cinema Bruzzano - cinema New York

L’ingresso del cinema nel 1958
in programamzione La curva del diavolo

testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari

Sul finire del 1954, al civico 13 di via Casarsa della Delizia, in zona Affori, inizia l’attività il cinema Bruzzano: è la sala cinematografica ubicata più a nord nella mappa di Milano (nelle immediate vicinanze di Novate Milanese e Bresso) per quanto riguarda l’area Affori-Bovisa, che annovera anche Alfieri, Perla, Piccadilly e Vox. L’ingresso era ubicato sull’angolo con la via Fontanelli.
Il Bruzzano è un cinema di terza visione, con una capienza di 680 posti, facente parte dell’ondata tardiva di aperture intorno alla metà degli anni cinquanta, spinte dall’ancora crescente consumo cinematografico, che toccherà il proprio apice nel 1955. La gestione del locale è probabilmente a carattere familiare.
Come le altre sale con medesima connotazione, l’offerta cinematografica del Bruzzano alterna commedie italiane popolari a film d’avventura americani già sfruttati dai circuiti di prima e seconda visione ed è rivolta al pubblico del quartiere, con una presenza pressoché nulla di annunci (tamburini o flani) sui quotidiani.
All’inizio degli anni sessanta la programmazione dà spazio anche al documentario erotico e all’horror, secondo la tendenza di quegli anni, per poi passare al genere spaghetti-western
Nell’insieme le scelta dei film allinea film di modesto e modestissimo valore con altri di buona qualità, non di rado firmati da autori di fama internazionale come Wilder, Dassin, Russell, Kazan Mankiewicz, Monicelli, Wertmuller e Bolognini. Nel 1958 troviamo in programmazione addirittura la Cabiria felliniana.
Tra le pellicole più interessanti proiettate al Bruzzano ricordiamo: 
nel 1954:
La leggenda di Robin Hood (Curtiz, 1938 con Errol Flynn)
nel 1955:
I cadetti di Guascogna (Mattoli, 1950 con Walter Chiari), La maschera di fango (De Toth, 1953 con Gary Cooper)
nel 1956:
Sabrina (Wilder, 1954 con Audrey Hepburn, Humphrey Bogart e William Holden), Gli amanti di Toledo (Decoin, 1953), Fascino (C. Vidor, 1944)
nel 1957:
Totò, Peppino e la malafemmina (Mastrocinque, 1956), Il conte Max (Bianchi, 1957 con Alberto Sordi), Rififi (Dassin, 1954), Siamo tutti milanesi (Landi, 1953 con Ugo Tognazzi)
nel 1958:
Le notti di Cabiria
(Fellini, 1957), La curva del diavolo (C. Wilde, 1957), La città nuda (Dassin, 1948)
nel 1959:
Cenerentola a Parigi (Donen, 1956 con Audrey Hepburn), Sabbie rosse (Walsh, 1951, con Kirk Douglas), Maracaibo (Wilde, 1958)
nel 1960:
Calze nere, notti calde (Roland, Elsner e Heinrich, 1960)
nel 1961:
La casa degli orrori (Kenton, 1944), Dagli Appennini alle Ande (Calzavara, 1943), Totò terzo uomo (Mattoli, 1951)
nel 1962:
Splendore nell’erba
(Kazan, 1961), Ponte di comando (Gilbert, 1962), Io bacio, tu baci (Vivarelli, 1961 con A. Celentano e Mina)
nel 1963:
Totò e Peppino divisi a Berlino (Bianchi, 1962), La guerra dei bottoni (Robert, 1961)
nel 1964:
Capitan Blood (con Errol Flynn), Due mafiosi nel Far West (Simonelli, 1964, con Franco e Ciccio)
nel 1965:
L’invasione dei mostri verdi (Sekely, 1962), Per chi suona la campana (Woods, 1942 con Gary Cooper e Ingrid Bergman), Gli imbroglioni (Fulci, 1963), Agente 077 operazione Bloody Mary (Grieco, 1965)
nel 1966:
Capitan Newman (Miller, 1963), 20.000 leghe sotto i mari (Fleischer, 1954 con Kirk Douglas), Un dollaro bucato (Ferroni, 1965)
nel 1967:
L’armata Brancaleone (Monicelli, 1966), Colpo grosso (Milestone, 1960), Ultima notte a Warlock (Dmytryk, 1959 con Henry Fonda, Richard Widmark e Anthony Quinn), Brevi amori a Palma de Maiorca (G. Bianchi, 1959)
nel 1968:
La resa dei conti (Sollima, 1967), Il più grande colpo del secolo (Delannoy, 1967 con Jean Gabin), Adios gringo (Stegani, 1965 con Giuliano Gemma)
nel 1969:
20.000 leghe sotto la terra (Tourneur, 1965 con Vincent Price), I tre che sconvolsero il West (Girolami, 1968), Un treno per Durango (Caiano, 1968 con Enrico Maria Salerno), Romeo e Giulietta (Zeffirelli, 1968)
nel 1970:
…E per tetto un cielo di stelle (Petroni, 1968 con Giuliano Gemma), Il ladro di crimini (N. Trintignant, 1969 con Jean Louis Trintignant), I masnadieri (Bonnard, 1961), Il garofano verde (Hughes, 1969), Il cadavere in cantina (C. Donner, 1964), Il teschio di Londra (Vohrer, 1968)
nel 1971:
Una donna per Ringo (Romero Marchent, 1966), Colpo da 500 milioni alla National Bank (Hall, 1970), L’amante infedele (Christian-Jaque, 1966), Black Horror ovvero Le messe nere (Sewell, 1966 con Christopher Lee), Gli specialisti (S. Corbucci, 1970), Uno strano tipo (Fulci, 1963 con Adriano Celentano)
nel 1972:
Anonimo veneziano (E.M. Salerno, 1970), Il furto è l’anima del commercio (B. Corbucci, 1971), I diavoli (Russell, 1971), Chisum (Mc Laglen, 1970 con Joihn Wayne), Gli fumavano le colt, lo chiamavano Camposanto (Carnimeo, 1971), La banda degli onesti (Mastrocinque, 1955 con Totò, Peppino de Filippo), Uomini e Cobra (Mankiewicz, 1970), Il clan dei due borsalini (Orlandini, 1971 con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia), Bubù (Bolognini, 1971), Totò le Mokò (Bragaglia, 1949)
nel 1973:
L’uomo dagli occhi di ghiaccio (De Martino, 1971), Fratello Sole, sorella Luna (Zeffirelli, 1972), Torino nera (Lizzani, 1972), Tutti i colori del buio (S. Martino, 1972), Senza famiglia: nullatenenti cercano affetto (Gassman, 1972), Improvvisamente un uomo nella notte (Winner, 1971 con Marlon Brando), Il sindacalista (Salce, 1972)
nel 1974:
Due matti al servizio dello Stato (Kellet, 1972), Film d’amore e d’anarchia (Wertmuller, 1973 con Giancarlo Giannini).

