testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari
Nel 1779 - un anno dopo l’inaugurazione del Teatro alla Scala – viene inugurato un altro luogo destinato ad essere tra i protagonisti della vita culturale milanese: il
Teatro della Cannobiana. Come per la Scala, l’architetto è Piermarini e lo spettacolo inaugurale (21 agosto) prevede musiche di Antonio Salieri. Lo stabile è poco distante da piazza Duomo. I due teatri – cui è dato il compito
di sostituire il Teatro Ducale, bruciato nel 1776 - operano in piena sintonia. Il Teatro della Cannobiana ospiterà prime esecuzioni di opere di grande rilevanza: tra tutte ricordiamo L’elisir d’amore di Donizetti nel 1832.
Nell’ultimo decennio dell’Ottocento il teatro, ubicato in via Larga 14, viene preso in gestione da Edoardo Sonzogno – il rivale di Ricordi – il quale lo fa restaurare (progettista è Achille Sfrondini) e gli cambia il nome
in Teatro Lirico Internazionale. Nella serata d’esordio (agosto 1894) viene eseguita La martire di Spirio Samara. In seguito il teatro si caratterizza quale sede privilegiata del movimento verista. Alcune importanti opere di Cilea, di Leoncavallo e di Giordano vengono eseguite in questa sede in prima mondiale. Tra esse ricordiamo Arlesiana (Cilea, 1897), Fedora (Giordano, 1896), Zazà (Leoncavallo, 1900) e Adriana Lecouvreur (Cilea, 1902).
Il 18 aprile 1914 vi si tiene la prima proiezione mondiale (in contemporanea con Torino) di Cabiria di
Giovanni Pastrone, film colossale basato su una sceneggiatura cui ha collaborato D’Annunzio e un commento sonoro in parte di Ildebrando Pizzetti. Si tratta, tuttavia, di un evento isolato. Nei primi due decenni del Novecento il
Teatro Lirico ospita in prevalenza opere liriche; in seguito soprattutto teatro di prosa e operette. Negli anni venti la gestione e la proprietà del Lirico fanno capo alla società Suvini-Zerboni. La notte tra l’8 e il 9
febbraio 1938 l’edificio viene devastato da un incendio che ne distrugge completamente l’interno; la facciata, miracolosamente, si salva. Nei due anni successivi il teatro viene ricostruito in una versione più moderna, senza
palchi e con una grande galleria, tipica delle sale cinematografiche (progettista è Cassi Ramelli). A partire dalla primavera 1940 il Lirico è nuovamente operativo. Dall’autunno 1943 – dopo che i bombardamenti alleati hanno
distrutto il Teatro alla Scala e buona parte del centro della città – il Lirico ospita le stagioni scaligere. Il 16 dicembre 1944 Mussolini vi tiene il suo ultimo discorso nel clima tragico e allucinato della Rsi. Il vecchio
dittatore riesce ad incantare ancora le folle le quali accorrono in massa per ascoltarlo e – nonostante tutto - per fargli festa. Nel dopoguerra la programmazione del locale è quasi esclusivamente teatrale, con l’eccezione
di qualche rassegna estiva. Nel febbraio 1959 il teatro Lirico si trasforma nel cinema Lirico
e diviene una sala di prima visione. La radicale mutazione – che si riallaccia a quelle di altre sale teatrali blasonate quali il Filodrammatici e il Carcano – però non dura nel tempo: già nell’autunno 1959
il Lirico ritorna ad essere esclusivamente un teatro. Nel 1963 si ripete l’esperimento: il cinema Lirico torna tra le prime visioni, ma anche questa volta ci rimane solo per alcuni mesi; nell’autunno del 1963
la sala torna ad essere esclusivamente un teatro. Tra le pellicole proiettate in questi due brevi periodi sullo schermo di via Larga ricordiamo Missione diabolica (P. May, 1957) nel 1959 nel 1963: L’inferno è per gli eroi (Siegel, 1962), Una manciata d’odio (L. Selander, 1950) e Processo
a porte chiuse (Harlan, 1957) Nel novembre 1961 il Lirico ospita la “Settimana Internzionale del Film” durante la quale vengono proposti sostanzialmente in prima visione film importanti come L’anno scorso a Marienbad (Resnais, 1961; successivamente ospitato al cinema Arlecchino), Terminus (Schlesinger, 1961) e I
sogni muoiono all’alba (Montanelli, 1961). L’iniziativa è rivolta a un pubblico decisamente preparato e cinefilo poichè il programma avvisa che alcune pellicole verranno proposte in lingua originale con sottotitoli francesi.
