testo e immagini a cura di Willy Salveghi
In viale Giovanni da Cermenate 4, nella zona sud ovest di Milano - non lontano da viale Famagosta e dal cinema Meda/Las Vegas - il 2 aprile 1990 viene
inaugurato il Circolo Culturale Asteria, facente parte dell’ Istituto Suore di Santa Dorotea di Cemmo, una comunità nata in Valle Camonica nel 1842 e diffusasi in Italia, Africa e America Latina. Il complesso comprende il
cinema Asteria il cui indirizzo esatto è piazzale Francesco Carrara, 17. Si tratta probabilmente dell'apertura più tardiva e anche più periferica per quanto riguarda i cinema parrocchiali e privati milanesi, in genere
già esistenti in città dai primi decenni del secolo (vedi Sant'Ambrogio, Pellico, Gregorianum ecc) o al massimo costruiti
negli anni '70 (San Cipriano, Delfino ecc). La dicitura non comprende mai il termine Cinema ma "circolo" o "auditorium". Il nome Asteria ("stella", da non confondere con cinema dal nome simile, come Astoria, Astor o Astra) fa riferimento ad un personaggio della mitologia greca, dea delle stelle e figlia della titanide Febe e del titano Ceo, che, in fuga da Zeus, si trasformò in quaglia e morì precipitando nel mare presso Siracusa, divenendo l'isola di Asteria (detta anche "l'isola delle quaglie", oppure Ortigia o Delo) dove nacque Apollo, altra divinità e...altro nome di cinema milanesi.
L'Asteria si caratterizza per una moderna sala sotterranea a gradinata dotata di 400 posti. L'accesso avviene da un cancello al N.17 di piazzale Carrara, attraversato un cortile si entra in un basso edificio con una
reception e una palestra al piano terra, mentre per raggiungere la sala si scende uno scalone sulla destra. Il cinema non compare praticamente mai sull'elenco dei quotidiani milanesi, salvo rare eccezioni, e l'accesso
avviene solitamente tramite una tessera associativa o un abbonamento stagionale. Il cinema Asteria si caratterizza per un cineforum, al quale vengono anche affiancati corsi di cinema e di approfondimento sui film, proiezione di
classici con accompagnamento musicale dal vivo e brevi rassegne. Inoltre la sala ospita spesso anche conferenze, spettacoli di teatro, concerti, musica, sport, ed altre attività culturali legate alla vita dell'istituto.
Tra i film proiettati all'Asteria, ricordiamo: nel 2001 American beauty (Mendes, 1999), Magnolia (Anderson, 1999), Garage Olimpo (Bechis, 1999), Una storia vera (Lynch, 1999), Insider-Dietro la verità (Mann, 1999), Fucking Åmål - Il coraggio di amare (Moodysson, 1998), Non uno di meno (Yimou, 1999), Pane e tulipani (Soldini, 2000),
Tutto su mia madre (Almodóvar, 1999), Diciassette anni (Yuan, 1999), East is east (O'Donnell, 1999), Preferisco il rumore del mare (Calopresti, 2000), Risorse umane (Cantet, 1999), Beautiful
people (Dizdar, 1999), Il sesto senso (Shyamalan, 1999), Sangue vivo (Winspeare, 2000), Le cose che so di lei (García, 1999), Il giardino delle vergini suicide (S.Coppola, 1999), Tentazioni d'amore (Norton, 2000), Placido Rizzotto (Scimeca, 2000).
nel 2009 Ogni cosa è illuminata (Schreiber, 2005), Diari (Azzola, 2008), Il monello (di e con Charlie Chaplin, 1921; film muto con accompagnamento musicale dal vivo), Vai e vivrai (Mihaileanu, 2005), Pa-ra-da (M.Pontecorvo, 2008), Daratt – La stagione del perdono (Haroun, 2006), Gran Torino (Eastwood, 2008), The millionaire (Boyle, 2008), Il giardino di limoni (Riklis, 2008), L’isola
(Lounguine, 2006), Calma, signori miei! (di e con Buster Keaton, 1924; film muto con accompagnamento musicale dal vivo) nel 2010 L’onda (Gansel, 2008), Il bambino con il pigiama a righe (Herman, 2008), Defiance
– I giorni del coraggio (Zwick, 2008), Baarìa (Tornatore, 2009), Lo spazio bianco (F.Comencini, 2008), La famiglia Savage (Jenkins, 2007), Tre lire primo giorno (Pellizzer, 2009), Il mio amico Eric (Loach,
2009) nel 2011 La finestra sul cortile (Hitchcock, 1954), Il Grinta (J.e E.Coen, 2010), In un mondo migliore (Bier, 2010), Il ragazzo con la bicicletta (J.P. e L.Dardenne, 2011), Rabbit hole (Mitchell, 2010), Il discorso del re (Hooper, 2011), Tutti per uno (Goupil, 2010)
nel 2012 Quasi amici (Nakache e Toledano), La donna che canta (Villeneuve, 2010), Almanya - La mia famiglia va in Germania (Samdereli, 2010), Into the wild - Nelle terre selvagge (Penn, 2007), Cena tra amici (De La Patellière e Delaporte, 2012), The help (T.Taylor, 2011), Il
villaggio di cartone (Olmi, 2011), 18 days (registi vari, 2011), Miracolo a Le Havre (Kaurismäki, 2011), Le idi di marzo (Clooney, 2011), La nostra vita (Luchetti, 2010), Cose dell'altro mondo (Patierno, 2011), The tree of life (Malick, 2011), Le nevi del Kilimangiaro (Guédiguian, 2011), American life (Mendes, 2009), We want sex (Cole, 2010), Le donne del 6º piano (Le Guay, 2010), L'arte di vincere (Miller, 2011) e Cesare deve morire (P.eV.Taviani, 2012)
nel 2013 Monsieur Lazhar (Falardeau, 2011), Margin call (Chandor, 2011), Teza (Gerima, 2008), Argo (Affleck, 2012), Romanzo di una strage (Giordana, 2012), Detachment - Il distacco (Kaye, 2011), 17 ragazze (D.eM.Coulin, 2011), Cosa piove dal cielo? (Borensztein, 2011), Molto
forte, incredibilmente vicino (Daldry, 2011), E ora dove andiamo? (Labaki, 2011), Scialla! (Bruni, 2011), La partita perfetta (Dear, 2009), La musica nel cuore (Sheridan, 2007) Il Centro
Asteria è tuttora in attività (2013) con un cineforum e ha un suo pregevole sito sempre aggiornato: www.centroasteria.org
Il cinema Asteria nel 2009-2010 (dal sito www.centroasteria.org) lo schermo e il palco -viene proiettato il film Il monello con accompagnamento musicale dal vivo)
foto*
la sala foto*
Il cinema Asteria nell'aprile 2013 L’ingresso del centro su via G.Da Cermenate foto
L'ingresso del cinema su piazzale Carrara foto
L'ingresso del centro e del cinema foto
L’edificio verso via Meda foto
L’edificio verso via Chiesa Rossa foto
volantino con il programma del cineforum 2012-2013 immagine
logo del Centro Culturale Asteria (dal sito www.centroasteria.org) immagine
Mappa di Milano Posizione del cinema immagine
*l’asterisco segnala foto o materiale di particolare interesse
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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