cinema Ideale - Ideal - Nuovo Ideal

il cinema Ideale nel 1945

testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari

Agli inizi del 1940 al civico 6 di corso XXVIII Ottobre (precedentemente e successivamente chiamato Corso Lodi, ebbe questo nome nel ventennio fascista a ricordare la marcia su Roma che avvenne appunto il 28 ottobre del 1922), all’angolo con via Salmini, inizia l’attività il cinema Ideale. Si tratta di una tardiva sala rionale, ovvero di terza visione, collocata in un quartiere popolare ad alta densità cinematografica: in quegli anni, nelle immediate vicinanze sono già operativi Minerva, Italia, XXVIII Ottobre e Principe.
Come la maggior parte delle sale decentrate, l’Ideale propone un film in abbinamento ad uno spettacolo di varietà oppure due film in doppia programmazione. Nei primi anni di attività l’Ideale promuove la propria programmazione attraverso l’affissione di manifesti tipografici nel quartiere, per iniziare ad apparire nelle pagine degli spettacoli dei quotidiani milanesi solo nel 1940. Nei primi anni di guerra l’ideale porta avanti entrambe le forme promozionali, affiancando la presenza sui quotidiani a quella sui manifesti tipografici. Il locale riesce a scampare miracolosamente ai bombardamenti del 1943 che colpirono pesantemente il tratto tra Porta Romana e piazzale Corvetto. Negli ultimi mesi di guerra 1945 l’apertura è alle ore 13:30.
Tra le pellicole più interessanti proiettate nel locale ricordiamo:
nel 1940:
Piccola Canaglia (de Limur, 1938) e Canitoga (Selpin, 1939), L’amaro tè del generale Yen (F. Capra, 1932) in doppia programmazione con Principessa della Czarda (Jacoby, 1934); Frenesia (Bonnard, 1939)
nel 1941:
Vigilia d’amore (Freeland, 1939) in doppia programmazione con I gioielli della corona (Stahl, 1939); Marocco (Sternberg, 1931)
nel 1942:
Intermezzo (Ratoff, 1939), I mariti ovvero Tempesta d’anime (Mastrocinque, 1941), Voce nella tempesta (Wyler, 1939) in doppia programmazione con Valzer d’amore (Bánky, 1939); Rebecca la prima moglie (Hitchcock, 1940), Le signorine della villa accanto (Rosmino, 1942), Violette nei capelli (Bragaglia, 1942)
nel 1943:
Tre ragazze viennesi (Fatigati e Marischka, 1942), L’uomo del romanzo (Bonnard, 1940); Fedora (Mastrocinque, 1942), Rossini (Bonanrd, 1942), L’angelo del male (Renoir, 1938)
nel 1944:
I nostri sogni (Cottafavi, 1943); Quelli della montagna (Vergano, 1943), Carnet di ballo (Duvivier, 1937), I Trecento della Settima (Baffico, 1943)
nel 1945:
Quel diavolo di ragazza (Joannon, 1935), Sulle ali della canzone (Schertzinger, 1935);
nel 1946:
Il figlio della furia ovvero Il cavaliere della vendetta (Cromwell, 1941).

