Il Cinema della via Durini, situato al numero 23 della via omonima, apre nei primi mesi del 1955. Si tratta di un locale di circa 700 posti costituito da platea
e galleria: la galleria è a livello strada e vi si accede alle spalle della cassa, mentre la platea è al piano interrato, accessibile attraverso due rampe di scale. Lo schermo, posizionato piuttosto in alto, consente una buona
visione anche dalla galleria. Nel primo anno di attività, la programmazione del Durini è spesso abbinata a quella dell’Eden (*), per poi rendersi autonoma già dal 1956. Negli anni cinquanta e per buona parte degli anni
sessanta il Durini si colloca tra le seconde visioni, per poi approdare, a partire dal 1968, nell’allora ristretto numero delle sale di prima visione. Successivamente al passaggio in prima visione, il locale viene denominato
Cinema della via Durini, nome che manterrà fino a fine 1976 quando ritorna al nome originale. Curiosamente nei primi anni settanta la programmazione del locale mette spesso in cartellone documentari sensazionalistici e
spesso mistificatori della realtà (quasi sempre vietati ai minori di 18 anni), all’epoca di grande successo. Anche come seconda visione, la sala è piuttosto attiva nella promozione ed spesso presente sui quotidiani milanesi
con tamburini dedicati. La gestione e la programmazione sono curate dal gruppo Rota/Giacomini/Di Sarro. A partire dal 1986 la sala aderisce all’iniziativa annuale denominata “Panoramica di Venezia”, la rassegna
settembrina nella quale vengono proiettati in versione originale con sottotitoli i film appena presentati al Festival di Venezia. Intorno a metà anni ottanta la gestione ristruttura l’atrio sotterrano, vicino alla platea,
creando una struttura di bar, con anche la macchina dei pop-corn; si tratta di una delle prime monosale a dotarsi di macchina di pop corn, fino a quel momento appannaggio nelle multisala. Una peculiarità del Durini negli anni
ottanta è quella di essere sempre
tra le prime sale ad adeguare il prezzo del biglietto a fronte di nuovi aumenti; e questo nonostante la sala avesse sì un buon impianto audio – fu tra le prime a Milano a dotarsi del Dolby Stereo - ma poltrone non molto confortevoli, e comunque non paragonabili ad esempio con quelle del vicino President (*).
Nella stagione cinematografica 1986-1987 (dal 1 sett ’86 al 31 maggio 1987), il cinema Durini si piazza al 16° posto nella classifica degli incassi lordi sulla piazza di Milano con un importo pari a 950.859.000 lire.
L’incidenza dei giorni feriali sull’incasso è del 36,19%; se si considera che in quella stagione il Corso (*) (secondo in classifica generale) ha un incidenza dei feriali pari al 27,20% e l’Odeon sala 1 (*) (quarto in
classifica generale) dell 33,73%, si ha l’immagine di una sala che riesce a distribuire in maniera abbastanza equilibrata la copertura dei costi fissi. Ne deriva che, nonostante le mutate abitudini del pubblico (crescente
concorrenza dell’home video in generale e della vicina multisala Odeon in particolare) e la conseguente minore redditività delle monosale, il Durini riesce comunque a mantenere buoni risultati commerciali. Il cinema Durini
offre una programmazione generalmente di buona e spesso alta qualità, sempre attenta al cinema d’autore. La gestione si spinge anche in territori assai poco commerciali come quando programma una ”Settimana del cinema sovietico”
(nel 1957) con anteprime degne di un festival specializzato o come quando ospita pellicole di autori estremamente “difficili” come I dannati di Varsavia (Wajda, 1957), Il posto delle fragole (Bergman, 1958), Diario di una schizofrenica (N. Risi, 1968) e Sacrificio (Tarkovski, 1986).
