cinema Ambrosio - cinema Modernissimo - cinema Ritz

il cinema Ritz (20 marzo 1978);
in programmazone Via col vento

testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari

Nel 1914 al civico 21 di via Torino, nell’allora Palazzo del Commercio, apre i battenti il cinema Ambrosio; la sala è di proprietà dell’Ambrosio Film e viene intitolata al titolare, Arturo Ambrosio, regista e produttore, pioniere del cinema muto che operò soprattutto a Torino. Il suo nome è legato  soprattutto alla produzione delle due edizioni (1908 e 1913) de Gli ultimi giorni di Pompei.
Tra le pellicole più interessanti proiettate all’Ambrosio ricordiamo
nel 1914:
Fantomas (quinta serie; Le faux magistrat, L. Feuillade, 1914), Delenda Carthago (Maggi, 1914), Il dottor Antonio (E. Rodolfi, 1914)

Dal 1° novembre 1915 la sala (450 posti), ora parte del nuovo stabile detto Palazzo del Commercio (1915; vedi foto), cambia proprietario e anche nome, diventando il cinema Modernissimo: si tratta di una sala di prima visione, caratterizzata da una programmazione attenta alla qualità. Per l’inaugurazione viene scelto il film Nella fornace (Oxilia, 1915), con Francesca Bertini. Sporadicamente il locale offre anche spettacoli teatrali come nel caso del Macbeth interpretato da Ruggero Ruggeri (settembre 1916). Si tratta di uno spettacolo che girava le piazze italiane in quell’anno e di cui troviamo recensione (riferita alla recita torinese) negli scritti di Gramsci. Negli anni quaranta il locale sperimenta anche l’apertura alle ore 13:30.
I bombardamenti dell’agosto 1943 danneggiano lo stabile che ospita il Modernissimo (soprattutto la facciata su via Unione; vedi foto); la sala rimane chiusa qualche mese ma già alla fine del 1943 riprende la regolare programmazione. Intorno al 1947 lo stabile, pur rimanendo immutato nella struttura, viene completamente ristrutturato (per ovviare ai danni del recente bombardamento) e assume un aspetto geometrico e razionalistico (vedi foto)
Tra le pellicole più interessanti proiettate nel locale ricordiamo
nel 1916
Hilka la danzatrice (Campogalliani, 1916)
nel 1918
Emir cavallo da circo (L. d’Ambra, 1917)
nel 1919
Pinocchio (G. Antamoro, 1911), Ciceruacchio (E. Ghione, 1915), Il cadavere accusatore (Guarino, 1917), La piccola principessa (t.or. Little Princess, M. Neilan, 1917), Kim, Kip e Kop. I vincitori della morte (P. Gariazzo, 1919), Il tenente del 9° lancieri (C. Campogalliani, 1917), Passione gitana (U. Paradisi, 1918), Supremo olocausto (A. Borgato, 1918), Rimpianto (E. Notari, 1918), Sopra un notturno di Chopin (G. Vidali, 1919), Maciste innamorato (L. Borgnetto, 1919), L’invidia (E. Bencivenga, 1919), Nel cuore di Roma (E. Bencivenga, 1919), Per una lacrima (G. Vidali, 1919), Casa di bambola (F. Mari, 1919), Vertigine (B. Negroni, 1919),  ... la bocca mi baciò tutto tremante! (U. Del Colle, 1919)
nel 1920
Il figlio dell’amore (E. Ghione, 1916), Marta (t.or. Marthe, G. Roudes 1919), Noris (E. Perego, 1919), Il campanaro della cattedrale (A. Giovannetti, 1920), La casa di vetro (G. Righelli, 1920), Terra (E. Testa, 1920), Il tempio del sacrificio (L. Mele, 1920)
nel 1921
La cintura delle amazzoni (M. Guaita, 1920), La perla insanguinata (G. Bonetti, 1920), Le stelle di Damasco (t.or Der Stern von Damaskus, M. Curtiz 1920), Madame l’Ambassadrice (E. Geymonat, 1921), Senza pietà (E. Ghione, 1921)
nel 1922
Cainà (L’isola e il continente) (G. Righelli, 1922), L’ombra di un trono (C. Gallone, 1921), L’ultima livrea (E. Ghione, 1922), Le due strade (Toddi, 1922), Tragedia di bambola (G. Forti 1922)
nel 1923-25
