Nel 1935 l’architetto Mario Cereghini costruisce un vasto complesso in stile
razionalistico, destinato a ospitare l’Organizzazione Nazionale Balilla (poi confluita, nel 1937, nella GIL – Gioventù Italiana del Littorio) situato in via Conservatorio al numero 9. Esso contiene una sala destinata a spettacoli teatrali, cinematografici e conferenze che prende il nome di Teatro delle Arti. Sugli annunci dei quotidiani si parla più semplicemente di
sala-teatro della GIL. Tra i film proiettati in questo periodo ricordiamo nel 1939: Olympia (Riefenstahl, 1938) e I ragazzi della via Paal (Borzage, 1934), La piccola fiammiferaia (Renoir, 1928) e La carne e il diavolo (Brown, 1926).
Larga parte del complesso viene distrutta nei bombardamenti alleati dell’agosto 1943 e quello che resta, opportunamente restaurato intorno al 1950, si trasforma in un cinema. Nel dopoguerra il cinema Arti
(circa 500 posti), situato in via Mascagni n.8 (dal 1956, anno di apertura della suddetta via; in precedenza si entrava dalla perpendicolare via Conservatorio, al n. 9), poco lontano dalla centralissima piazza San Babila,
apre i battenti nel 1951,
collocandosi dapprima tra le sale di terza visione e successivamente, dopo un breve passaggio tra le prime visioni (dall’autunno 1954 al termine del 1955) tra quelle di seconda visione a partire dal 1956.
Dal 1958 la sala viene promossa nella ristretta cerchia dei cinema di prima visione Tra le pellicole più rilevanti ospitate negli anni cinquanta ricordiamo Io ti salverò (Hitchcock, 1945) nel 1951, Don Camillo (Duvivier, 1952), Processo alla città (Zampa, 1952), Tre storie proibite (Genina, 1952), Mano pericolosa (Fuller, 1953), Canzoni di mezzo secolo (Paolella, 1952) nel 1953, La
valle dell’Eden (Kazan, 1955), nel 1956: Gioventù bruciata (N. Ray, 1955), Caccia al ladro (Hitchcock, 1955), I diabolici (Clouzot, 1956), Nodo alla gola (Hitchcock, 1948) Baby Doll (Kazan, 1956) nel 1957, Arianna (Wilder, 1957), Rebecca (Hitchcock, 1940) nel 1958.
Dal 1961 il cinema Arti (come il Ritz) aderisce al circuito dei cinema d’essai e pertanto la sua programmazione filmica migliora notevolmente. Nel periodo 1961-66 si rinomina Arti – Cinema d’essai.
In seguito torna a una programmazione più generica e di valore discontinuo, con un particolare attenzione al cinema erotico di taglio spesso documentaristico, ai film scandinavi e a pellicole estremamente audaci per l’epoca. In questa sala passeranno infatti i due film-scandalo di Ken Russell (Donne in amore e I diavoli), Salomé di Carmelo Bene, Gola profonda e il Salò pasoliniano.
Dopo alcuni lavori di ristrutturazione (giugno-settembre 1973), a partire dall’autunno 1973 la sala cambia ancora nome e diviene il Nuovo Arti.