Sul finire del 1946 il cinema Ideale (850 posti) cambia nome in Ideal (850 posti), una titolazione “esterofila” certo inammissibile in era fascista, tanto più in una sala collocata, fino al 1945, nientemeno che in corso XXVIII ottobre.
L’Ideal può essere eletto a tutti gli effetti come il cinema di  Milano che più di tutti ha proposto partite di calcio su grande schermo. Già a partire dalla fine degli anni quaranta, la sala spesso propone l’abbinamento della proiezione di una pellicola ad una partita di calcio. A titolo di esempio, di seguito si citano alcune serate.
nel 1949
il 31 marzo il film L’eterna armonia (Vidor, 1945), viene seguito dalla partita Spagna-Italia, giocatasi alcuni giorni prima, per l’esattezza il 27 marzo. Si tratta di una partita amichevole, finita 3-1 a favore dell’Italia, partita rimasta storica in quanto fu l’ultima in cui giocarono i calciatori della grande Torino prima della tragedia di Superga. Quella sera la partita era proiettata in contemporanea anche all’Aurora e all’Orfeo.
nel 1951:
l’8 novembre La porta dell’inferno (Robson, 1950) viene seguito dalla partita Inter-Milan - giocatasi il 4 novembre e terminata 2-2 – in contemporanea con Argentina e Delle Stelle.
nel 1952:
a partire da quest’anno l’abbinamento film e partita diventa un appuntamento fisso settimanale. Sempre a titolo di esempio, il 19 dicembre è la volta di So che mi ucciderai (Miller, 1952) seguito da Lazio-Inter (partita giocata il 14 dicembre e terminata 1-1), in contemporanea con Magenta (*), Olimpo (*) e Zeus (*); quattro giorni più tardi, il 23, l’Ideal ha in cartellone Robin Hood (Curtiz, 1938 con Errol Flynn) seguito da Milan-Fiorentina (partita giocata il 21 dicembre e terminata 2-1, con reti per il Milan di Nordahl III e Liedholm), in esclusiva per il locale.
nel 1953:
l’iniziativa settimanale prosegue con successo anche l’anno successivo; ad esempio, il 4 novembre abbiamo Il caporale Sam (Taurog, 1952) abbinato al derby Inter-Milan (partita giocata il 1 novembre e terminata 3-0 per l’Inter), in contemporanea con Augusteo, Garibaldi, Magenta, Zara.
Nel dicembre di quell’anno, la gestione arriva addirittura a programmare due partite in abbinamento al film: il 4 dicembre La nave delle donne maledette (Matarazzo, 1953), seguito da Inghilterra-Ungheria (giocata il 23 novembre, si tratta di una partita storica - vinta 6-3 dall’Ungheria - in quanto rappresenta la prima sconfitta subìta in casa dalla nazionale inglese nella sua storia) e Inter-Napoli (giocata il 29 novembre e terminata 2-0). Il giorno di Natale 1953 invece in cartellone abbiamo Il ritorno di Don Camillo (Duvivier, 1953) seguito da Milan-Juventus (giocata il 20 dic, 1-0) e Novara-Inter (2-3).
nel 1954:
il 5 marzo, Vacanze romane (Wyler, 1953 con Audrey Hepburn e Gregory Peck) abbinato a Fiorentina-Inter (partita del 28 febbraio terminata 1-1), proiettata in esclusiva.
Il 30 aprile, La pattuglia dell’Amba Alagi (Calzavara, 1953) abbinato a Milan-Fiorentina (giocata il 25 apr. e terminata 2-1) in contemporanea con il cinema Magenta.
nel 1955:
il 2 aprile, La pista degli elefanti ovvero La venere di Ceylon (Dieterle, 1953) abbinato a Germania-Italia (amichevole giocata il 30 marzo e terminata 1-2), in contemporanea con il cinema Argentina.