Nel maggio 1964 è la volta di una settimana dedicata al cienma della Resistenza: vengono proiettati, tra gi altri, Il terrorista (De Bosio, 1963), Roma città aperta (Rossellini, 1945) e Le quattro
giornate di Napoli (Loy, 1962). Nel 1967 vi tiene un concerto Joan Baez. A partire dagli anni settanta il Lirico diviene sede stabile dei programmi scaligeri. Vi si tengono le prime di opere minori, di allestimenti
prestati da altri teatri (le cui scenografie a volte si adattano meglio al Lirico rispetto al grande palco scaligero) e, soprattutto, di creazioni liriche di autori contemporanei. Tra queste ultime ricordiamo Al gran sole carico d’amore di L. Nono (aprile 1975 – dirige C. Abbado), Bussottioperaballet di Bussotti (1976; lavoro contestato a scena aperta da buona parte del pubblico) e Blimunda di A. Corghi (maggio 1990).
Nell'ottobre 1980 l'assessore alla Cultura Aghina, con il patrocinio del Comune di Milano, avvia al Lirico (la sala all'epoca ha una capienza di 1500 posti) la rassegna "Panoramica 80", una selezione di venti film
presentati al Festival di Venezia il mese precedente. Vengono messe in vendita 1500 tessere a 10.000 lire l'una che consentono la visione di tutti i film. Il successo è immediato e in poche ore le tessere sono esaurite. Il
Lirico ospita la rassegna in esclusiva fino al 1984. Dopodiché, visto il crescente interesse dei cinefili milanesi, ci si rende conto che una sala non è più sufficiente e nel 1985 la rassegna si estende ad altre sale e si
trasforma in "Panoramica di Venezia", manifestazione tuttora esistente. Nella seconda metà degli anni ottanta e nei primi anni novanta il Lirico ospita anche concerti, principalmente di musica jazz: ricordiamo lo
spettacolo Ain’t misbehavin’ da Fats Waller (1988) e il trio di Keith Jarrett (1990). Dal 1998 il teatro è chiuso e ora (agosto 2016) è in fase di ristrutturazione.
La sala del Teatro Lirico durante la serata inaugurale del 1894 immagine
Il teatro Lirico nel 1902
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Il teatro Lirico nel 1910 (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto
La sala del Lirico intorno al 1930 (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto 1 - foto 2
Il teatro Lirico nel 1925(su gentile segnalazione di Marco Ferrari) foto
Il grande incendio del 9 febbraio 1938
foto 1 – foto 2*
Articolo sul Corsera del 9 feb. 1938 immagine*
La rinnovata sala del teatro intorno al 1940
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Il teatro Lirico nella Milano bombardata dell’agosto 1943 foto
Il teatro Lirico nel 1969 (per gentile concessione di Marco Ferrari)
L’ingresso e manifestazione politica in corso foto 1 - foto 2
Il Teatro Lirico intorno al 1970 Veduta aerea di via Larga
foto 1 – foto 2
L’insegna foto
Il teatro Lirico a metà degli anni settanta
foto 1 - foto 2
Lo stabile su via Paolo di Cannobio negli anni ottanta (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto
Il teatro Lirico nei primi anni novanta (per gentile concessione di Willy Salveghi)
L’ingresso e l’atrio foto 1 - foto 2
La sala durante una manifestazione contro la mafia foto
Il teatro Lirico nel 1995
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Il teatro Lirico nel 2007
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Il teatro Lirico nell’agosto 2007(per gentile concessione di Willy Salveghi)
Lo stabile e l’ingresso foto 1 - foto 2
La cabina di proiezione del teatro Lirico nel 2009 (per gentile concessione di Willy Salveghi) Interno cabina di proiezione
e proiettore Prevost foto 1 – foto 2
Il Lirico in ristrutturazione nell’agosto 2010 Il teatro verso corso di Porta Romana foto
Il teatro verso corso di piazza Fontana foto
Il retro del teatro foto
Vista aerea del teatro nel 2010 immagine
Progetto dell’arch. Ramelli del 1938 (per gentile concessione di Willy Salveghi)
La pianta dei palchi immagine
Manifesti tipografici Cabiria (G. Pastrone, 1913) – 11 mag 1914 immagine*
Annunci pubblicitari su quotidiani Missione diabolica – 27 feb. 1959 immagine
Una manciata d’odio – apr. 1963 immagine
Pieghevole della “Settimana Internazionale del Film” - nov. 1961 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine*
Testo dell’ultimo discorso di Mussolini – 16 dicembre 1944 testo
Mappa di Milano (centro)
Posizione del teatro immagine
* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
scheda creata nell’ago 2010; ultimo aggiornamento: ago. 2016
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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