Nell’estate del 1974 il locale chiude per alcuni mesi - per lavori di ristrutturazione, forse a seguito di un cambio di gestione – per riaprire nel novembre dello stesso anno con un nuovo nome: New York. La scelta del nome – la città simbolo degli Stati Uniti – si riallaccia alla tendenza in corso fin dalla fine degli anni sessanta, per la quale molti cinema di zona cercavano di rilanciare la propria immagine, abbandonando la connotazione di sala di quartiere a vantaggio di una suggestione maggiormente internazionale.
La tipologia di programmazione peggiora anche se, probabilmente a seguito dei lavori di ammodernamento, la sala viene promossa tra le seconde visioni. In cartellone infatti sono frequenti commedie sexy di modesta fattura e film d’azione piuttosto dozzinali mentre scarseggiano le pellicole di qualità.
Tra i film più interessanti proiettati al New York ricordiamo:
nel 1974:
Baciamo le mani (Schiraldi, 1973)
nel 1975:
L’Anticristo (De Martino, 1974), Ispettore Callaghan, il caso Scorpio è tuo (Siegel, 1971), Quando le donne persero la coda (Festa Campanile, 1972), Jus primae noctis (Festa Campanile, 1972)
nel 1976:
La vendetta dei thugs (Callegari e Murphy, 1954), L’infermiera di mio padre (Bianchi, 1975), Maddalena (Jerzy Kawalerowicz, 1970 con Lisa Gastoni), La matrigna (Avedis, 1972), La nottata (Cervi, 1974), Milano odia: la polizia non può sparare (Lenzi, 1974)
nel 1977:
Joe Valachi – i segreti di Cosa Nostra (Young, 1972 con Lino Ventura), Peccati di gioventù (Amadio, 1975 con Gloria Guida), L’anatra all’arancia (Salce, 1975 con Ugo Tognazzi e Monica Vitti), Gli innocenti dalle mani sporche (Chabrol, 1975), Luna nera (Malle, 1975), Città violenta (Sollima, 1970)
Quando la moglie non basta (Long, 1973) nel 1978,
nel 1979:
Storie scellerate (Citti, 1973), Guerre stellari (Lucas, 1977), Mash (Altman, 1970)
Good Bye Bruce Lee (P. Lin, 1975) nel giugno 1980.
Con il sopraggiungere del boom dell’offerta cinematografica da parte delle tv commerciali, il locale, estremamente periferico con una programmazione di pellicole ampiamente sfruttate, non è in grado di far fronte alla concorrenza. Il New York cessa l’attività nell’estate del 1980.
Negli spazi dell’ex-cinema ora sono presenti un’agenzia di assicurazioni che occupa il vecchio atrio, e una sala scommesse che occupa la vecchia platea.

 

Al momento non siamo ancora riusciti a trovare una foto d’epoca del cinema New York  in attività.
 Invitiamo tutti i visitatori del sito, cinefili, storici, milanesi, navigatori, curiosi ad aiutarci nella ricerca.

 

Il cinema nel 1958 (su gentile segnalazione di Willy Salveghi):
in programmazione La curva del diavolo (C. Wilde, 1957)                     
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L’ex cinema New York nel luglio 2008:     
La facciata                                                                                           foto
Lo stabile verso via Fontanelli (nord)                                                      
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Lo stabile verso via Vincenzo da Seregno (sud)                                       foto
Lo stabile su via Fontanelli, verso via Casarsa                                          foto

L’ex cinema New York nell’agosto 2012(per gentile concessione di Willy Salveghi)
La stabile su via Fontanelli                                                                    
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Lo stabile verso via Rubicone                                                               
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L’insegna del nuovo locale collocata al posto di quella dell’ex cinema      
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Vista aerea dell’ex cinema nel 2010                                                 foto

Mappa di Milano (Bruzzano)
Posizione del cinema                                                                            
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si ringrazia Stefano Radice per le notizie fornite

scheda creata nel set.2012; ultimo aggiornamento: ott.2015

 

 

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