La nascita del teatro Filodrammatici avviene nel periodo 1796-1800, sotto la protezione di Napoleone e del nuovo corso repubblicano instaurato in Italia. Il teatro
viene creato sulle ceneri di un teatrino dei Gesuiti, annesso a un Collegio dei Nobili requisito dai Francesi. Siamo in piazzetta Ferrari, a due passi dall’appena nato Teatro alla Scala (1778). La sala si compone di una
platea e di quattro ordini di logge, prive dell’abituale divisione in palchi, per dare alla sala un tono più democratico. Conta circa 1000 posti. Nel 1885 il locale viene ristrutturato dall’architetto Giovanni Giachi e
dotato di illuminazione elettrica. La serata inaugurale si tiene il 31 ottobre 1885. Nel 1904 gli architetti Laveni e Avati creano una nuova facciata di sapore liberty. Dal 1936 il teatro
si trasforma in cinema Filodrammatici,
una sala prestigiosa e centralissima che programma film in prima visione. I bombardamenti alleati su Milano dell’8 agosto 1943 distruggono lo storico teatro e costringono il cinema alla chiusura per due anni. La ripresa dell’attività cinematografica avviene nell’autunno 1945 in uno stabile ricostruito.
Dalla seconda metà del 1953 la sala “precipita” tra le seconde visioni. Tra le pellicole più significative ospitate dalla sala ricordiamo Modella di lusso (Cummings, 1937) nel 1938, Rose scarlatte (De Sica, 1940), Amami Alfredo (Gallone, 1940), Maddalena
zero in condotta (De Sica, 1940) nel 1941, Una storia d’amore (Camerini, 1942), Follia (Van Dyke II, 1941) nel novembre 1945, nel 1947 Tra le tue braccia (Lubitsch, 1946) e I gangsters (Siodmak, 1946)
Per chi suona la campana (Wood, 1943) e La settima croce (Zinnemann, 1944) nel 1948, La campana del convento (Sirk, 1951), Il tradimento (Freda, 1951), Totò e le donne (Steno, Monicelli, 1952), Quattro rose rosse (Malasomma, 1952), Adolescenza torbida (Bunuel, 1951) nel 1953
nel 1954 Domenica d’agosto (Emmer, 1950), Vortice (Matarazzo, 1953) e La ragazza del secolo (Cukor, 1954) nel 1955 Hobson il tiranno (Lean 1953), La contessa scalza (Mankiewicz, 1954), Canaris (Weidenmann,
1954), Casco d’oro (Becker, 1952) nel 1956 Delitto perfetto (Hitchcock, 1954), Il cargo della violenza (R. W. Baker, 1955), Quando la moglie è in vacanza (Wilder, 1955) La strada
(Fellini, 1954) nel 1957. Il cinema Filodrammatici chiude nella seconda metà del 1957. Negli anni sessanta l’architetto Caccia Dominioni restaura il teatro Filodrammatici ricostruendo la facciata liberty del
1904 e ridisegnando completamente gli interni (la capienza è ora di soli 200 posti). Dal 1970 la sala torna ad ospitare stabilmente – fino ai giorni nostri - attività teatrale di prosa.
Il teatro Filodrammatici nel 1807
stampa
Il teatro durante la serata inaugurale del 31 ottobre 1885 stampa
Il teatro Filodrammatici intorno al 1910
foto
L’interno del teatro, rinnovato nel 1923
foto*
Il cinema Filodrammatici nel 1936 In programmazione c’è Catene d’amore (J. Rovensky) foto*
L’interno del cineteatro nel 1937(da www.skycrapercity.com; su gentile segnalazione di Marco Ferrari) E’ in corso un’assemblea sindacale
foto
Piazza Scala e il cinema Filodrammatici nell’aprile 1952 foto Dettaglio del cinema – in programmazione c’è Totò a colori (Steno, 1952) foto
La facciata restaurata da Caccia Dominioni Negli anni settanta e nei primi anni duemila foto 1 – foto 2
Il cineteatro diventa l’Hotel Scala in Sotto il vestito niente (Vanzina, 1985)
(su gentile segnalazione di Willy Salveghi) foto
Il teatro Filodrammatici nell’agosto 2010 La facciata foto 1 - foto 2
Il teatro verso la Scala foto
Il teatro verso piazza Cordusio foto
Vista aerea del teatro (2010) immagine
Annunci pubblicitari su quotidiani La settima croce – 4 gen.1948 immagine La campana del convento – 8 nov. 1951 immagine Quattro rose rosse – 7 mar. 1952 immagine Totò a colori – apr. 1952 immagine Totò e le donne – 23 nov. 1952 immagine Adolescenza torbida – 30 apr. 1953 immagine Il cargo della violenza – 30 mar. 1956 immagine
Annunci pubblicitari per le strade Gli ammutinati (Nigh, 1939) – galleria vittorio emanuele, 1948 Le persone sono in coda per l’olio (su gentile segnalazione di Marco Ferrari) foto 1 - foto 2
Mappa di Milano (Duomo - p. Scala - via Manzoni)
La posizione del cinema immagine
* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
|