Tra i numerosi film d’autore, ospitati nel locale in questa nuova fase, citiamo Ivan il terribile (Eisenstein, 1944) nel 1961, Picnic alla francese (Renoir, 1961) e Jules e Jim
(Truffaut, 1961) nel 1962, Un uomo da bruciare (Taviani, 1962), I basilischi (Wertmuller, 1963), Fuoco fatuo (Malle, 1963), nel 1964: Diario di una cameriera (Bunuel, 1963), I figli della violenza (Bunuel, 1950; prima uscita italiana nel 1963), Chi lavora è perduto (Brass, 1964), I dolci inganni (Lattuada, 1960),
Il vangelo secondo Matteo (Pasolini, 1964), nel 1965: La collina del disonore (Lumet, 1965), Amare (J. Donner, 1964), Una vampata d’amore (Bergman, 1963), Ipcress (Furie, 1965)
Il federale (Salce, 1961) nel 1966, nel 1967: L’incidente (Losey, 1967), Luciano Una vita bruciata (G. Baldi, 1967) Il faraone (Kawarelowicz, 1965) Indovina chi viene a cena (Jewison, 1967) nel 1968,
nel 1969: Orgasmo (Lenzi, 1969), La donna invisibile (Spinola, 1969), La banda Bonnot (Fourastie, 1968), Io sono perversa (March, 1969), L’assoluto naturale (Bolognini, 1969)
nel 1970: Le tue mani sul mio corpo (Rondi, 1970), Quel freddo giorno nel parco (Altman, 1969), 5 bambole per la luna d’agosto (Bava, 1970), L’orso e la bambola (Deville, 1969), Donne in amore (Russell, 1969), Ucciderò un uomo (Chabrol, 1970), Al Capone (Wilson, 1959), Le foto proibite di una signora per bene (Ercoli, 1970)
nel 1971: I diavoli (Russell 1971), Patton generale d’acciaio (Schaffner, 1970), Terrore cieco (Fleischer, 1971), Agente 007 licenza di uccidere (Young, 1962),
nel 1972: Il letto della sorella (Sjoman, 1969), Il piaicere e l’amore (Vadim, 1965), I vizi proibiti delle giovani svedesi (Sarno, 1972), Anche i dottori ce l’hanno (Hiller, 1972), Salomé (C. Bene, 1972)
Sussurri e grida (Bergman, 1973), Canterbury n. 2 (Loyola, 1972) nel 1973, nel 1974: Cognome e nome: Lacombe Lucien (Malle, 1974), Di mamma non ce n’è una sola (Giannetti, 1974), Family Life (Loach, 1971)
nel 1975: Life Size (Berlanga, 1974), Non toccare la donna bianca (Ferreri, 1975), Attenti al buffone (Bevilacqua, 1975), Gola profonda (Deep Throat II; Sarno, 1974) nel 1976:
Salò o Le 120 giornate di Sodoma (Pasolini, 1975; il film esce il 10 gennaio ma viene sequestrato tre giorni dopo; assolto nel febbraio 1977, la pellicola ritorna al Nuovo Arti nella primavera 1977), Adele H . Una
storia d’amore (Truffaut, 1975), Luna nera (Malle, 1975), Soffio al cuore (Malle, 1971; ried.), Oh, mia bella matrigna (Leoni, 1976), Irma la dolce (Wilder, 1963), Monty Python (Monty Python 1975), Invito a cena con delitto (Moore, 1976)
A partire dal 1977
il cinema passa alla gestione di Luigi De Pedys, cambia radicalmente natura, abbandona il film d’autore (come si è visto spesso estremo e scandalistico), stipula un contratto di distribuzione in esclusiva per Milano con la casa Disney e si qualifica come
Nuovo Arti – Casa Disney. Da questo momento fino al giorno della chiusura il locale offre film per bambini. L’inaugurazione della sala, completamente rinnovata con addobbi e fregi dedicati ai più piccoli, avviene il 14
settembre 1977 con una serata di gala cui partecipano, tra gli altri, il capo divisione Disney Europa e il sindaco Tognoli. Il film d’apertura è Paperino e c. in vacanza.
Tra i film in cartellone in questa fase ricordiamo Biancaneve e i 7 nani (Disney, 1937) nel 1981 e nel 1988, Mary Poppins (Stevenson, 1964) nel 1983, Il libro della giungla (Reitherman, 1967) e La
bella addormentata nel bosco (Disney, 1959) nel 1984, Le avventure di Bianca e Bernie (Reitherman, 1977) nel 1985, Le avventure di Peter Pan (Disney, 1953) e Lilli e il vagabondo (Disney, 1955) nel 1987, Fantasia (Disney, 1940) nel 1990, La sirenetta (Clements, 1989) nel 1991, Bianca e Bernie nella terra dei canguri (Butoy, 1990) nel 1992, Indipendence Day (Emmerich, 1996), Fantasia 2000 (Butoy, 1999) nel 2000.
Il cinema Arti chiude nel 2006. Dal gennaio 2008 al giugno 2011 l’edificio ha ospitato il Teatro Derby.