La valle della paura (t.or. The Valley of Fear, A. Butler 1916), Leda senza cigno (G. Antamoro, 1918), Il marchio rosso (C. Campogalliani, 1918), Il matrimonio di Olimpia (G. Zambuto, 1918), Il medico delle pazze (M. Roncoroni, 1919), Martirio (t.or. Das Martyrium, P. Stein, 1920), Elisabetta d’Austria (t.or Kaiserin Elisabeth von Osterreich, R. Raffé 1921), La regina di Saba (t.or. The Queen of Sheba, J. Edwards 1921), Lo sceicco (t.or. The Sheik, D. Melford, 1921), I quattro cavalieri dell’Apocalisse (t. or. The Four Horsemen of the Apocalypse, R. Ingram 1921), Il controllore dei vagoni-letto (M. Almirante, 1922; ried.), Rabagas (G. Ravel, 1922), Sodoma e Gomorra (t. or. Sodom und Gomorrha, M. Curtiz 1922), Il controllore dei vagoni-letto (M. Almirante, 1922), Una favola di La Fontaine (L. D’Ambra, 1922), Idillio tragico (G. Ravel, 1922), La tormenta (C. Gallone, 1922), L’ospite sconosciuta (T. Ruggeri, 1923), Le due catene (E. Ghione, 1923) Largo alle donne (G. Brignone, 1924)
nel 1929
La lega delle mogli oppresse (t.o. Die Frau von Gestern und Morgen, H. Paul 1928)
Dal lungo elenco di titoli si evince la preferenza accordata alla produzione filmica italiana da parte della gestione del cinema Modernissimo. Nei manifesti tipografici prevalgono i rossi e i blu ovvero i colori delle bandiere francesi, inglesi e americane (gli alleati dell’Italia nella grande guerra), estremamente popolari in quegli anni.
A partire dagli anni trenta il cinema Modernissimo perde importanza e diviene una sala di seconda visione. Tra le molte centinaia di film programmati in questa fase ricordiamo Femmine dal mare (Frank Capra e Irvin Willat, 1928) e Le sette aquile (Fitzmaurice, 1928 con Gary Cooper) nel 1930, La modella (Brown 1931, con Greta Garbo) e Trader Horn (Van Dyke, 1931) nel 1932, Quo vadis?(D’Annunzio e Jacoby, 1925) e Angeli senza paradiso (Forst, 1933) nel 1934, Passaporto rosso (Frignone, 1935) e La vedova allegra (Lubitsch, 1934) nel 1936, Infedeltà (Wyler, 1936 con David Niven) nel 1938, Il sergente di ferro (Bolesawski, 1935) e La regina di Broadway (Seiter, 1935 con Ginger Rogers) nel 1939, Sei bambine e il Perseo (Forzano, 1940), Il piccolo alpino (Biancoli, 1940) nel 1941,
nel 1942
Il giardino dell’oblio (noto anche come Il giardino di Allah; Bolesawski, 1936 con Marlene Dietrich), La cena delle beffe (Blasetti, 1942), Se io fossi onesto (Bragaglia, 1942) e Scampolo (Malasomma, 1941)
nel 1943
I pagliacci (Fatigati, 1943), Giorni felici (Franciolini, 1942) e Il porto delle nebbie (Carné, 1938)
nel 1944
Non mi muovo (Simonelli, 1943), La casa del peccato (Neufeld, 1938), La vita è bella (Bragaglia, 1943)
nel 1945
Il figlio conteso (Ludwig, 1935) L’amante nell’ombra (Sjöström, 1941), I bambini ci guardano (De Sica, 1943) e Notte di nozze (Vidor, 1935)
Il figlio dello sceicco (Fitzmaurice, 1926) e Angeli del peccato (Hecht, 1940) nel 1947, Il prigioniero (Hathaway, 1940) nel 1948,
nel 1949
Agguato sul fondo (Mayo, 1943), Cielo Giallo (Wellman, 1948), Scarpette rosse (Powell, Presburger, 1948)
La rosa nera (Hathaway, 1950) nel 1950, Le campane di Santa Maria (McCarey, 1945) nel 1951, I racconti di Hoffmann (Powell e Pressburger, 1951) e Viva Zapata (Kazan, 1952) nel 1952, Il cacciatore del Missouri (Wellman, 1951) nel 1953,
nel 1954
La tunica (Koster, 1953), Non è mai troppo tardi (Ratti, 1953), Pane, Amore e Fantasia (Comencini, 1953) e Come sposare un milionario (Negulesco, 1953)
nel 1955
La contessa scalza (Mankiewicz, 1954), Fuoco Verde (Marton, 1954) e 7 spose per 7 fratelli (Donen, 1954)
nel 1956
Pane, amore e… (Risi, 1955), I diabolici (Clouzot, 1955), 20.000 leghe sotto i mari (Fleischer, 1954) e Nodo alla Gola (Hitchcock, 1948)
nel 1957
Foglie d’autunno (Aldrich, 1956), Baby Doll (Kazan, 1956) e Un solo grande amore (Sidney) nel 1957,
nel 1958
Indiscreto (Donen, 1958), Non voglio morire (Wise, 1958), Les girls (Cukor, 1957), Ladro lui ladra lei (Zampa, 1958), Quando volano le cicogne (Kalatozov, 1957), Quel treno per Yuma (Daves, 1957)
nel 1959
Il tesoro della Sierra madre (Huston, 1948), Al Capone (Wilson, 1959), Il vizio e la notte (Grangier, 1958) e Hiroshima Mon Amour (Resnais)
La strada dei quartieri alti (Clayton, 1959) e Napoleone ad Austerlitz (Gance) nel 1960,
nel 1961
Il Grande Impostore (Mulligan, 1960), I sette samurai (Kurosawa, 1954), Rapina a mano armata (Kubrick, 1956) e Il diabolico dr. Mabuse (Lang, 1960)

