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testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari
Il cinema teatro Cristallo – una sala da 1400 posti dotata di platea e galleria - situato in via Castelbarco n.13 (non lontano da Porta Ticinese),
inizia l’attività nel dicembre 1941. Si tratta di una sala appartenente alla seconda fascia di locali della mappa urbana milanese: cinema-teatri di seconda o terza visione che si collocano tra le grandi sale di
lusso del centro e i piccoli cinema rionali. Questo tipo di locale, ubicato in una zona parzialmente periferica, in prossimità dei viali attorno alla cerchia delle mura spagnole, è in grado di fare concorrenza sia alle
sale del centro (spettacoli di qualità, appena smontati dalle sale centrali, visibili ad un minor prezzo) sia alle sale rionali (qualità dell’offerta - locale e proiezione superiore per un prezzo lievemente più alto); la
programmazione è di carattere popolare e fin dagli inizi propone, in abbinamento o in alternanza, film e varietà. Durante i bombardamenti del 14 febbraio 1943
la sala viene danneggiata, chiude per un paio di mesi ma nel maggio 1943 è nuovamente operativa. Dopo i molteplici bombardamenti dell’agosto 1943 invece il Cristallo chiude per circa un anno. Negli anni quaranta, vengono
proiettate solo pellicole di terza visione, uscite diversi mesi prima e già programmate in molte sale. A partire dai primi anni cinquanta - forse in seguito ad un cambio di gestione - la sala acquisisce una maggiore importanza:
le pellicole proiettate sono più rilevanti e anche più recenti in termini di uscita e sui quotidiani iniziano a vedersi tamburini del cinema Cristallo. A metà degli anni ’50 il biglietto costa 130 lire in platea e 180 in
galleria. Fino alla fine degli anni sessanta, il Cristallo – insieme a Puccini, Augusteo, Carcano e Giulio Cesare – continua ad offrire con buon successo la proiezione di film abbinata ad avanspettacolo e a spettacoli di
rivista. In questi anni e nei primi anni settanta la sala figura tra le terze visioni. Nel 1975 il Cristallo fa un doppio salto di qualità e passa a far parte delle sale di “proseguimento prima visione” mentre nel 1979 aderisce
al circuito d’essai. Si tratta di un passaggio coerente con la tipologia di programmazione ospitata, attenta - anche se a fasi alterne - al cinema di qualità e d’autore. Come teatro, il locale ospita soprattutto concerti
jazz e folk e spettacoli di Dario Fo e della Comuna Baires. In quegli anni di fermento culturale, la sala riscuote un buon successo: tra l’aprile 1979 e il gennaio 1982 il Cristallo ospita 130 concerti e oltre 600 giorni di
programmazione cinematografica, per un totale di 200.000 spettatori. Tuttavia la prevalenza degli incassi riguarda le rappresentazioni teatrali e i concerti, mentre la programmazione cinematografica – ancorché di qualità – non
riesce a creare una vera e propria identità di sala d’essai e il numero di spettatori in sala è progressivamente sempre più scarso. Tra le pellicole più rilevanti ospitate nel locale ricordiamo nel 1942: Giungla (Malasomma, 1942), Fra Diavolo (Zampa, 1942), Un garibaldino in convento (De Sica, 1942), Fanfulla da Lodi (Duse, 1940)
Conflitto (Moguy, 1938) nel 1943, Ballo con l’imperatore (Jacoby, 1941) nel 1944, Oro nero (Guazzoni, 1942) e Piccola mamma (Gleize, 1943) nel 1945, Bernadette (King, 1943 con Jennifer
Jones) e La casa sulla scogliera (Allen, 1944 con Ray Milland) nel 1947, Il terrore dell’Ovest (Bacon, 1939 con Humphrey Bogart) nel 1948, Bellezze al bagno (Sidney, 1944 con Esther Williams) e Totò al giro d’Italia (Mattoli, 1948) nel 1949, Amore selvaggio (Marin,
1949 con Randolph Scott) nel 1950, Il figlio di D’Artagnan (Freda, 1950), Il padre della sposa (Minnelli, 1950 con Elizabeth Taylor e Spencer Tracy) nel 1951, nel 1952: Il marchio di sangue (Maté, 1950 con Alan Ladd), Don Camillo (Duvivier, 1952 con Fernandel e Gino Cervi), Altri tempi (Blasetti, 1952), Rancho Notorius (Lang, 1952, con Marlene Dietrich)
Trinidad (Sherman, 1952 con Rita Hayworth) e La vergine sul tetto (Preminger, 1953) nel 1953, Gli uomini preferiscono le bionde (Hawks, 1953), Da qui all’eternità (Zinnemann, 1953) nel 1954, Il mostro della Laguna Nera (Arnold, 1954),
nel 1955: Il selvaggio (Benedek, 1953 con Marlon Brando), Peccato che sia una canaglia (Blasetti, 1954), La leggenda dell’arciere di fuoco (Tourneur, 1950), La valle dell’Eden (Kazan, 1955),
Il re ed io (W. Lang, 1956), Il ferroviere (Germi, 1955) nel 1957, Il sergente York (Hawks, 1941 con Gary Cooper) nel 1959, Il vedovo (Risi, 1959 con Alberto Sordi), I segreti di Filadelfia (Sherman, 1959) e La fortezza nascosta (Kurosawa, 1958 con Toshiro Mifune) nel 1960
nel 1961: Il passaggio del Reno (Cayatte, 1960), ...e l’uomo creò Satana (Kramer, 1960), Odio implacabile (Dmytryk, 1949) e L’avventura (Antonioni, 1960) Splendore nell’erba
(Kazan, 1961) nel 1962, Operazione terrore (Edwards, 1962), Le relazioni pericolose (Vadim, 1959) nel 1963, Irma la dolce (Wilder, 1963), I tre volti della paura (Bava, 1963) e Cleopatra (Mankiewicz, 1963) nel 1964, Da qui all’eternità (Zinnemann, 1953 – ried.) nel 1965, My Fair Lady (Cukor, 1964) nel 1966, Splendore nell’erba (Kazan, 1961- ried.) nel 1967, Barbarella (Vadim, 1968 con Jane Fonda) e Bullitt (Yates, 1968 con Steve Mc Queen) nel 1969,
nel 1970: Topaz (Hitchcock, 1969), Se... (L. Anderson, 1969), Il compromesso (Kazan, 1969), La maschera di cera (De Toth, 1953; ried.), Queimada (Pontecorvo, 1970), Barbagia (Lizzani, 1969), Il
clan degli uomini violenti (Granier-Deferre, 1970), Un uomo da marciapiede (Schlesinger, 1969), I lunghi giorni delle aquile (Hamilton 1969), La maschera di cera (De Toth, 1953; ried.), To’ è morta
la nonna (Monicelli, 1969) nel 1971: Voyou (Lelouch, 1970), Oltre l’Eden (Robbe-Grillet, 1970), Una ragazza piuttosto complicata (Damiani, 1969), Morte a Venezia
(Visconti, 1971), La notte brava del soldato Jonathan (Siegel, 1971), nel 1972: Senza movente (Labro, 1971), Jus primae noctis (Festa Campanile, 1972), Quattro mosche di velluto grigio (Argento, 1971), Il Decameron (Pasolini, 1971), La cagna (Ferreri, 1972)
nel 1973: Lo scopone scientifico (L.Comencini, 1972), Roma (Fellini, 1971), La caduta degli dei (Visconti, 1969), Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso... (Allen, 1972), Un
tranquillo week end di paura (Boorman, 1972), Agente 007 si vive solo due volte (Gilbert, 1967) L’ultimo buscadero (Peckinpah, 1972) nel 1974, nel 1975: Bersaglio di notte
(Penn, 1975), O Lucky Man (L. Anderson, 1973), Spasmo (Lenzi, 1974), Le farò da padre (Lattuada, 1974), Il portiere di notte (Cavani, 1974), L’uomo dalla pistola d’oro (Hamilton, 1974), Frankenstein junior (M. Brooks, 1973), Shampoo (Ashby, 1975)
nel 1976: Attenti al buffone (Bevilacqua, 1975), Lo zingaro (Giovanni, 1975), La casa dalle finestre che ridono (Avati, 1976), Qualcuno volò sul nido del cuculo (Forman, 1976), Roma a mano armata (Lenzi, 1976), Milano violenta (Caiano, 1976),