Tra le pellicole più interessanti proiettate al Durini ricordiamo Senso (Visconti, 1954) e Pianura rossa (Parrish, 1954 con Gregory Peck), La freccia insanguinata (Warren, 1953), Winchester ’73 (Mann, 1950 con James Stewart) nel 1955, L’amore è una cosa meravigliosa (H. King, 1955), L’uomo che sapeva troppo (Hitchcock, 1955) nel 1956,
Viale del tramonto (Wilder, 1950) nel 1957, Un volto nella folla (Kazan, 1957), La donna del destino (Minnelli, 1957) e I dannati di Varsavia (A.Wajda, 1957) nel 1958, nel 1959
I soliti ignoti (Monicelli, 1958), Pane, amore e fantasia (Comencini, 1953) e La grande illusione (Renoir, 1937 con Jean Gabin e Eric von Stroheim) Mio zio (Tati, 1958) nel 1959, Il posto delle fragole (Bergman, 1957) nel 1960,
Sabato sera, domenica mattina (Reisz, 1960) nel 1961, Le vacanze di Monsieur Hulot (Tati, 1952) e Anna dei miracoli (Penn, 1962) nel 1962, Gli ammutinati del Bounty (Milestone, 1962 con Marlon Brando), Le
comiche di Charlot (Chaplin, 1963) e La parmigiana (Pietrangeli, 1963) nel 1963, nel 1964 Sorrisi di una notte d’estate (Bergman, 1955), Il diavolo in corpo (Autant-Lara, 1947), La
congiura degli innocenti (Hitchcock, 1954) e Guerra e Pace (K. Vidor, 1955) Non siamo angeli (Curtiz, 1954 con Humphrey Bogart) e L’ape regina (Ferreri, 1963) nel 1965, La grande corsa (Edwards, 1965), I nostri mariti (Zampa, D’Amico e Risi, 1966) e Gli
amori di una bionda (Forman, 1965) nel 1966, Operazione San Gennaro (Risi, 1966), I 7 fratelli Cervi (Puccini, 1968 con Gian Maria Volonté) nel 1968, Non si maltrattano così le signore (Smight, 1968), Diario
di una schizofrenica (N. Risi, 1968), Lo specchio della follia (Girard, 1969), L’uomo perduto (Aurthur, 1969 con Sidney Poitier) e Africa segreta (A. & A. Castiglioni e G. Guerrasio, 1969; tiene cartellone per oltre 2 mesi, fino al feb. 1970) nel 1969
nel 1970 La maschera di cera (De Toth, 1953 con Vincent Price), La grande strage dell’impero del sole (Lerner, 1969), Satyricon (Polidoro, 1969), Pane amaro o Le vergogne del mondo (Scotese, 1968), Un maggiolino tutto matto (Stevenson, 1969), Serafino (Germi, 1968 con Adriano Celentano), Non
si uccidono così anche i cavalli? (Pollack, 1970), La vergine e lo zingaro (Miles, 1970), Il clan dei Barker (Corman, 1969) nel 1971 Splendori e miserie di madame Royale (Caprioli, 1970), La corta notte delle bambole di vetro (Lado, 1971), Il piccolo grande uomo (Schlesinger, 1971 con Dustin Hoffman- che rimane in cartellone dai primi di maggio a oltre metà luglio), Il dittatore dello stato libero di Bananas (Allen,
1970) e Africa Ama (A. & A. Castiglioni, 1971) nel 1972 Messaggero d’amore (Losey, 1971), Domenica, maledetta domenica (Schlesinger, 1971), All’onorevole piacciono le donne (Fulci, 1972), Zio Tom (Jacopetti e Prosperi, 1971), Delitto
in pieno sole (Clement, 1959 con Alain Delon e Romy Schneider), Cabaret (Fosse, 1972 con Liza Minnelli), L’avventura è l’avventura (Lelouch, 1971 con Lino Ventura), Il candidato (Ritchie, 1972 con Robert Redford)
nel 1973: Cabaret (Fosse, 1972), La piscina (Deray, 1969) e Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? (Wilder, 1972), Il dormiglione (Allen, 1973) nel 1974, Rollerball (Jewison,
1975; in autunno tiene cartellone per circa tre mesi), Lo squalo (Spielberg, 1975), nel 1976 Killer elite (Peckinpah, 1975), Il caso Katharina Blum (Schlondorff-Von Trotta, 1975), I
ragazzi irresistibili (Ross, 1975 con Jack Lemmon e Walter Matthau), Gli occhi della notte (Young, 1968) e Mary Poppins (Stevenson, 1964 con Julie Andrews), E tanta paura (Cavara, 1976), L’incredibile
viaggio verso l’ignoto (J. Hough, 1975) nel 1977: La macchina nera (Silverstein, 1976), Il re dei giardini di Marvin (Rafelson, 1972 con Jack Nicholson) e Valentino (K. Russell, 1976), Io e Annie
(Allen, 1977), nel 1978: West Side Story (Wise, 1961), Il vizietto (Molinaro, 1978; tiene cartellone per 5 mesi), Un mercoledì da leoni (Milius, 1978) nel 1979: Una strana coppia di suoceri (Hiller, 1979 con Peter Falk), Saint Jack (Bogdanovich, 1979), Distretto 13 le brigate della morte (Carpenter, 1976), Il vizietto (Molinaro, 1978)
L’occhio privato (Benton, 1977) e Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (Allen, 1972) nel 1980, Una notte d’estate (Gloria) (Cassavetes, 1980) Uno scomodo testimone (Yates, 1981 con William Hurt e Sigourney Weaver), Stati di allucinazione (Russell, 1980 con William Hurt) nel 1981, Pink Floyd – The Wall (Parker, 1982), Tutti per uno (Lester, 1964), Un
tranquillo week-end di paura (Boorman, 1972) e Mai Dire Mai (Kershner, 1983 con Sean Connery) nel 1983, Non c’è due senza quattro (E.B. Clucher alias Enzo Carboni, 1984), Impiegati (Avati, 1985), Festa di laurea (Avati, 1985), Brazil (Gilliam, 1985),
nel 1987 Sacrificio (Tarkovski, 1986), Good Morning Babilonia (Taviani, 1987), Omicidio allo specchio (Penn, 1987) e Arrivederci, ragazzi (Malle, 1987, presente il regista
all'anteprima) Bird (Eastwood, 1988) e Il pranzo di Babette (Axel, 1987) nel 1988, I ragazzi di via Panisperna (Amelio, 1989), Skin Deep (Edwards, 1989), Storia di fantasmi cinesi (Tung-Ching, 1987) nel 1989, L’attimo fuggente (Weir, 1989) nel 1990.