Nel dicembre 1961 la sala riapre in una veste nuova, passa tra le prime visioni e cambia nome in Ritz . Sull’onda del successo della Nouvelle Vague e dei film d’autore in generale, il Ritz si specializza nella programmazione di qualità, accentuando un orientamento già presente con il Modernissimo: il locale è tra le prime sale italiane - e la seconda a Milano (dopo l’Arti) - a fregiarsi del titolo di cinema d’essai. Si tratta di una sala da 320 posti costituita da sola platea. Le uscite di sicurezza si affacciano su via Unione.
Dalla fine degli anni sessanta, la gestione è della società Marchesi/Incisa di Genova, che a Milano controlla anche Capitol e l’adiacente Vip.
La programmazione del Ritz d’essai riscuote un buon successo negli anni sessanta e all’inizio degli anni settanta; ad esempio Gangster Story resta in cartellone per oltre cinque mesi, dall’autunno 1967 alla primavera 1968 e Il Decameron (Pasolini, 1971) in cartellone per ben otto mesi nel 1972.
In particolare la sala si specializza nei film d’autore di quel nuovo cinema americano di contestazione iniziato con Gangster Story e Easy Rider. Nella prima metà degli anni settanta il locale ospita infatti Alice’s restaurant, L’impossibilità di essere normale, Cinque pezzi facili,
Poi però le presenze iniziano a calare, forse anche a causa della crescente concentrazione dello stesso tipo di offerta nella zona: anche il Rubino in via Torino 61 e l’Orchidea in via Terraggio 3 sono nel frattempo passati alla programmazione d’essai.
Nel 1974 il cinema chiude per ristrutturazione: rimane chiuso per circa un anno e riapre nel 1975.
La seconda metà degli anni settanta procede con discreti incassi, che però vanno via via calando sul finire del decennio causa la crescente concorrenza delle tv private. La situazione si aggrava – per il Ritz come per molte altre sale milanesi esterne al perimetro della “piccola Broadway” di corso Vittorio Emanuele - all’inizio degli anni ottanta.
Tra le pellicole più interessanti proiettate al Ritz ricordiamo:
nel 1962
Ombre (Cassavetes, 1960), El cochecito (Ferreri, 1960), Mamma Roma (Pasolini, 1962), Leoni al sole (Caprioli, 1961), Jules e Jim (Truffaut, 1962),
nel 1963
Viridiana
(Bunuel, 1961), 8
1/2 (Fellini, 1963), Fuoco fatuo (Malle, 1963), Tom Jones (Richardson, 1963), Una maniera di amare (Schlesinger, 1962)
nel 1964
Il Vangelo secondo Matteo (Pasolini, 1964), Luci della ribalta (Chaplin, 1958; ried.), Il servo (Losey, 1963)
nel 1965
Sfida Infernale (Ford, 1946), Non tutti ce l’hanno (Lester, 1965) e Ipcress (Furie, 1965)
nel 1966
Un uomo, una donna (Lelouch, 1966) e Il caro estinto (Richardson, 1965)
nel 1967
La guerra è finita (Resnais, 1966), Una donna sposata (Godard, 1964) e Cul de sac (Polanski, 1966) 
nel 1968
L’armata a cavallo (Jancso, 1967), Gangster Story (Penn, 1967) e Partner (Bertolucci, 1968)
nel 1969
La via lattea