E’ interessante notare come questo tipo di programmazione abbia particolare successo presso il pubblico dell’Ideal: nessuna altra sala milanese ha avuto così tante partite in cartellone.
Altre volte, in alternativa alla partita, il locale propone in abbinamento altri eventi sportivi: il 30 aprile 1953, abbinata al film-documentario Africa sotto il mare (Roccardi, 1953), è in programma una sintesi della Mille Miglia, disputatasi il 25 e 26 del mese e vinta dal conte Marzotto.
L’Ideal è anche tra le 27 sale milanesi che alle ore 21 della sera del 26 aprile 1956 proiettano su schermo l’ultima puntata della stagione della trasmissione televisiva Lascia o Raddoppia; in cartellone ha il film Lilly e il vagabondo (Geronimi, Jackson e Luske, 1955 cartoni animati Disney). Le altre 26 sale sono: Abanella, Abanera, Abel, Abruzzi, Alce, Alcione, Ambrosiano, Argentina, Ariosto, Astoria, Augusteo, Aurora, Diamante, Donizetti, Durini, Filodrammatici, Fossati, Garibaldi, Gloria, Odeon, Olimpo, Orfeo, Pace, Poliziano, Puccini, Rialto e Zara.
Nella prima metà degli anni cinquanta, l’Ideal si rivolge soprattutto al pubblico del quartiere, anche se di tanto in tanto è presente sui quotidiani con propri annunci (tamburini o flani): la promozione avviene comunque in maniera indipendente rispetto ad altre sale di terza visione con in cartellone lo stesso film. E’ probabile che la gestione del cinema sia di tipo familiare, slegata dai mini-circuiti milanesi costituiti da più sale aventi in comune lo stesso gestore oppure la stessa società che ne cura la programmazione.
Anche nel decennio successivo la programmazione dell’Ideal si mantiene eterogenea, alternando film di richiamo a pellicole popolari o di serie B. Particolare spazio viene riservato ai western-spaghetti. Quasi del tutto assente il cinema d’autore.
A partire dal 1965, con l’introduzione sui quotidiani milanesi della classificazione delle sale in tre categorie il locale è collocato tra le terze visioni.
La gestione del cinema investe assai poco nel locale: alla fine degli anni sessanta l’Ideal è un cinema di terz’ordine in tutti i sensi: arredi consunti, sala scarsamente illuminata e dotata di vecchie poltrone di legno. Ciononostante nell’estate 1975 la sala viene promossa tra le seconde visioni.
Tra le pellicole più interessanti proiettate all’Ideal ricordiamo:
nel 1947:
Paradiso proibito (Litvak, 1940), Sperduti nell’harem (Reisner, 1944);
nel 1948:
Il segreto di Don Giovanni (Mastrocinque, 1947), Calcutta (Farrow, 1947);
nel 1949:
L’eterna armonia (Vidor, 1945); Molti sogni per le strade (Camerini, 1948), La più grande avventura (Ford, 1939)
nel 1950:
Perdutamente tua (Rapper, 1942), I cadetti di Guascogna (Mattoli, 1950); Gli amanti della città sepolta (Walsh, 1950)
nel 1951:
La figlia del mendicante (Campogalliani, 1950) , 47 morto che parla (Bragaglia, 1950), Credo in Dio (DeFuentes, 1941), Jack il bucaniere (Thorpe, 1949), Ti avrò per sempre (Thorpe, 1947), La porta dell’inferno (Robson, 1950), La madre dello sposo (Leisen, 1950);
nel 1952:
Cyrano de Bergerac (Gordon, 1950), L’uomo dell’Est (Hathaway, 1950), La conquistatrice (Gordon, 1951), La montagna dei sette falchi (Dieterle, 1951), La tratta delle bianche (Comencini, 1952), So che mi ucciderai (Miller, 1952), Robin Hood (Curtiz, 1938);
nel 1953:
Don Lorenzo (Bragaglia, 1952), Il grande Caruso (Thorpe, 1951), Africa sotto i mari (Roccardi, 1953), Il caporale Sam (Taurog, 1952), La nave delle donne maledette (Matarazzo, 1953), Il ritorno di Don Camillo (Duvivier, 1953);
nel 1954:
Vacanze romane (Wyler, 1953), Le avventure di Peter Pan (Geronimi, Jackson e Luske, 1953), La pattuglia dell’Amba Alagi (Calzavara, 1953), Fuoco a Cartagena (Salkow, 1952), Il 49° uomo (Sears, 1953), Carosello napoletano (Giannini, 1954), Da qui all’eternità (Zinnemann, 1953);
nel 1955:
Giulietta e Romeo (Castellani, 1954), India favolosa (Macchi, 1954), La pista degli elefanti ovvero La venere di Ceylon (Dieterle, 1953), Sabrina (Wilder, 1954), Schiavitù (Ciampi, 1953), Vacanze a Parigi (Laviron, 1954), L’uomo senza paura (Vidor, 1955), La valle dell’Eden (Kazan, 1955);
nel 1956:
La bella mugnaia (Camerini, 1955), All’inferno e ritorno (Hibbs, 1955), Lilly e il vagabondo (Geronimi, Jackson e Luske, 1955), La strana guerra del sottufficiale Asch (May, 1955), Picnic (Logan, 1955);
nel 1957:
Safari (Young, 1956), Il giullare del re (Panama e Frank, 1955), I sette assassini (Boetticher, 1956), Classe di ferro (Vasile, 1957);
nel 1958:
Un volto nella folla (Kazan, 1957), Pal Joey (Sidney, 1957), Quel treno per Yuma (Daves, 1957), I dannati di Varsavia (Wajda, 1957), 10 in amore (Seaton, 1958), Sayonara (Logan, 1957);
nel 1959:
Bonjoiur Tristesse (Preminger, 1958), La legge del più forte (Marshall, 1958), Il mostro della California (Sears, 1956), Mia nonna poliziotto (S. Vanzina, 1958), Nel segno di Roma (Frignone, 1959), La casa di Madame Korà (Allégret, 1957), La mia terra (H.King, 1959), La mummia (Fisher, 1959);
nel 1960:
Sono un agente F.B.I. (LeRoy, 1959), Adorabile infedele (H.King, 1959), Le avventure di Huck Finn (Curtiz, 1960, ), A casa dopo l’uragano (Minnelli, 1959)
nel 1961:
Dalla terrazza (Robson, 1960), I mongoli (Savona, 1961), Il giardino della violenza (Frankenheimer, 1961), Il gobbo (Lizzani, 1960), Un colpo da otto (Dearden, 1960)
nel 1962:
Vincitori e vinti (Kramer, 1961), Porci, geishe e marinai (Imamura, 1961), Maciste alla corte del Gran Khan (Freda, 1961), Il mattatore di Hollywood (di e con Jerry Lewis, 1961), Peccati d’estate (Bianchi, 1962), I sette gladiatori (Lazaga, 1962)
nel 1963:
I motorizzati (Mastrocinque, 1962), Il sorpasso (Risi, 1962 con Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant), Sherlocko investigatore sciocco (Tashlin, 1962), I tre volti della paura (Bava, 1963), I due capitani ovvero Sentieri di guerra (Maté, 1954),
nel 1964:
I violenti (Maté, 1956), Il castello dell’orrore (Reinl, 1961), I quattro tassisti (Bianchi, 1963), Il marmittone (Marshall, 1957), Le piogge di Ranchipur (Negulesco, 1955), Italiani brava gente (De Santis, 1964), I pirati della Malesia (Guazzoni, 1941)
nel 1965:
Le donne del mondo di notte (Rilla, 1963), Marnie (Hitchcock, 1964), Il corsaro dell’isola verde (Siodmak, 1952; ried.), 00-2 Operazione Luna (Fulci, 1965), Sette uomini d’oro (Vicario, 1965)
nel 1966:
All’ombra di una Colt (Grimaldi, 1965), L’ombrellone (Risi, 1965), Una splendida canaglia (Kershner, 1966), Il boia scarlatto (Pupillo, 1965)
nel 1967:
L’arcidiavolo (Scola, 1966), La bionda di Pechino (N. Gessner, 1967)
nel 1968:
Un uomo, un cavallo, una pistola (Vanzi, 1967), Le due facce del dollaro (Bianchi Montero, 1967), Gangsters Story (Penn, 1967), Chiedi perdono a Dio, non a me (Musolino, 1968)
nel 1969:
Il mercenario (S. Corbucci, 1968), Passa Sartana… è l’ombra della tua morte (Fidani, 1969), Per un pugno di dollari (Leone, 1964), Franco, Ciccio e il pirata Barbanera (Amendola, 1969), Le avventure di Ulisse (Rossi, 1969), Uno dopo l’altro (Nostro, 1968), Black Horror ovvero Le messe nere (Sewell, 1966)
nel 1970:
Kindar l’invulnerabile (Civirani, 1965), La ragazza di Tony (Peerce, 1969), Addio Jeff (Herman, 1969), Uno strano tipo (Fulci, 1963), Il trapianto (Steno alias Stefano Vanzina, 1970), Don Franco e Don Ciccio nell’anno della contestazione (Girolami, 1970), Patton generale d’acciaio (Schaffner, 1970), Il bell’Antonio (Bolognini, 1960), Ma chi ti ha dato la patente? (Cicero, 1970), Attenzione arrivano i mostri (Tanaka, 1966), Il buono il brutto il cattivo (Leone, 1966; ried.), Maciste contro il vampiro (S. Corbucci e Gentiluomo, 1961), I due gladiatori (Caiano, 1964), Ucciderò Willie Kid (Polonsky, 1969)
nel 1971:
Nella stretta morsa del ragno (Margheriti, 1971); Quella notte inventarono lo spogliarello (Friedkin, 1968), Una messa per Dracula (Sasdy, 1969), Al di là di ogni ragionevole dubbio (Furie, 1968), Wyoming terra selvaggia (Totten, 1971), Tepepa (Petroni, 1969), I gangsters dalla faccia pulita (Förnbacher, 1968), Matalo (Canevari, 1970), Attacco a Rommel (Hathaway, 1971), Quella dannata pattuglia (Bianchi Montero, 1969)
nel 1972:
L’evaso (Granier-Deferre, 1971), Arabesque (Donen, 1966), Gli sposi dell’anno secondo (Rappenau, 1971), Sei jellato amico, hai incontrato Sacramento (Cristallini, 1972), I clandestini delle tenebre (Nadel, 1970), Andromeda (Wise, 1970), Dio perdona…io no! (Colizzi, 1967), Il Decameron (Pasolini, 1970), Il magnifico cornuto (Pietrangeli, 1964), Uomo bianco va’ col tuo Dio (Sarafian, 1971), I re del sole (Lee Thompson, 1963), La spia che vide il suo cadavere (Johnson, 1972), Gli aristogatti (Reitherman, 1970), Lo spavaldo (Furie, 1970), Il braccio violento della legge (Friedkin, 1971), Le dieci meraviglie dell’amore (Bergonzelli, 1969), Un provinciale a New York (Hiller, 1970)
nel 1973:
Joe Kidd (Sturges, 1972), La collina degli stivali (Colizzi, 1970), Bella, ricca, lieve difetto fisico cerca anima gemella (Cicero, 1973), Un uomo da rispettare (Lupo, 1972), La guerra dei mondi (Haskyn, 1953)
nel 1974:
Mio caro assassino (Valerii, 1972), Il disprezzo (Godard, 1963), Chen la furia scatenata (Chai, 1972), Jesus Crist Superstar (Jewison, 1973)
nel 1975:
Una strana coppia di sbirri (Rush, 1974), Mezzogiorno e mezzo di fuoco (M. Brooks, 1974), Dramma della gelosia: tutti i particolari in cronaca (Scola, 1970), Fatti di gente perbene (Bolognini, 1974), Il grande Gatsby (Clayton, 1974), La caduta degli dei (Visconti, 1969), Il portiere di notte (Cavani, 1974), La merlettaia (Goretta, 1974)
nel 1976:
Le quattro piume (Korda, 1939), Detective Harper: acqua alla gola (Rosenberg, 1975), Una bolognese a Parigi ovvero Gatta in amore (Kalfon, 1974), Maciste contro i mongoli (Palella, 1963), Roma violenta (Girolami, 1975), Dick Carter lo sbirro (Truman e P. Yates, 1966), 2022: i sopravvissuti (Fleischer, 1973), Profondo rosso (Argento, 1975), Professione: reporter (Antonioni, 1975).

Il locale chiude per restauri nella seconda metà di giugno, rinnova arredi e poltrone e dopo l’estate 1976 riapre con il nome di Nuovo Ideal.
Il cinema possiede un atrio largo e poco profondo, estendendosi lungo il marciapiede, sul quale si affaccia con tre vetrine, due delle quali costituite da porte d’accesso; ci sono inoltre due porta locandine ai lati. Una volta varcato l’ingresso, a seconda della porta di accesso utilizzata, ci si trova di fronte alla cassa o all’accesso alla platea, collocato sulla sinistra. Sul marciapiede è presente anche un terzo porta locandine ubicato sulla stessa parete dell’edificio una ventina di metri più avanti.
A partire dall’autunno 1976 e fino al novembre 1977 il cinema ha una programmazione da proseguimento prime, con in cartellone anche titoli di rilievo. Tuttavia l’offerta del cinema non è più adeguata alle mutate esigenze del pubblico: il tempo di consumo di un film su grande schermo si sta progressivamente riducendo e la sala non è adeguata in termini di comfort e tecnologia per poter contrastare la sempre più crescente offerta televisiva. Dopo aver tenuto in cartellone per quasi tutto il mese di novembre il film Rocky (Avildsen, 1976 con Sylvester Stallone) – probabilmente più per esigenze di continuità di programmazione che per effettivi incassi – alla fine dello stesso mese il Nuovo Ideal si specializza nel genere soft erotico e passa così tra le prime visioni.
Tra le pellicole più interessanti proiettate al Nuovo Ideal ricordiamo:
nel 1976:
Gator (di e con Reynolds, 1976), L’ultima corvè (Ashby, 1973), E tanta paura (Cavara, 1976), Il caso Thomas Crown (Jewison, 1968, ried.), Cattivi pensieri (Tognazzi, 1976), Complotto di famiglia (Hitchcock, 1976)
nel 1977:
King Kong (Guillermin, 1976), Il re dei giardini di Marvin (Rafelson, 1972), Il cadavere del mio nemico (Verneuil, 1976) Febbre da cavallo (Steno, 1976), Cielo di piombo ispettore Callaghan (Fargo, 1976), Rocky (Avildsen, 1976) che resta in cartellone tre settimane, un record per il locale.
nel 1978:
Nell’eccitante attesa dell’accoppiamento armonico (J. McBride, 1974) e Follie di notte (D’Amato, 1978).
nel 1979:
Dove vai in vacanza (Bolognini, 1978)
A partire dalla seconda metà del 1979, il Nuovo Ideal si converte definitivamente al genere hard, viene classificato tra i locali specializzati nel genere e anticipa l’orario di apertura alle ore 13.
Nei primi anni ottanta, nel pieno boom delle sale a luce rossa, una delle fonti di trasgressione degli studenti liceali milanesi era di andare - la mattina (bigiando la scuola) o il pomeriggio feriale (saltando i compiti) - a vedere un film porno al cinema, pur non avendone l’età. Contrariamente a numerose altre sale cittadine specializzate, dove si chiudeva un occhio sull’età dello spettatore e non venivano richiesti i documenti, la cassiera del Nuovo Ideal era nota per la sua severità, tant’è che il cinema non rientrava nel novero delle sale “accessibili”.
Bianca Gusella, che negli anni ottanta gestisce Nuovo Ideal e Perla (*), in un’intervista del settembre 1989, riconosce che per alcuni anni ha ripianato i debiti del locale di via Imbriani, a programmazione normale, con gli introiti del Nuovo Ideal a luce rossa fintanto che, ad un certo punto è stata obbligata a convertire a luce rossa anche il secondo locale (vedi articolo).
Tra i titoli nel periodo a luce rossa: Una bolognese a Parigi ovvero Gatta in amore (Kalfon, 1974) nel 1977, La calda bestia (J. Franco, 1977 con Alice Arno) nel 1978, Il dolce tepore del tuo ventre (Mylenakos, 1975) nel 1980, Quella porno erotica di mia moglie (Tobalina, 1975) nel 1981, Le porno viziose (Davy) nel 1982, Calde svedesi al sole di Ibiza (Brönneke, 1981) nel 1983, Love for sale-Chiamami… (Onorati, 1987) nel 1987.
Sul finire del decennio i tempi cambiano: il periodo del boom è passato e sono mutate le modalità di fruizione dei film pornografici - grazie al massiccio avvento dell’home video – con conseguente drastico calo degli incassi. In aggiunta, il Nuovo Ideal, con la fama di sala dalla programmazione non eccessivamente spinta, è tra le prime a vittime del settore: nel febbraio 1990 il locale cessa l’attività. L’ultimo film proiettato è stato La calda signora della porta accanto.
Attualmente gli spazi dell’ex-cinema sono occupati da un negozio di una catena di elettrodomestici.

 

Piazzale Romana e corso XXVIII Ottobre negli anni venti
(dal sito http://vecchiamilano.wordpress.com                                             immagine

Il cinema Ideale nell’aprile 1945(su gentile segnalazione di Luciano Riccardi):
Corso XXVIII Ottobre verso piazzale Lodi                                    
foto 1 - foto 2

L’ex cinema Nuovo Ideal nel settembre 2008:
La facciata dell’ex cinema                                                               foto 1 - foto 2
Lo stabile verso Porta Romana                                                       
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Lo stabile verso piazzale Lodi                                                          
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Vista aerea dell’ex cinema nel 2010                                          foto

Manifesti tipografici del cinema Ideale (fonte: Cineteca Italiana www.lombardiabeniculturali.it)
1942
Intermezzo 29 gen.                                                                   
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I mariti ovvero Tempesta d’anime - 4-8 feb                                    
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Annunci pubblicitari su quotidiani:
Ideale:
Il figlio della furia - tamb., 26 mag. 1946                                         immagine

Ideal:
Il ritorno di Don Camillo (Duvivier, 1953)
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n abbinamento con Milan-Juventus e Novara-Inter – tamb., 25 dic. 1953         immagine
La mummia – tamb. 31 dic. 1959                                                    
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Maciste alla corte del Gran Khan - il 2 nov. 1962                         
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Nella stretta morsa del ragno – 1971                                           
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Le quattro piume – il 10 gen. 1976                                               
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Nuovo Ideal:
Una bolognese a Parigi ovvero Gatta in amore – il 30 nov. 1977  immagine
Nell’eccitante attesa dell’accoppiamento armonico - lug 1978
(per gentile concessione di Stefano Petrellai)                                                  immagine
Follie di notte - lug 1978 -
(per gentile concessione di Stefano Petrellai)          immagine

Articoli su quotidiani:
“Le sale a luci rosse contrattano la redenzione” di A. Trivulzio –
Corriere della sera, set. 1989
(per gentile concessione di Marco Ferrari)       immagine
“Continuano a spegnersi le luci rosse” di G. Tesorio -
Corriere della sera, 12 feb. 1990 articolo sulla chiusura definitiva della sala
(per gentile concessione di Marco Ferrari)                                                                     immagine
“Alla ricerca dei cinema perduti in zona Quattro”  di F. Tosi – 
Quattro n. 98, mar 2008 
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                immagine

Mappa di Milano (corso Lodi)
Posizione del cinema                                                                     
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testo scritto nell’apr.2012; ultimo aggiornamento: mar.2019

 

Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito
(spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte