testo scritto in collaborazione con Willy Salveghi
Intorno al 1933 nella periferica via Giovanni Da Milano 14 (in seguito l'indirizzo muterà leggermente passando al 16), una traversa di piazzale Susa nei pressi di viale Romagna e viale Argonne (nella zona est della città), fa la sua apparizione il
Nuovo Cinema Reale, una sala di quartiere dotata di platea e galleria, appena trasferita dalla centralissima via Carlo Alberto (oggi via Mazzini). Il “nuovo” – termine che si perderà nella denominazione nel giro
di un anno - allude a questo spostamento di sede. Il cinema è già dotato di impianto sonoro e i prezzi sono differenziati in primi, secondi posti e galleria e in prezzi diurni e serali. Le proiezioni avvengono
ininterrottamente dalle 14 o dalle 14,30 in poi nei giorni feriali e dalle 13,30 in poi nei festivi, per poi diventare dalle 13,45 tutti i giorni, segno evidente del successo della sala. La pubblicità è affidata ai soliti,
colorati manifesti affissi nel quartiere, sui quali talvolta campeggia il disegno di una corona e dove vengono segnalati i film imminenti. In programmazione, film popolari con l’aggiunta di cartoni di Topolino e di cinegiornali
dell'Istituto Luce. Negli anni trenta, durante il periodo estivo, il Reale può avvalersi di un’area attrezzata all’aria aperta, definito (sui manifesti) cinema “Giardino all’aperto”. La sala ospita film di una certa
importanza, probabilmente in prima visione, e lo fa con abituali lunghe teniture come confermano i manifesti sui quali, anziché una datazione precisa e circoscritta, compare la dicitura “Cinema Reale – Oggi”. Nonostante si
definisca cinema teatro Reale, è raro che il locale offra il consueto abbinamento di film e varietà (come faceva invece il Reale di via Carlo Alberto). Al contrario, molto spesso il cinema abbina al film di richiamo una seconda
pellicola, definendola “fuori programma”.Osservando i manifesti si potrebbe credere che si tratti di cortometraggi (secondo la diffusissima pratica di completare il film in programma con qualche breve comica); in realtà il
secondo film è quasi sempre un lungometraggio di minore rilievo. Insomma la gestione del Reale offre molto spesso un vero e proprio doppio spettacolo, formulato però in modo insolito. Nella notte del 14 febbrio 1943
il cinema viene gravemente danneggiato dai bombardamenti alleati e riapre solo negli ultimi mesi dell’anno La programmazione del Reale appare sui quotidiani a partire dal 1935. Tra i film ospitati dalla sala ricordiamo
nel 1934 Amormio tradiscimi! (t.o. Big Business Girl, W. Seiter, 1931), Vendetta gialla (t.o. The Son Daughter, C. Brown, 1932), Camicia nera (G. Forzano, 1933), Le 6 mogli di Enrico VIII (t.o. The
Private Life of Henry VIII, A. Korda, 1933) nel 1935 Cleopatra (t.o. idem, C. B. DeMille, 1934), Rumba (t.o. idem, M. Gering, 1935), nel 1936 Delitto e castigo (t.o. Crime et chatiment, P. Chenal, 1935), Tentazione bionda (t.o. Reckless, V. Fleming, 1935), L’isola dei demoni (t.o. Die Insel der Dämonen, F. Dalsheim 1933) in doppia programmazione con Ali nel buio (t.o. Wings in the Dark, J. Flood, 1935), Desiderio (t.o. Desire,
F. Borzage, 1936) nel 1938 Il bandito della casbah (Duvivier, 1936) nel 1939 Sherlock Holmes (Hartl, 1937) e Il conte di Brechard (Bonnard, 1937) nel 1940 La grande prova (t.o. Ramuntcho, R. Barberis, 1938) in doppia programmazione con Baciami così (t.o. It’s All Yours, E. Nugent, 1937); I ragazzi della strada (t.o. Newboy's Home, H. Young, 1938) in doppia programmazione con 3 valzer (t.o.Trois valses, L. Berger 1938), Inventiamo l’amore (C. Mastrocinque, 1938) in doppia programmazione con Traversata nera (D. Gambino, 1939), Condannate (t.o. Condamned Women, L. Landers, 1938), Il peccato di Rogelia Sanchez (C. Borghesio, 1939), Assenza ingiustificata (M. Neufeld, 1939) in doppia programmazione con Lotte nell’ombra (D. Gambino, 1938)
nel 1941 Smarrimento (t.o. Je t'attendrai, L. Moguy, 1938), Vigilia d’amore (t.o. When Tomorrow Comes, J. Stahl, 1939; uno degli ultimi film americani distribuiti in Italia a
partire dall’estate 1940), La notte dell’incendio (t.o. On the Night of the Fire, B. Hurst, 1939), L’ispettore Vargas (G. Franciolini, 1940), Boccaccio (M. Albani, 1940), I mariti (C. Mastrocinque, 1941); Smarrimento (t.o. Je
t'attendrai, L. Moguy, 1938), Caravaggio (Alessandrini, 1941) in doppia programmazione con Uomini sul fondo (De Santis, 1941), Luce nelle tenebre (M. Mattoli, 1941), Nozze di sangue (Alessandrini, 1941)
nel 1942 L’amore più forte (t.o. Mutterliebe, G. Ucicky, 1939); I promessi sposi (Camerini, 1941), Amore imperiale (A. Volkoff, 1941), Barbablù (Bragaglia, 1941) e Circostanze attenuanti (Boyer, 1939)
nel gennaio 1944 Anuschka (Kautner, 1943).
Nel febbraio 1944 il cinema Reale abbandona l'ormai scomodo nome (tutti i riferimenti a casa Savoia sono banditi nella RSI) e diviene
il cinema Susa (1200 posti), dal nome della vicina piazza che cita la ben nota valle piemontese. Tre sono le gestioni che si sono succedute tra le quali segnaliamo quella di Michelangelo Virgillito, un imprenditore
che negli anni trenta-quaranta entrò in possesso di vari cinema milanesi (Principe, Umbria, Susa, Corso, Ariston). La programmazione appare sui giornali ma non si avvale dei consueti flani e tamburini, evidentemente troppo
costosi per una sala a carattere popolare. La programmazione punta su un cinema solido e di qualità, italiano ed americano che si alterna con pellicole di mera routine; la gestione tralascia quasi completamente il cinema
d’autore (nell’elenco che segue si notano La strada, Le notti di Cabiria, Il rito, Family Life, Sbatti il mostro in prima pagina e Gruppo di famiglia in un interno).
Tra i film proiettati al Susa ricordiamo: Verso l'amore (Harlan, 1939), Albergo Nord (Carné, 1938) e La contessa Castiglione (Calzavara, 1942) nel 1944, Ingratitudine (Harlan, 1937) e Senza una
donna (Guarini, 1943) nel 1945, Le campane di Santa Maria (Mc Carey, 1945) nel 1947, I conquistatori del West (Selander, 1943) e Sfida infernale (Ford, 1946, con Henry Fonda) nel 1948, Eroi del Pacifico (Dmytryk, 1945, con John Wayne) e Per chi suona la campana (Wood,
1943) nel 1949, I cavalieri del Nord-Ovest (Ford, 1949, sempre con John Wayne) e La foresta pietrificata (Mayo, 1935) nel 1951, La primula rossa (Young, 1934), La leggenda dell'arciere di fuoco (Tourneur, 1950) e Sabbie rosse (Walsh, 1951, con Kirk Douglas) nel 1952, Il grande cielo (Hawks, 1952) e L’eterna catena (Majano, 1952) nel 1953,
Casablanca (Curtiz, 1942), Scaramouche (Sidney, 1952) e Partita d'azzardo (Marshall, 1939) nel 1954, Una di quelle (Fabrizi, 1953) nel 1955, Un americano a Roma (Steno, 1954, con Alberto Sordi), Maddalena (Genina, 1954) e Caccia
al ladro (Hitchcock, 1955) nel 1956, La strada (Fellini, 1954) nel 1957, Noi siamo le colonne (Goulding, 1940, con Stan Laurel e Oliver Hardy), Guendalina (Lattuada, 1957) e Le notti di Cabiria
(Fellini, 1957) nel 1958, Tamburi lontani (Walsh, 1951, con Gary Cooper), Europa di notte (Blasetti, 1959), Il maestro (Fabrizi, 1957) e Indiscreto (Donen, 1958) nel 1959, Un dollaro d'onore (Hawks,
1959), Gli amanti di domani (Bunuel, 1956) e Maigret e il caso Saint-Fiacre (Delannoy, 1959) nel 1960, Colpo grosso (Milestone, 1960) nel 1961, Divorzio all’italiana (Germi, 1961) nel 1962, Mafioso (Lattuada, 1962) nel 1963, Viva Zapata! (Kazan, 1952) nel 1964, Alta infedeltà (Monicelli, Petri, Rossi, Salce, 1964) nel 1965, Una pistola per Ringo (Tessari, 1965) nel 1966, Quien Sabe? (Damiani, 1966) nel 1967, Agente 007 Missione Goldfinger (Hamilton, 1964) nel 1968, Indovina
chi viene a cena? (Kramer, 1967) nel 1969 nel 1970 Un colpo all'italiana (Collinson, 1969), La bella addormentata nel bosco (Geronimi, 1959, cartoni Disney), Barbagia-La società del malessere (Lizzani, 1969), Dove vai tutta nuda? (Festa Campanile, 1969), Gli avvoltoi hanno fame (Siegel, 1970, con Clint Eastwood), Odissea sulla Terra (Nihonmatsu, 1967), I complessi (Risi, Rossi, D’Amico, 1965), Metti una sera a cena (Patroni
Griffi, 1969) e Il clan dei siciliani (Verneuil, 1969) nel 1971 Michel Strogoff, corriere dello zar (E.Visconti, 1970), L’uomo venuto da Chicago (Boisset, 1970), Il commissario Pelissier (Sautet, 1971)
nel 1972 Totò contro Maciste (Cerchio, 1969), Gli aristogatti (Reitherman, 1970, cartoni Disney), Il merlo maschio (Festa Campanile, 1971), Homo eroticus (Vicario, 1971), Chato (Winner, 1972), La
violenza quinto potere (Vancini, 1972), Il rito (Bergman, 1968), Quattro mosche di velluto grigio (Argento, 1971) e La coda dello scorpione (Martino, 1971) nel 1973 Sole rosso (Young, 1971), Il braccio violento della legge (Friedkin, 1971), Sbatti
il mostro in prima pagina (Bellocchio, 1972), La Calandria (Festa Campanile, 1972), Sentieri selvaggi (Ford, 1956) e Giulio Cesare (Mankiewicz, 1953, con Marlon Brando) Gli eroi di Telemark (Mann, 1965) e Un apprezzato professionista di sicuro avvenire (De Santis, 1972) nel 1974,
nel 1975 I guerrieri (Hutton, 1970), Palma d'acciaio, un turbine di violenza (Mu Zhu, 1971), Yuppi du (Celentano, 1975), Family Life (Loach, 1971), Il vedovo (D. Risi, 1959) e Gruppo
di famiglia in un interno (L.Visconti, 1974) nel 1976 L'uomo che cadde sulla Terra (Roeg, 1976, con David Bowie), il documentario C'era una volta Hollywood (Haley, jr, 1974) e Baby Sitter (R. Clement, 1975)
Frankenstein junior (M.Brooks, 1974) nel 1977, I diavoli (Russell, 1971) nel 1978. Tra le curiosità ospitate dalla sala ricordiamo la conferenza del dirigente comunista Pietro Secchia tenutasi il 2 ottobre
1955, dal titolo La vita e l'epoca di Giacinto Menotti Serrati in occasione della inaugurazione della bandiera della sezione Giacinto Menotti Serrati del Partito comunista italiano Nella seconda metà del 1979
il cinema Susa cessa l'attività, senza passare alla programmazione a luci rosse, anzi, mantenendo una certa scelta di film di qualità negli ultimi anni. In seguito, lo stabile viene demolito per far posto ad un moderno e
massiccio edificio parallelepipedo adibito a parcheggio per autovetture.
Manifesti del cineteatro Reale (fonte: Cineteca Italiana – www.lombardiabeniculturali.it) 1934 Le 6 mogli di Enrico VIII immagine Camicia nera; Vendetta gialla – mag. immagine Amormio tradiscimi! immagine 1935 Rumba immagine Cleopatra immagine 1936 Ali nel buio; L’isola dei demoni immagine
Delitto e castigo - estate immagine Tentazione bionda- estate immagine Desiderio - autunno immagine 1940 Inventiamo l’amore; Traversata nera -- estate immagine Il peccato di Rogelia Sanchez- estate immagine La grande prova; Baciami così immagine Condannate - autunno immagine Assenza ingiustificata; Lotte nell’ombra immagine I ragazzi della strada; 3 valzer immagine 1941
Vigilia d’amore immagine I mariti; L’ispettore Vargas - autunno immagine La notte dell’incendio; Boccaccio; Nozze di sangue - autunno immagine Smarrimento; Luce nelle tenebre - autunno immagine
1942 L’amore più forte; Amore imperiale febbraio o marzo immagine
Il cinema Susa intorno al 1950 (per gentile concessione di Willy Salveghi)
Viale Romagna e via Giovanni da Milano foto 1 – foto 2*
Medesimo spazio urbano (lug. 2008)
Il nuovo parcheggio foto
Il parcheggio verso piazzale Susa foto
Il parcheggio verso piazza Guardi foto
Medesimo spazio urbano (gen. 2011; per gentile concessione di Willy Salveghi)
Il parcheggio verso piazzale Susa foto
Il parcheggio verso piazza Guardi foto
Ritratto di Michelangelo Virgillito (per gentile concessione di Willy Salveghi)
Dipinto di Giuseppe Novello foto
Pianta di Milano (corso XXII Marzo)
Posizione del cinema immagine
* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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