(Bunuel, 1969), Cuore di mamma (Samperi, 1969), Toh! è morta la nonna (Monicelli, 1969), I due mondi di Charlie (Nelson 1968), Il disertore e i nomadi (Jakubisko, 1968), Scacco alla regina (Festa Campanile, 1969)
nel 1970
Easy Rider (Hopper, 1969; tiene cartellone per 3 mesi), Al di là di ogni ragionevole dubbio (Furie, 1968), Lettera aperta a un giornale della sera (Maselli, 1970), Il rito (Bergman, 1969), Il compromesso (Kazan, 1969), L’impossibilità di essere normale (Rush, 1970), Il silenzio si paga con la vita (Wyler, 1970), Alice’s Restaurant (Penn, 1969)
nel 1971
Cinque pezzi facili (Rafelson, con Jack Nicholson), Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Petri, 1970 con Gian Maria Volontè), Sacco e Vanzetti (Montaldo, 1971) e Il padrone di casa (Ashby, 1970)
nel 1972
L’attentato (Boisset, 1972), Il Decameron (Pasolini, 1971), Un tranquillo weekend di paura (Boorman, 1972), Il braccio violento della legge (Friedkin, 1971) e Macbeth (Polanski, 1972),
nel 1973
Crepa padrone, tutto va bene (Godard, 1972), I racconti di Canterbury (Pasolini, 1972), Gli insospettabili (Mankiewicz, 1972), Un uomo, una donna (Lelouch, 1965; ried.), L’amante (Sautet, 1969; ried.),
nel 1975
Detective Harper: acqua alla gola (Rosenberg, 1975), Attenti al buffone (Bevilacqua, 1975)
nel 1976
Nashville
(Altman, 1975), Piccoli Gangsters (Parker, 1976), Salò o Le centoventi giornate di Sodoma (Pasolini, 1975), Colpita da improvviso benessere (Giraldi, 1976), Quattro mosche di velluto grigio (Argento, 1971; ried.)
nel 1977
Wagon-Lits con omicidi (Hiller, 1976 con Gene Wilder), Salò o Le centoventi giornate di Sodoma (Pasolini, 1975; ried.) e Io ho paura (Damiani, 1977)
nel 1978
Una donna tutta sola (Mazursky, 1978), Via col vento (Fleming 1939- ried.), Giulia (Zinnemann, 1977)
nel 1979
Fuga di mezzanotte (Parker, 1978), Amori miei (Steno, 1979)
Macabro (L. Bava, 1980), La città delle donne (Fellini, 1980) nel 1980
nel 1981
Oltre il giardino (Ashby, 1979), Sogni d’oro (Moretti, 1981) e Tenere cugine (Hamilton, 1980)
Una notte con vostro onore (Neame, 1981) e Scanners (Cronenberg, 1981) nel 1982.
Nel 1980 la sala, non riuscendo più a garantire un sufficiente afflusso di pubblico, viene considerata meno importante da parte dei distributori e subisce una dequalificazione: passa da “prime visioni” a “contemporanee prime visioni e proseguimenti”.
Dall’autunno 1982 il Ritz, nell’estremo tentativo di sopravvivere alla crisi, diventa una sala a luce rossa, con apertura alle ore 15 e ultimo spettacolo alle 22:30, ma questo non basta a salvarlo: il cinema chiude definitivamente nell’estate 1983.
Al suo posto subentra un’agenzia della Banca Commerciale Italiana, ora Intesa San Paolo. Attualmente l’ex-cabina di proiezione è stata trasformata nella stanza che ospita il CED (centro elaborazione dati) e gli altri impianti tecnologici dell’agenzia.

 

Programma del cinema Ambrosio
Fantomas (quinta serie; Le faux magistrat; Feuillade, 1914)                 immagine

Pensilina del cinema Modernissimo intorno al 1940                    foto

Manifesti tipografici del cinema Modernissimo (Cineteca Italiana – www.lombardiabeniculturali.it):
1918
Emir cavallo da circo                                                                      
immagine
1919
Pinocchio                                                                                        
immagine
Ciceruacchio                                                                                  
immagine
La piccola principessa                                                                    
immagine
Il tenente del 9° lancieri                                                                
immagine
Kim, Kip e Kop. I vincitori della morte                                            
immagine
Rimpianto                                                                                        
immagine
Passione gitana                                                                                
immagine
Supremo olocausto                                                                          
immagine
Sopra un notturno di Chopin                                                          
immagine
Maciste innamorato                                                                           immagine
Vertigine                                                                                           immagine
... la bocca mi baciò tutto tremante!                                                   immagine
Nel cuore di Roma                                                                         
immagine
Casa di bambola                                                                              
immagine
Per una lacrima                                                                              
immagine
1920
Il figlio dell’amore                                                                          
immagine
Marta                                                                                              
immagine
Noris                                                                                                
immagine
L’ultimo viaggio di Maciste                                                            
immagine
Terra                                                                                                
immagine
Il campanaro della cattedrale                                                          
immagine
La casa di vetro                                                                              
immagine
Il tempio del sacrificio                                                                  
immagine
1921
La rosa di Cadice                                                                            
immagine
La cintura delle amazzoni                                                                
immagine
La perla insanguinata                                                                   
immagine
Le stelle di Damasco                                                                      
immagine
Senza pietà                                                                                      
immagine
Madame l’Ambassadrice                                                                  
immagine
1922
L’ombra di un trono                                                                      
immagine
Tragedia di bambola                                                                        
immagine
Cainà (L’isola e il continente)                                                        
immagine
L’ultima livrea                                                                                
immagine
Le due strade                                                                                  
immagine
1923-25
La valle della paura                                                                        
immagine
Il marchio rosso                                                                              
immagine
Leda senza cigno                                                                            
immagine
Il matrimonio di Olimpia                                                                
immagine
Il medico delle pazze                                                                       
immagine
Martirio                                                                                           i
mmagine
I quattro cavalieri dell’Apocalisse                                                 
immagine
Lo sceicco                                                                                        
immagine
Elisabetta d’Austria                                                                          
immagine
Il controllore dei vagoni-letto                                                        
immagine
Il controllore dei vagoni-letto (riedizione)                                         
immagine
Una favola di La Fontaine                                                              
immagine
Sodoma e Gomorra                                                                          
immagine
Rabagas                                                                                          
immagine
La tormenta                                                                                      
immagine
Idillio tragico                                                                                
immagine
L’ospite sconosciuta                                                                        
immagine
Le due catene                                                                                
immagine
1924-25
Largo alle donne                                                                            
immagine
1925
La regina di Saba – mar.                                                                 
immagine
1929
La lega delle mogli oppresse                                                            
immagine

Cinema Modernissimo nel 1921(su gentile segnalazione di Willy Salveghi)  foto 1foto 2*