L’edificio dell’ONB intorno al 1935 foto 1 - foto 2*
L’edificio dell’ONB intorno al 1935 (da skycrapercity.com, per gentile segnalazione di Willy Salveghi) foto 1 - foto 2*
Facciata ONB (per gentile concessione di Patrizia D’Aloe)
Disegno del progettista arch. Mario Cereghini foto
Pianta dell’ONB del 1935 foto
Annunci su quotidiani della sala-teatro della G.I.L. (per gentile concessione di Willy Salveghi) Trafiletto del 26 feb. 1939 immagine
Trafiletto del 14 apr. 1939 immagine
Teatro delle Arti in restauro (per gentile concessione di Patrizia D’Aloe)
Stabile nel giugno 1949 foto*
Pianta del cinema negli anni cinquanta (per gentile concessione di Patrizia D’Aloe) La platea, la galleria e la sezione longitudinale foto 1 – foto 2 - foto 3*
L’atrio e la sala negli anni sessanta (per gentile concessione di Patrizia D’Aloe) foto*
Il cinema Arti nel 1973 L’insegna. In programmazione c’è Sussurri e grida foto*
La sala foto*
Il Nuovo Arti - Sala Disney nel 1977 (per gentile concessione di Patrizia D’Aloe) La sala foto 1 – foto 2 - foto 3*
La sala vista dalla galleria foto*
La biglietteria foto 1 – foto 2*
La sala giochi foto
Il bar foto
La scalinata verso la galleria foto
Il cinema Arti nel 1995 In programmazione c’è Toy Story (Lasseter, 1995) foto*
Il cinema Arti nel marzo 2004 (per gentile concessione di Willy Salveghi)
In programmazione c’è Koda fratello orso (Blaise, 2003) foto
Il cinema Arti nel luglio 2007 (per gentile concessione di Willy Salveghi) L’edificio e l’ingresso foto 1 – foto 2
Teatro Derby nel marzo 2008 Facciata foto 1 - foto 2 - foto 3
L’edificio verso San Babila foto 1 - foto 2
L’edificio verso viale Bianca Maria foto
Vista aerea dell’ex cinema Arti intorno al 2010 foto
Logo del cinema Arti d’essai (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
Mario Cereghini nel 1930 (dal libro AAVV, Mario Cereghini architetto) foto
Annunci pubblicitari su quotidiani Gioventù bruciata – 30 mar. 1956 (si noti il vecchio indirizzo) immagine I basilischi - 1 nov. 1963 immagine Amare - 18 ago 1965 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine La banda Bonnot - 18 mar. 1969 immagine Il diario di una cameriera - 15 nov. 1964 immagine Orgasmo – 28 mar. 1969 immagine* La donna invisibile - 1969 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine Io sono perversa – 8 nov 1969 immagine L’assoluto naturale – 20 nov 1969 immagine Quel freddo giorno nel parco - 29 gen 1970 immagine* 5 bambole per la luna d’agosto - 14 mar 1970 immagine* I diavoli – 1 ott 1971 immagine* Terrore cieco – 3 dic. 1971 immagine* Donne in amore – 18 gen 1972 immagine* Non toccare la donna bianca - 12 mar. 1975 immagine Gola profonda - 6 dic. 1975 immagine Attenti al buffone - 28 dic. 1975 immagine Salò o Le centoventi giornate di Sodoma - 10 gen. 1976 immagine* Adele H . Una storia d’amore – 19 feb 1976 immagine Luna nera – 26 mar. 1976 immagine* Oh, mia bella matrigna - 9 apr. 1976 immagine Serata di gala inaugurale – 14 set. 1977 (per gentile concess. di Patrizia D’Aloe) immagine
Paperino e c. in vacanza – 15 set. 1977 (per gentile concess. di Patrizia D’Aloe) immagine Herbie al rally di Montecarlo – nov. 1977 immagine La sirenetta - 17 gen. 1991 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine Indipendence Day - 16 ott. 1996 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
Foglio illustrativo per Picnic alla francese (J. Renoir) del 1962 (per gentile concessione di Simone Starace) immagine*
Articolo di M. Porro sull’inaugurazione del Nuovo Arti – casa Disney Corriere della Sera, set. 1977 (per gentile concessione di Patrizia D’Aloe) immagine
Rapina al cinema Arti (dic. 1997) (su gentile segnalazione di Willy Salveghi)
Articolo del Corriere della Sera - 29 dic. 1997 immagine
Biglietto del cinema (1977; per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine
Mappa di Milano (zona est)
Posizione del cinema immagine
Le notizie sugli anni trenta e quaranta, nonché sull’inaugurazione del cinema Arti-Disney, sono riprese da: Patrizia D’Aloe, La sala cinematografica nel secondo dopoguerra: il caso del Cinema delle Arti,
Università Cattolica, Milano, 2010
* l’asterisco segnala foto o materiale di particolare interesse
scheda creata nel set. 2009; ultimo aggiornamento: mag. 2017
Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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