinema Ariosto nel novembre 2010 (per gentile concessione di Marco Ferrari)
Interno sala rinnovato                                                                               foto
L’atrio con quadro contenente la nostra scheda storica sulla sala                 
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Immagine celebrativa 60 anni del cinema Ariosto (10 apr 2008)
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per gentile concessione di Marco Ferrari)                                                             immagine

Logo Cinema Ariosto (2010)
(dal sito www.cinemaariosto.it su segnalazione di Marco Ferrari)                                           imm. 1imm. 2

Programmi rassegne (per gentile concessione di Marco Ferrari)
Film in lingua originale - stagione 2009-2010                                                immagine
Film in lingua originale - stagione 2010-2011                                               
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Articoli da giornali:
“Ariosto di Milano – cinema da 50 anni” - Giornale dello spettacolo 24 apr 1988
(per gentile concessione di Marco Ferrari)                                                             immagine
“Sinfonie della città – come sopravvivere nell’era dei multiplex”  feb 2007
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                                                             immagine

Annunci pubblicitari su quotidiani (per gentile concessione di Marco Ferrari)
Cinque giorni un’estate -
20 set.                                                             
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Segreti di famiglia (F.F. Coppola) – 12 dic. 2009                                     
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Il Profeta (Audiard) - 11 apr. 2009
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Programma film in lingua originale - stagione 2010
(per gentile concessione di Marco Ferrari)                                                             immagine

Biglietti del cinema (1978)                                                                  immagine
                                 (1978) (
per gentile concessione di Marco Ferrari)                 immagine
                                
(2009) (per gentile concessione di Marco Ferrari)                  immagine

Mappa di Milano (zona nord-ovest)  
Posizione del cinema                                                                              
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Si ringrazia il Signor Federico Bruciamonti per la disponibilità e le informazioni fornite.