Il cambio generazionale avvenuto all’interno della proprietà immobiliare sul finire del decennio sarà fatale al cinema: probabilmente gli eredi non ritengono più attrattiva o
interessante l’attività e decidono di monetizzare, vendendo l’immobile. La sala pertanto chiude nel luglio 1990 lasciando il posto al lussuoso ristorante giapponese Akasaka, uno dei primi aperti a Milano. Oggi,
invece, negli stessi spazi troviamo un negozio di arredamento.
Cinema della via Durini nel 1969-70 L’ingresso. In programmazione Africa segreta foto* L’ingresso. In programmazione Il clan dei Barker foto*
Cinema della via Durini nel gen. 1976 L’ingresso. In programmazione L’incredibile viaggio verso l’ignoto foto*
Medesimo spazio urbano nel febbraio 2008 Il negozio. Visione frontale foto 1 – foto 2
Il negozio verso largo Augusto foto
Il negozio verso piazza San Babila foto
Annunci pubblicitari su quotidiani Senso – tamb. 5 mar. 1955 immagine I soliti ignoti - tamb 24 dic. 1958 immagine Anna dei miracoli – 23 nov. 1962 immagine I nostri mariti – 3 nov. 1966 immagine Gli amori di una bionda – 26 nov. 1966 immagine L’uomo perduto – 8 nov. 1969 immagine Lo specchio della follia – 1970 immagine Il piccolo grande uomo – 26 mar. 1971 immagine* Messaggero d’amore – 5 ott. 1971 immagine* La corta notte delle bambole di vetro – ott. 1971 immagine Non si uccidono così anche i cavalli – 19 nov. 1971 immagine* Africa ama - 9 gen. 1972 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine Unico indizio: una sciarpa gialla – 3 feb. 1972 immagine* Domenica, maledetta domenica – 18 feb. 1972 immagine* L’avventura è l’avventura - ott 1972 immagine Il dormiglione - 7 apr.1974 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine Rollerball - 30 nov. 1975 immagine Killer elite - 19 feb. 1976 immagine Un mercoledì da leoni - 29 sett. 1978 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine Il vizietto - 25 ott. 1978 immagine* Distretto 13 le brigate della morte - 22 mar. 1979 immagine* Una strana coppia di suoceri – 23 dic.1979 (per gentile conces. di Marco Ferrari) immagine L’occhio privato – 10 giu. 1980 immagine Uno scomodo testimone – 12 set. 1981 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Tutti per uno - 2 feb. 1983 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Un tranquillo week-end di paura – 26 mar. 1983(per gentile conces. di Marco Ferrari) immagine Brazil – apr. 1985 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Festa di laurea – 9 ott. 1985 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Bird – 29 set. 1988 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine I ragazzi di via Panisperna – 8 feb. 1989 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Skin Deep – 30 nov. 1989 immagine
Programmi rassegne(per gentile concessione di Marco Ferrari): settimana del film sovietico - dal 23 al 29 novembre 1957 immagine
Biglietto del cinema Selezione biglietti 1978-1985 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine
(1980)
immagine
Mappa di Milano (zona est)
Posizione del cinema immagine
*l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
si ringrazia Willy Salveghi per le informazioni fornite
scheda creata nell’apr. 2008; ultimo aggiornamento: apr. 2014
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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