Il palazzo del Commercio danneggiato dalle bombe (ago. 1943)      foto*

Cinema Modernissimo nel 1954
(foto studio Sommariva, su gentile segnalazione di Willy Salveghi)                                     foto 1foto 2*

Annunci pubblicitari su quotidiani del cinema Modernissimo:
La tunica – tamburino, 18 nov. 1954                                                    immagine
Nodo alla Gola – 31 dic. 1956                                                             
immagine
Un solo grande amore – 24 dic. 1957                                                  
immagine
Non voglio morire – tamburino 31 gen. 1959                                       
immagine
Hiroshima Mon Amour – tamburino 31 dic. 1959                                 
immagine

Spettacolo teatrale al cinema Modernissimo
Macbeth (con R. Ruggeri) 1 set. 1916                                              immagine

Tessere del cinema
Modernissimo: tessera ingresso – anno 1941
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                                                         immagine

Il cinema Ritz intorno al 20 marzo 1978
in cartellone c’è Via col vento; i manifesti con il nome di Aldo Moro
ricordano che il presidente della DC è prigioniero delle Brigate Rosse      
foto*

Il Vip e il Ritz nella seconda metà degli anni settanta
Il film in programmazione al Vip è Zabriskie Point (Antonioni, 1970)       foto*

Il Vip e il Ritz nel 1982
(per gentile concessione di Maurizio Colombini)                                                   foto*

L’ex cinema Ritz nel settembre 2007:
ex-cinema Ritz – (per gentile concessione di Willy Salveghi)                              immagine

L’ex cinema Ritz nel settembre 2010
La facciata e il lato su via dell’Unione                                                     foto 1foto 2
L’ex cinema verso piazza Duomo                                                          
foto
L’ex cinema verso il Carrobbio                                                              
foto
Il retro dello stabile su via Falcone                                                         
foto

Vista aerea dell’ex cinema Ritz nel 2010                                           foto

Piantina illustrativa della struttura del cinema Ritz
(ricostruzione a cura di Marco Ferrari – set 2010)                                 immagine*

Annunci pubblicitari su quotidiani del cinema Ritz:
Mamma Roma – 23 nov. 1962                                                              immagine
Tom Jones – 1 mar. 1964                                                                    
immagine
Il Vangelo secondo Matteo– 15 nov. 1964                                            
immagine
Il servo – 24 dic. 1964                                                                          
immagine
Un uomo, una donna – 30 ott. 1966
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                                                                        immagine
Una donna sposata – 11 giu. 1967                                                      
immagine*
Buttati, Bernardo! – 29 nov. 1967                                                        
immagine
Easy Rider - 28 feb. 1970                                                                     
immagine*
Piccoli omicidi – 10 mag. 1972                                                             
immagine
Un tranquillo weekend di paura - dic. 1972                                       
immagine
Crepa padrone tutto va bene - gen. 1973                                             
immagine*
Attenti al buffone – 28 dic. 1975                                                         
immagine*
Salò o Le centoventi giornate di Sodoma - 10 gen. 1976                    
immagine*
Una donna tutta sola – 27 ago. 1978                                                   
immagine
Macabro – 19 ott. 1980
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                                                         immagine

Articoli da giornali (per gentile concessione di Marco Ferrari) :
“Molti locali ora chiusi per ferie rischiano di non riaprire mai più”
di Maurizio Porro Corriere della Sera, 14 lug. 1983                                     
immagine
“Chiude il cinema Ritz occupato da una banca”,
Corriere della Sera, 8 dic. 1983                                                                
immagine

Cartoline e materiale promozionale (per gentile concessione di Willy Salveghi)
Cartolina del cinema Ritz d’essai (anni ’60)                                                 immagine

Biglietto del cinema Ritz (per gentile concessione di Marco Ferrari)
             (1980)                                                                                       immagine

Mappa di Milano (via Torino)
Posizione del cinema                                                                                
immagine

Si ringrazia Willy Salveghi per il materiale e le notizie fornite

* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse

scheda creata nell’ott.2010; ultimo aggiornamento: feb.2019

 

 

si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte