cinema Sociale - Garigliano - Zara - Lagosta

l’ex cinema nei primi anni ottanta

testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari

Nel 1920, al civico 10 di via Garigliano, è già attivo il cinema Sociale: si tratta di una sala di tipo rionale frequentata prevalentemente dagli abitanti della zona, la cui programmazione viene pubblicizzata attraverso l’affissione dei manifesti tipografici nel quartiere
Tra le pellicole più interessanti proiettate al Sociale ricordiamo:
nel 1920:
Il proiettile di rame (t.o. The Brass Bullet, B. Wilson, 1918), Quando gli altri dormono (G. Calza-Bini, 1918), Isole insanguinate (F. Hugon, 1919), S.E. la morte (E. Ghione, 1919), La maschera e il volto (A. Genina, 1919), Le notti rosse - lo zingaro (G. Monaldi, 1920), Il castello del fuoco (U. Paradisi, 1915)
nel 1921:
Pazzia contagiosa (E. Bencivenga, 1917); Impiegato n. 3 (F. Guillaume, 1917), La via più lunga (M. Caserini, 1918), I nostri buoni villici (C. De Riso, 1918), Zan Surka San (E. Raggio, 1920), Cavicchioni paladino dei dollari (U. Paradisi, 1920)
nel 1922:
La verità nuda (T. Ruggeri, 1921); La cintura delle amazzoni (C. Guaita, 1920), I tre amanti (G. Zorzi, 1921).

Intorno al 1928 il locale cambia nome e diventa il cinema Garigliano (ovvero il fiume che divide il Lazio dalla Campania). Tra le pellicole più interessanti proiettate in questa fase ricordiamo:
nel 1928:
Nozze bianche (t.o. The Tender House, G. Fitzmaurice, 1927)
nel 1929:
L’eroe del velocipede (t.o. Homesick, H. Lehrman, 1928; con Sammy Cohen)
Si noti che nel manifesto del 1929 l’indirizzo è piazzale Zara ossia il vecchio nome del piazzale Lagosta. L’intero quartiere è soggetto a radicali modifiche (nuove strade e piazze)  in relazione all’apertura della nuova Stazione Centrale (1931).

Intorno al 1930 il locale, a sorpresa, ritorna alla vecchia denominazione, lievemente mutata: per pochi anni esso diventa il Gran Cinema Teatro Sociale. Nei manifesti si pone l’accento sulla compagine orchestrale (assente al vecchio cinema Sociale) di cui si comunica anche il nome del direttore. Si vuole conferire alla sala un tono di elegante completezza, sommando elemento filmico, teatrale e musicale.
Tra le pellicole di questa fase ricordiamo
nel  1930:
Il saltimbanco (t.o. The Sideshow of Life, H. Brenon, 1924).

Già nel 1933, tuttavia, il locale ripristina la più moderna dizione di cinema Garigliano. La programmazione della sala inizia ad apparire nelle pagine degli spettacoli del Corriere della Sera a partire dal gennaio 1934 ed è probabilmente proprio questo il motivo della ripresa di una denominazione che comunica a tutti i lettori del quotidiano l’ubicazione precisa del cinema.
Tra i film di questo periodo ricordiamo:
42a strada (Bacon, 1933), Il signore desidera ? (Righelli, 1933 con Vittorio de Sica) nel 1934, Fiat voluntas Dei (Palermi, 1935 con Angelo Musco) e Signori biglietto! (E. Emo, 1935) nel 1936, Sangue gitano (Schuster, 1937) nel gennaio 1938, Carnet di ballo (Duvivier, 1937) nel febbraio 1938.

Il cinema Garigliano cambia ancora nome nella seconda metà del 1938 e diviene il cinema Zara (la capienza è di 800 posti); il locale è classificato tra le seconde visioni.
Il cinema sfugge miracolosamente agli intensi bombardamenti del 1943, che colpiscono la zona, potendo così proseguire l’attività cinematografica senza interruzioni: nel 1944, causa coprifuoco, l’ultimo spettacolo inizia alle 19.45.
La scelta del nuovo nome, guidata dall’adiacente omonima piazza, fornisce alla sala un vantaggio in termini di visibilità: ha una più agevole identificazione nelle pagine degli spettacoli in quanto il nuovo piazzale Zara è certamente più noto della contigua via Garigliano. Inoltre, quando le sale verranno elencate in ordine alfabetico sul Corriere (a partire dal 1943), lo Zara manterrà il primato di “ultima” sala dell’elenco dal 1943 al 1950; in seguito verrà soppiantato prima dallo Zenit (*) e poi, nel 1951, anche dallo Zeus (*).
Ancora negli anni cinquanta, lo Zara si rivolge soprattutto al pubblico del quartiere, con scarsa presenza di annunci (tamburini o flani) sui quotidiani: spesso ha in cartellone lo stesso film che altre sale di terza visione promuovono attraverso tamburini. E’ probabile che la gestione del cinema sia di tipo familiare, con una gestione autonoma della programmazione. Probabilmente per effetto degli accordi tra esercizio e distribuzione e tra questa e la produzione, frequentemente sono in cartellone film diretti da Richard Thorpe.
In quegli anni la sala a volte propone in abbinamento la proiezione di un film alla registrazione (in differita) di una partita di calcio o di un programma televisivo di grande richiamo. Ad esempio, il 4 novembre 1953 El Gringo (Foster, 1951), seguito dal derby Inter-Milan. Quella sera la partita era proiettata anche nella altre seguenti sale cittadine: Augusteo (*), Garibaldi (*), Ideal e Magenta (*). Analogo abbinamento il 4 dicembre dello stesso anno: il film L’amante di ferro (Douglas, 1952) e la partita Inter-Napoli, in contemporanea con le stesse sale del mese precedente, con l’aggiunta del Manzoni (*). La proposta calcistica in particolare riscuote un notevole successo nel quartiere - all’epoca popolare e con presenza molto scarsa di apparecchi televisivi - tant’è che viene riproposta anche in altre occasioni, tra le quali ricordiamo:
L’ultimo bersaglio (Roth, 1953) abbinato alla partita Italia-Ungheria, in contemporanea con il cinema Garibaldi, il 30 nov. 1955.
Aquile nell’infinito (Mann, 1954) abbinato a Italia-Germania, in contemporanea con i cinema Argentina (*), Augusteo (*), Garibaldi (*), Olimpo il 23 dic. 1955.
Lo Zara è poi tra le 27 sale milanesi che alle ore 21 della sera del 26 aprile 1956 proiettano su schermo l’ultima puntata della stagione della trasmissione televisiva Lascia o Raddoppia; in cartellone ha il film I due capitani ovvero Sentieri di guerra (Maté, 1954). Le altre 26 sale sono: Abanella (*), Abanera (*), Abel (*), Abruzzi (*), Alce (*), Alcione (*), Ambrosiano (*), Argentina (*), Ariosto (*), Astoria (*), Augusteo (*), Aurora (*), Diamante (*), Donizetti (*), Durini (*), Filodrammatici (*), Fossati (*), Garibaldi (*), Gloria (*), Ideal, Odeon (*), Olimpo, Orfeo (*), Pace, Poliziano (*), Puccini (*) e Rialto (*).
Sul finire del 1961 lo Zara chiude per ristrutturazione e riapre dopo circa un anno; il lungo periodo di inattività potrebbe essere dovuto anche all’avvento di un cambio di gestione. In ogni caso, il locale è nuovamente attivo nel 1963. la capienza è ora ridotta a 670 posti.
A partire dal 1959, e nei due decenni successivi, lo Zara propone due film in doppia programmazione; l’offerta è molto eterogenea, si va dal western, al film d’avventura senza trascurare la commedia romantica; anche dal punto di vista qualitativo, le pellicole variano molto: si spazia dal grande classico - spesso si tratta di film usciti alcuni anni prima -  alla pellicola di serie B. La proposta in doppia programmazione agli inizi è saltuaria, per diventare permanente a partire dal 1968 e fino al 1977: spesso gli abbinamenti sono piuttosto originali, con pellicole completamente diverse tra loro. In questi anni sono frequenti le pellicole dirette da Don Siegel. In questo periodo la gestione è curata da Luigi De Pedys.
Negli anni settanta spesso sono presenti in cartellone film di buona o addirittura di alta qualità, la qual cosa rappresenta un fatto abbastanza insolito per un locale che adotta la doppia programmazione giornaliera.
Tra le pellicole più interessanti proiettate allo Zara ricordiamo: Io sono un evaso (Le Roy 1932) nell’ottobre 1938,
nel 1939:
Il trionfo della Primula Rossa (Schwarz, 1937), È nata una stella (Wellman, 1937), L'idolo del male (Edwards, 1936 con Boris Karloff) in doppia programmazione con Il segreto del giurato (Sloman, 1938), Notti di fuoco (L'Herbier, 1937) e Spavalderia (Walsh, 1933)
Dora Nelson (Soldati, 1939), Riformatorio (Collins, 1938 con Jack Holt) e Angolo di cielo (Butler, 1939) nel 1940, Ohm Kruger, l’eroe dei boeri (Steinhoff, 1941) nel 1941, Il chiromante (Biancoli, 1941 con Macario), Baleniera dell’Antartide (Henrikson, 1939) e L'allegro fantasma (Palermi, 1941 con Totò) nel 1942, La sonnambula (Ballerini, 1942), L’evaso dall’isola del Diavolo (Vorhaus, 1934) nel 1943, Il porto delle nebbie (Carné, 1938 con Jean Gabin) nel 1944, Transatlantico (Mirande, 1940) e Il prigioniero di Zenda (Thorpe, 1952 con Ronald Colman; nuovamente in cartellone, al Lagosta, nel 1977) nel 1945, I Lloyds di Londra (H. King, 1936; con Tyrone Power) nel 1946, Tarzan a New York (Thorpe, 1942) e Tarzan contro i mostri (Thiele, 1943) nel 1947, Notorius (Hitchcock, 1946 con Ingrid Bergman e Cary Grant) e Forza bruta (Dassin, 1947 con Burt Lancaster) nel 1948, Troppi mariti (Ruggles, 1940) e L’urlo della città (Siodmak, 1948) nel 1949,
nel 1950:
Il mulatto (De Robertis, 1950), Sei canaglia ma ti amo (Hall, 1950), Quando torna primavera (Bacon, 1949) e Sfida all’ultimo sangue (R. Lippert Jr., 1948)
nel 1951:
La voce nella tempesta (Wyler, 1939), Winchester ’73 (Mann, 1950) -  nuovamente in cartellone nel 1963 - Dumbo (Sharpsteen, 1941 cartoni animati Disney), E un’altra notte ancora (Godfrey, 1946), Grand Hotel (Goulding, 1932), I gangsters del fuoco (Berke, 1949)
nel 1952:
Anna (Lattuada, 1951), Umberto D (De Sica, 1952), Enrico Caruso (Gentiluomo, 1951), Fanfan La Tulipe (Christian-Jaque, 1951), L’ultimo fuorilegge (Boetticher, 1951), Bongo e i tre avventurieri (Kinney, Luske e Roberts, 1947), Un’avventura al Cairo (Van Dyke II°, 1941) 
nel 1953:
Il grande gaucho (Tourneur, 1952), Art. 519 codice penale ovvero Gli amanti della terra fiorita (Cortese, 1952), El Gringo (Foster, 1951), L’amante di ferro (Douglas, 1952), Salomé (Dieterle, 1953)
nel 1954:
La sposa sognata (Sheldon, 1953), La guerra dei mondi (Haskin, 1952), Giulio Cesare (Mankiewicz, 1953 con Marlon Brando), Rob Roy il bandito di Scozia (French, 1953), La maschera e il cuore (Walters, 1953)
nel 1955:
L’oro di Napoli (De Sica, 1954; nuovamente in cartellone nel 1973), Inferno sotto zero (Robson, 1954), Lo scudo dei Falworth (Maté, 1954), Il colpevole è tra noi (Koch e O'Brien, 1954), Marcellino pane e vino (L. Vajda, 1955), L’ultimo bersaglio (C. Roth, 1953), Aquile nell’infinito (Mann, 1954)
nel 1956:
L’intraprendente signor Dick ovvero Vento di primavera (Reis, 1947), Furia indiana (Sherman, 1955 con Victor Mature), Mia moglie preferisce suo marito (H.C. Potter, 1955), I due capitani ovvero Sentieri di guerra (Maté, 1954), Mio figlio Nerone (S.Vanzina, 1956), La baia dell’Inferno (Tuttle, 1955)
nel 1957:
Moby Dick (Huston, 1956 con Gregory Peck e Orson Welles), Padri e figli (Monicelli, 1957), Sottana di ferro (Thomas, 1956), Sangue caldo (Wilson, 1955), Calcutta (Farrow, 1947)
nel 1958:
Lo sai che i papaveri…..( Marchesi e Metz, 1952), Un re per quattro regine (Walsh, 1956), La strada dell’eternità (Walsh, 1952)  
nel 1959:
Il nodo del carnefice (Huggins, 1952), Rotaie insanguinate (Pichel, 1951) in doppia programmazione con Stirpe dannata (Allégret, 1947), Le avventure di Cartouche (Sekely e Vernuccio, 1954), Il generale del diavolo (Käutner, 1955), I dominatori della metropoli ovvero Arriva John Doe (Capra, 1941 con Gary Cooper e Barbara Stanwich) in doppia programmazione con Occhio alla palla (Taurog, 1953), La squadriglia La Fayette (W.A. Wellmann, 1957), La rivolta dei gladiatori (Cottafavi, 1958) in doppia programmazione con Vacanze a Ischia (Camerini, 1957) 
La venere di Cheronea ovvero Afrodite (Rivalta, 1957), Le signore preferiscono il mambo (Bordèrie, 1958), Zeta 6 chiama base (Klinger, 1958) nel 1960, I marciapiedi di New York (LeRoy, 1949), Gastone (Bonnard, 1960), Seddok (Majano, 1960) nel 1961, I cannoni di Navarone (Lee Thompson, 1961 con Gregory Peck, Anthony Quinn), La voglia matta (Salce, 1962), I magnifici sette (Sturges, 1960 con Yul Brinner, Steve Mc Queen, James Coburn, Charles Bronson), La spada del Cid (Baldi, 1962), Winchester ’73 (Mann, 1950; già in cartellone nel 1951) e A cavallo della tigre (Comencini, 1961) nel 1963,
nel 1964:
Tutti a casa (Comencini, 1960), La corazzata deve saltare (Komori, 1960), I ribelli del Kansas (Frank, 1959), Il piede più lungo ovvero L'uomo del Diner's Club (Tashlin, 1963), Sabrina (Wilder, 1954 con Audrey Hepburn, Humphrey Bogart, William Holden), Gerarchi si muore (Simonelli, 1961), L’ultima volta che vidi Parigi (Brooks, 1954) 
nel 1965:
Grido di battaglia (Lerner, 1963), Le spie uccidono a Beirut (Loy e Martino, 1965), I figli del leopardo (S. Corbucci, 1965), In ginocchio da te (Fizzarotti, 1964) 
nel 1966:
Per chi suona la campana (Wood, 1943 con Gary Cooper e Ingrid Bergman), 100.000 dollari per Ringo (DeMartino, 1965), I cacciatori del lago d’argento (Tokar, 1965), Duello al Rio d’Argento (Siegel, 1952), Giuramento di sangue (Thorpe, 1940)
nel 1967:
L’armata Brancaleone (Monicelli, 1966 con Vittorio Gassman), Becket e il suo re (Glenville, 1964), Quei temerari sulle macchine volanti (Annakin, 1965)
nel 1968:
La resa dei conti (Sollima, 1965), Il buono, il brutto e il cattivo (Leone, 1966) in doppia programmazione con Il magnifico avventuriero (Heisler, 1946 con Gary Cooper), Cinque dollari per Ringo (Iquino e Marchal, 1966) in doppia programmazione con Rififi ad Amsterdam (Greco, 1966), Carovana di fuoco (Kennedy, 1967) in doppia programmazione con F.B.I. contro gangsters (Rich, 1967)  
nel 1969:
I nipoti di Zorro (Ciorciolini, 1968) in doppia programmazione con Johnny Banco (Allégret, 1966), Sequestro di persona (Mingozzi, 1968) in doppia programmazione con Odia il prossimo tuo (Baldi, 1968), 55 giorni a Pechino (Ray, 1962) in doppia programmazione con  Fahrenheit 451 (Truffaut, 1966), Hiroshima mon amour (Resnais, 1959) in doppia programmazione con Gli implacabili (Walsh, 1965 con Clark Gable)
nel 1970:
La guerra è finita (Resnais, 1966 con Yves Montand) in doppia programmazione con Il sapore della pelle ovvero Evasione (Dinopoulos, 1966), Romeo e Giulietta (Zeffirelli, 1968) in doppia programmazione con Niente rose per OSS 117 (Cerrato e Desagnat, 1968), O’Cangaceiro (Fago, 1969) in doppia programmazione con Si salvi chi può (Dhéry, 1968), Jerryssimo (Marshall, 1968 con Jerry Lewis) in doppia programmazione con Quiller Memorandum (Andreson, 1966), E vennero in quattro per uccidere Sartana (Fidani, 1969) in doppia programmazione con Pensiero d’amore (M. Amendola, 1969), Se vuoi vivere…spara! (Garrone, 1967) in doppia programmazione con O l’ammazzo o la sposo (Cerchio e Piollet, 1967), L’immensità ovvero La ragazza del Paip's (DeFina, 1967) in doppia programmazione con Fenomenal e il tesoro di Tutankamon (Deodato, 1968), Uno straniero a Paso Bravo (Rosso, 1968) in doppia programmazione con L’assassino ha le ore contate (Boisset, 1968), La lama nel corpo (Scardamaglia, 1966) in doppia programmazione con Oggi, domani, dopodomani (Ferreri, De Filippo, Salce, 1965), Sull’orlo della paura (A.Mann, 1968) in doppia programmazione con Normandia anno ’43 (Jung-Alsen, 1962), Un uomo chiamato cavallo (Silverstein, 1970 con Richard Harris) in doppia programmazione con Zum, Zum, Zum n. 2 (B. Corbucci, 1962), Il leone d’inverno (Harvey, 1968) in doppia programmazione con Il trafficante di Manila (Benedict, 1969)
nel 1971:
Appuntamento con la vita (Moreuil, 1961) in doppia programmazione con L’uomo senza passato (Bourguignon, 1961), Colpo da 500 milioni alla National Bank (Hall, 1969) in doppia programmazione con Billy Kid ovvero Furia Selvaggia (Penn, 1958 con Paul Newman), Le tigri di Mompracem (Sequi, 1970) in doppia programmazione con Due bianchi nell’Africa nera (B. Corbucci, 1970), L’uomo venuto dal Cremlino (Anderson, 1968) in doppia programmazione con Milioni che scottano (Till, 1968), L’armata a cavallo (Jancsò, 1967) in doppia programmazione con Dillinger è morto (Ferreri, 1968), La notte dei serpenti (Petroni, 1969) in doppia programmazione con Gli infermieri della mutua (Orlandini, 1969), Yellow 33 (Nicholson, 1970) in doppia programmazione con Sette eroiche carogne (Merino, 1969), Il clan degli uomini violenti (Granier-Deferre, 1970) in doppia programmazione con Mio zio Beniamino (Molinaro, 1969), La battaglia del Sinai (Lucidi, 1968) in doppia programmazione con Per qualche dollaro in meno (Mattoli, 1966), L’uomo dalla cravatta di cuoio (Siegel, 1968 con Clint Eastwood) in doppia programmazione con Il club degli intrighi (Winston, 1967),  Roy Colt e Winchester Jack (M. Bava, 1970) in doppia programmazione con Gott mit uns (Montaldo, 1970), Corri Angel corri (Starrett, 1970) in doppia programmazione con La nebbia degli orrori (Carreras, 1968)
nel 1972:
Un maggiolino tutto matto (Stevenson, 1968) in doppia programmazione con Gli avvoltoi hanno fame (Siegel, 1969), L’isola del tesoro (Haskin, 1950) in doppia programmazione con Dolce novembre (Miller, 1968), L’ultima valle (Clavell, 1970) in doppia programmazione con Scusi dov’è il fronte? (di e con Jerry Lewis, 1970), Il giardino dei Finzi Contini (De Sica, 1970) in doppia programmazione con Tarzan nella valle dell’oro (Day, 1966)
nel 1973:
Colpo grosso al casinò (Verneuil, 1963), Giù la testa (Leone, 1971), Bianco, rosso e... (Lattuada, 1972), Bello, onesto emigrato Australia... (Zampa, 1971) in doppia programmazione con Io non vedo, tu non parli, lui non sente (Camerini, 1971), Cavaleiri selvaggi (Frankenheimer, 1970) in doppia programmazione con La signora con l’auto, gli occhiale e un fucile (Litvak, 1970), Dumbo (Disney, 1941), L’uomo dagli occhi di ghiaccio (De Martino, 1971), Intrigo a Stoccolma (Robson, 1963), Grand Prix (Frankenheimer, 1966), Shaft il detective (Parks, 1971), I maghi del terrore (Corman, 1962), I guerrieri (Hutton, 1970), Il sindacalista (Salce, 1972) in doppia programmazione con Senza movente (Labro, 1971)
nel 1974:
La morte arriva con la valigia bianca (Culp, 1972) in doppia programmazione con L’infallibile pistolero strabico (Kennedy, 1971), Il colonnello Buttiglione (Guerrini, 1973) in doppia programmazione con Una donna una canaglia (Lelouch, 1973 con Lino Ventura), Glory Boy (Sherin, 1972) in doppia programmazione con Il segreto dell’uomo sbagliato (Dexter, 1971), Solo andata (Giovanni, 1970)
nel 1975:
La polizia ha le mani legate (Ercoli, 1975) in doppia programmazione con Il presidente del Borgorosso Football Club (D’Amico, 1970), L’attentato (Boisset, 1972), Impiccalo più in alto (Post, 1968),  e La pecora nera (Salce, 1968)
nel 1976:
Zorro il ribelle (Pierotti, 1966) in doppia programmazione con L’oro di Napoli (De Sica, 1954; già in cartellone nel 1955), Luci della ribalta (Chaplin, 1952) in doppia programmazione con Dai nemici mi guardo io (M. Amendola, 1968), Il colonnello Buttiglione diventa generale (Guerrini, 1974) in doppia programmazione con Le avventure e gli amori di Scaramouche (Enzo Girolami, 1976), Finché c’è guerra c’è speranza (Sordi, 1974), Oh Lucky Man! (L. Anderson, 1973) e Il poliziotto della brigata criminale (Verneuil, 1975) in doppia programmazione con Piccolo grande uomo (Penn, 1970)
nel 1977:
Altrimenti ci arrabbiamo (Fondato, 1974 con Terence Hill e Bud Spencer), Keoma (E.G. Castellari alias Enzo Girolami, 1976 con Franco Nero), Er Più- storia d’amore e di coltello (S. Corbucci, 1971) in doppia programmazione con La spada normanna (Mauri, 1971), Abbandonati nello spazio (Sturges, 1969) in doppia programmazione con L’esecutore (Wanamaker, 1970), Per qualche dollaro in più (Leone, 1965 con Clint Eastwoood Gian Maria Volonté) in doppia programmazione con Il corsaro (Mollica, 1970), Quando l’inferno si scatena (Crane, 1958) in doppia programmazione con Il prigioniero di Zenda (Thorpe, 1952 con Ronald Colman), Samoa, la regina della giungla (Malatesta, 1968) in doppia programmazione con Tre croci per non morire (Garrone, 1968), Lo zar dell’Alaska (Sherman, 1960) in doppia programmazione con La truffa che piaceva a Scotland Yard (Smight, 1966), Uomini e cobra (Mankiewicz, 1970) in doppia programmazione con Chi giace nella mia bara? (Henreid, 1964), Il corsaro dell’isola verde (Siodmak, 1952 con Burt Lancaster) in doppia programmazione con  Sylvester’s Story (AA.VV., 1971), La squadriglia dei falchi rossi (Sagal, 1969) in doppia programmazione con Il re delle isole (Gries, 1970).

Nel corso dell’estate del 1977 lo Zara cambia probabilmente gestione e riprende l’attività in autunno con il nuovo nome di cinema Lagosta (ovvero l'isola croata, abitata da parecchi italiani fino agli anni quaranta).
La gestione del locale abbandona la doppia programmazione per cercare di ritagliarsi un posizionamento nell’offerta cittadine come cinema di zona con in cartellone pellicole di seconda visione. Tuttavia i tempi stanno cambiando: l’apparizione delle prime televisioni private e le mutate abitudini di fruizione cinematografica lasciano poco spazio ad una sala non di prima visione e non specializzata. Tra le pellicole più interessanti proiettate al Lagosta ricordiamo: Il principio del domino: la vita in gioco (Kramer, 1976), Incredibile viaggio verso l’ignoto (Hough, 1975) nel 1977, Decameron (Pasolini, 1971), Bersaglio di notte (Penn, 1975) e Il professionista (Geller, 1973) nel 1978.
Il Lagosta ha vita breve: il locale cessa definitivamente l’attività cinematografica già nel 1979.
Successivamente gli spazi vengono occupati dalla discoteca Punto Rosso Hard Rock - la prima per gli appassionati di heavy metal a Milano - il cui tetto crolla con la grande nevicata del gennaio 1985; nel 1991 l’edificio viene occupato e nasce il San Antonio Rock Squat un centro sociale – con insegna a bandiera formata da quattro rombi e collocata dove in origine era presente la scritta Zara - con spazio per ristorante, bar, musica, cinema e teatro d’avanguardia; il centro sociale - noto anche come Garigliano Social Club - propone diverse proiezioni, tra cui ricordiamo quella del documentario La Sindrome del Golfo (D'onofrio, 1996) nel 2003. Il centro prosegue l’attività fino al 2003, anno in cui viene sgomberato.
In seguito l’edificio è stato abbattuto e ora al suo posto ora sorge un condominio residenziale.

 

Manifesti tipografici del cinema Sociale (fonte: Cineteca Italiana –  www.lombardiabeniculturali.it)
1920
L’attentato al principe di Silvania – gen.                                       
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Lo zingaro Gyp;  Il castello di fuoco – gen.                                 
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Isole insanguinate; S.E. la morte - ott                                            
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Quando gli altri dormono; La maschera e il volto - dic                  immagine
Il proiettile di rame, 1° e 2° epsodio - dic                                       
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Scandalo a corte; Il proiettile di rame - dic                                  
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1921:
Pazzia contagiosa; Impiegato n. 3;
Cavicchioni paladino dei dollari -
apr                                           
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Zan Surka San - ago                                                                    
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La via più lunga - set                                                                    
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1922:
I tre amanti- feb                                                                           
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La verità nuda                                                                            
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La cintura delle amazzoni                                                           
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Manifesti tipografici del cinema Garigliano (fonte: Cineteca Italiana –  www.lombardiabeniculturali.it)
1928
Nozze bianche – set                                                                       
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1929
L’eroe del velocipede – nov.                                                         
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Manifesti tipografici del cinema Sociale (fonte: Cineteca Italiana –  www.lombardiabeniculturali.it)
1930
Il saltimbanco – ago.                                                                     
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L’ex cinema nei primi anni ottanta
Si vede parte dell’insegna Punto Rosso Hard Rock                           foto

Lo spazio urbano dell’ex cinema Lagosta nel giugno 2008
La facciata del nuovo condominio                                                     foto
Il condominio verso la stazione di Porta Garibaldi                              
foto 1 - foto 2
Il condominio verso piazzale Lagosta                                              
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Il centro sociale  San Antonio Rock Squat nel periodo 1995-2003
(per gentile concessione di Willy Salveghi; dai siti www.flickr.com e www.ecn.org.gariglia)
L’esterno e l’interno (sullo sfondo la parete dello schermo)               foto 1- foto 2- foto 3

L’ex cinema Zara-Lagosta nel febbraio 2012
(per gentile concessione di Willy Salveghi)
Il nuovo edificio verso la stazione di Porta Garibaldi                          
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Mappa di Milano (piazzale Lagosta)
Posizione del cinema                                                                     
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(*): vedasi relativa scheda

si ringrazia Willy Salveghi per il materiale e le informazioni fornite sulla storia degli ultimi anni e Raffaele Fioretto per la precisazione sull’insegna a bandiera.

 

 

Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito
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