Novecento (Bertolucci, 1976), Cadaveri eccellenti (Rosi, 1975) nel 1977: Quelle strane occasioni (Loy, Comencini, Magni, 1976), Basta che non si sappia in giro (Comencini, Magni, Loi, 1976),
Taxi Driver (Scorsese, 1976), Il prestanome (Ritt, 1976), Buffalo Bill e gli indiani (Altman, 1976), Keoma (Castellari, 1976) e Quinto potere (Lumet, 1976) L’orca assassina (M. Anderson, 1977) nel 1978, La mazzetta (S.Corbucci, 1978),
nel 1979: Pirana (Dante, 1978), Enigma rosso (Negrin, 1979), Fedora (Wilder, 1978), Vecchia America (Bogdanovich, 1976) Bob Marley Live (Mac Millian, 1980), La ballata di Stroszeck (Herzog, 1977) nel 1980,
nel 1981: Jesus Christ Superstar (Jewison, 1974), Germania in autunno (aavv, 1978), Butch Cassidy (Roy Hill, 1969) nel 1982: Provaci ancora Sam (Ross, 1972, con Woody Allen), I cavalieri dalle lunghe ombre (Hill, 1981), Taxi Driver (Scorsese, 1975) e Out of the Blue (Hopper, 1980)
Nel gennaio 1982 il locale propone una rassegna di cinema indipendente e sperimentale all’intenro della quale vengono proiettati – in prima per Milano - Chamaleon (Jon Jost, 1978) ed Eraserhead (D. Lynch, 1978) .
nel 1983 I predatori dell’arca perduta (Spielberg, 1980) Nella seconda metà del 1983 il locale cessa
l’attività cinematografica e, dopo una ristrutturazione, nel febbraio 1984 viene inaugurato il nuovo teatro Cristallo: lo spettacolo d’esordio è The Rocky Horror Show, che rimane in cartellone dal 14 febbraio al 4 marzo.
In seguito vengono ospitati anche importanti concerti jazz (ad esempio Dizzy Gillespie nel 1985). Negli anni novanta cessa l’attività teatrale e il locale viene trasformato in discoteca, rimanendo tale fino ad oggi.
Prima prende il nome di City Square, poi Propaganda, poi C-Side, oggi (2015) si chiama Limelight. In questa nuova fase ospita anche alcuni concerti con nomi rilevanti della scena rock (Björk, Siouxsie & The Banshees,
ecc).
Il Cristallo intorno al 1960 (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto 1 - foto 2
La sala negli anni Settanta foto 1 – foto 2*
Il City Square intorno al 1990 (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto
Il C-Side intorno al 2000 (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto
Il medesimo spazio urbano nel luglio 2008 L’edificio e l’ingresso dell’ex cinema foto 1 – foto 2
L’edificio verso viale Bligny foto
L’edificio verso viale Tibaldi foto
Il Limelight nel 2010 la platea trasformata in pista per la discoteca Limelight (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto
Manifesti del cinema teatro Cristallo: (fonte: Cineteca Italiana – www.lombardiabeniculturali.it) 1942 Fanfulla da Lodi – 9 feb. immagine
Annunci pubblicitari su quotidiani Il marchio di sangue – tamburino, 25-4-1952 immagine Il vedovo – tamburino, 31-12-1959 immagine Le relazioni pericolose – tamburino, 29-3-1963 immagine Irma la dolce – tamburino, 1-3-1964 immagine
Cartolina pubblicitaria del 1941 (per gentile concessione di Maurizio Colombini) immagine*
Manifesti del teatro Cristallo 1984 The Rocky Horror Show – dal 14 feb. al 4 mar . immagine
Biglietto del cinema - anni settanta (per gentile concess. di Giuseppe Tonna) immagine
Mappa di Milano (zona Ticinese)
Posizione del cinema immagine
Si ringrazia per la collaborazione Willy Salveghi
* l’asterisco segnala foto o materiale di particolare interesse
scheda creata nel lug. 2010; ultimo aggiornamento: apr.2015
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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