cinema Iris - Universal - Padova - Ambra - Ambra Hard Movie

il cinema Padova nel 1963

Nel biennio 1928-29 è attivo in via Padova n. 98 il cinema Iris.
Il locale cambia nome nel 1930 e diviene il cinema Universal. Si tratta di una sala di terza visione rionale che non compare sui quotidiani e che utilizza le affissioni in strada per pubblicizzare i film in programmazione. Dai manifesti appare evidente che ancora nella primavera 1932 la sala non era ancora passata al sonoro e continuava a proporre film muti.
Tra le pellicole proposte ricordiamo La febbre dell’oro (t.o. The Gold Rush, C. Chaplin, 1925) e Marinai senza bussola (t.o. Why Sailors go Wrong; H. Lehrman, 1928) nel 1931, La folla (t.o. The Crowd, K. Vidor 1928) e Gerusalemme liberata (E. Guazzoni, 1918) nel 1932.
Nella seconda metà degli anni trenta il locale cambia nome e numero civico.

Il cinema Padova, situato nell’omonima via al n. 94, non lontano da piazzale Loreto e vicinissimo al ponte della ferrovia, apre il 28 ottobre 1937, data non casuale in quanto giornata di celebrazioni fasciste in tutta Italia. Per l’inaugurazione viene proiettato il film Facce false (Wood, 1935). Si tratta di una sala (800 posti) di terza visione che, molto spesso, offre due film al prezzo di uno. Nell’agosto 1943 il cinema viene gravemente danneggiato dai bombardamenti alleati e sospende la programmazione per un anno.
La programmazione predilige film americani di sicuro impatto spettacolare e commedie italiane. Non mancano, tuttavia, incursioni nel cinema d’autore come dimostrano le presenze di pellicole di Visconti, Rossellini, Carné e Chaplin.
Tra le pellicole di rilievo, ospitate nel locale, ricordiamo
nel 1937:
Il terrore del circo (Lachman, 1936), Settimo cielo (King, 1937), Lotta di spie (Crosland, 1935)
nel 1938:
La contessa di Parma (Blasetti, 1937), Follie di Broadway 1938 (Del Ruth, 1937) e Primavera (Leonard, 1937) 
nel 1939:
Hanno rapito un uomo (Righelli, 1938), Gli ultimi giorni di Pompei (Cooper, 1935), Palcoscenico (La Cava, 1937)
Vogliamo la celebrità (Clair, 1937) e La mia canzone al vento (Brignone, 1939) nel 1940, La geral di papà Martin (Bonnard, 1940) e La maschera di ferro (Whale, 1939) nel 1941,
nel 1942:
Teresa Venerdì (De Sica, 1941), Amante segreta (Gallone, 1941) e Una romantica avventura (Camerini, 1940)
ago.-dic. 1944:
Via delle cinque lune (Chiarini, 1942), Gian Burrasca (Tofano, 1943) e Avanti c’è posto (Bonnard, 1942)
nel 1945:
Apparizione (Limur, 1943), Zazà (Castellani, 1943), La figlia del corsaro verde (Guazzoni, 1940) e Il porto delle nebbie (Carné, 1938)
Il sergente York (Hawks, 1941) e Roma città aperta (Rossellini, 1945) nel 1946,
nel 1947:
Le campane di Santa Maria (McCarey, 1946), Il sole sorge ancora (Vergano, 1946) e Zingari (Crabtree, 1946)
La donna fantasma (Siodmak, 1944) nel 1948, Maschere e pugnali (Lang, 1946) e Duello al sole (Vidor, 1946) nel 1949, Vulcano (Dieterle, 1950) e Il peccato di Lady Considine (Hitchcock, 1949) nel 1950
nel 1951:
Ombre rosse (Ford, 1939), Corea in fiamme (Fuller, 1951) e La terra trema (Visconti, 1948) 
Don Camillo (Duvivier, 1952), Linciaggio (Losey, 1950) nel 1952,
nel 1953:
Ergastolo (Capuano, 1952), Il grande cielo (Hawks, 1952) e Altri tempi (Blasetti, 1952)
Il sole negli occhi (Pietrangeli, 1953) nel 1954
nel 1955:
Senso (Visconti, 1954), Camicie rosse (Alessandrini, 1952) e Le ragazze di San Frediano (Zurlini, 1954)
Vera Cruz (Aldrich, 1954) e French Can-Can (Renoir, 1954) nel 1956, Un re a New York (Chaplin, 1957) e La donna del destino (Minnelli, 1957) nel 1958, Noi siamo due evasi (Simonelli, 1959) nel 1959, Un dollaro d’onore (Hawks, 1959) nel 1960, Juke Box urli d’amore (Morassi, 1959) e Un dollaro di fifa (Simonelli, 1960) nel 1961
nel 1962:
Ben Hur (Wyler, 1959), Splendore nell’erba (Kazan, 1961) e Divorzio all’italiana (Germi, 1961)
Sodoma e Gomorra (Aldrich, 1962) e Il promontorio della paura (Thompson, 1961) nel 1963
nel 1964:
La battaglia dei sessi (Crichton, 1959), I due mafiosi (Simonelli, 1964), Gli ammutinati del Bounty (Milestone, 1962)
La sala chiude il 1° giugno 1964. L’ultimo film proiettato al Padova è Gli ammutinati del Bounty.

L’edificio del cinema Padova viene abbattuto per far posto a un nuovo, moderno condominio. In questo contesto il 6 aprile 1974 il locale, completamente nuovo, riapre con il nome di cinema Ambra (700 posti) in via Padova al civico 96 e si colloca ora tra i cosiddetti “Proseguimenti prime”.
A partire dal luglio 1978 la sala chiude per quasi un anno e torna ad essere operativa il 28 aprile 1979. Ora l’ingresso del cinema si trova nella strada perpendicolare ovvero in via Clitumno 1 mentre nei locali situati lungo la via Padova c’è dapprima un concessionario d’auto, poi una banca e, dal 2022, un rivenditore di attrezzi professionali.
La programmazione ospita numerosi film d’autore accanto ad una valida scelta di opere spettacolari.
Tra i titoli significativi ospitati nel locale di via Padova ricordiamo La stangata (Roy Hill, 1973) ed Esecutore oltre la legge (Lautner, 1974) nel 1974,
nel 1975:
Shampoo (Ashby, 1975), Il trafficone (B. Corbucci, 1974), Africa Express (Lupo, 1975), Il colpo della metropolitana (Sargent, 1974), Travolti da un insolito destino... (Wertmuller, 1974), Bersaglio di notte (Penn, 1975)
nel 1976:
Attenti al buffone (Bevilacqua, 1975), Cadaveri eccellenti (Rosi, 1976), La caduta degli dei (Visconti, 1969), Salon Kitty (Brass, 1976), Complotto d famiglia (Hitchcock, 1976), Il texano dagli occhi di ghiaccio (Eastwood, 1976) e Lo zingaro (Giovanni, 1975)
nel 1977:
Amici miei (Monicelli, 1975), Tutti gli uomini del presidente (Pakula, 1976), L’ultima donna (Ferreri, 1976), Missouri (Penn, 1976) e L’ultima corvé (Ashby, 1973)
Occhi dalle stelle (Gariazzo, 1978) e Quel dannato pugno di uomini (Fuller, 1962) nel 1978
nel 1979:
Taxi Driver (Scorsese, 1976), L’oro dei Mackenna (Thompson, 1969), La mazzetta (S. Corbucci, 1978) e Corleone (Squitieri, 1979)
nel 1980:
Chinatown (Polanski, 1974), Duel (Spielberg, 1971) e La strana coppia (Saks, 1968) nel 1980
La sala chiude il 14 luglio 1980. L’ultimo film proiettato è La strana coppia. Il suo spazio viene occupato da una banca.

Negli anni novanta la sala riapre nel medesimo stabile in uno spazio più ridotto, col nome di cinema Ambra Hard Movie.
In questa veste il cinema è attivo fino al settembre 2013 quando la sala viene posta sotto sequestro (insieme ai cinema Garden e Sempione) dalla magistratura: l’accusa è di favoreggiamento della prostituzione.
Nelle immagini che seguono si può vedere il cinema Padova così come compare nel film La rimpatriata di Damiano Damiani (1963). In questa pellicola, girata nei primi mesi del 1963, si immagina che Walter Chiari sia il gestore (o meglio “il vicedirettore”) del locale.

 

Manifesti del cinema Universal: (fonte: Cineteca Italiana –  www.lombardiabeniculturali.it)
nel 1931
La febbre dell’oro; Marinai senza bussola-set                    
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nel 1932
La folla; La Gerusalemme liberata - apr                              
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Il cinema  Padova nel 1963
L’ingresso                                                                             foto 1foto 2*
La perpendicolare via Clitumno                                            
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L’insegna                                                                             
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L’atrio                                                                                 
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Manifesti del cinema Padova: (fonte: Cineteca Italiana –  www.lombardiabeniculturali.it)
nel 1947
Le campane di Santa Maria; Zingari- nov                           
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Annuncio dell’apertura del cinema Ambra
Corriere della Sera – 4 aprile 1974                                         immagine

La banca e il nuovo cinema Ambra nel maggio 2008
L’edificio della banca                                                             foto
La banca verso Loreto                                                           
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La banca verso Sesto San Giovanni                                       
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Ambra Hard Movie: l’ingresso                                                
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Ambra Hard Movie: l’insegna e il locale verso viale Padova    
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L’ex cinema Ambra nel maggio 2015 (per gentile concessione di Alan Urso)
La cassa                                                                                 foto
La discesa verso la sala                                                          
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La sala                                                                                   
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Anziano muore al cinema Ambra (marzo 2009; per gentile concessione di Willy Salveghi)
 
Articolo da  http.dpforumcommunity.net – 6 marzo 2009          immagine

Biglietto del cinema Ambra Hard Movie
             (2011; per gentile concessione di Willy Salveghi)                 immagine

Mappa di Milano (via Padova)
Posizione del cinema                                                            
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* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse

scheda creata nell’apr. 2010; ultimo aggiornamento: mar. 2022

si ringrazia Paolo per le precisazioni fornite

 

 

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